Capitolo 16

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Nadia

Se ne era andato e anche se per poco mi sentivo di nuovo sola. Mi dava parecchio fastidio l'idea che dovesse vedersi con Lucy, magari l'avrebbe fatto stare male con i suoi racconti su Natsu senza nemmeno rendersene conto. Sospirai, e svogliatamente mi alzai dal letto, magari Fenix mi avrebbe dato un po' di conforto. Ero vicino all'entrata della mia camera quando sentii bussare. “Sì, chi è?”
“Chiedo scusa, ti ho portato un'altra coperta nel caso avessi freddo!”
“Oh, grazie Aries, sei molto gentile.” Entrò e la ripose nell'armadio.
“Columba... Posso farti una domanda?”
“Certo.”
“Tu e Leo... State insieme?”
Mi si rizzarono i capelli in testa. “E-ecco... No... Cioè... È complicato.”
“Capisco, chiedo scusa per l'indiscrezione. Solo che...”
Le stavano venendo gli occhi ludici, e senza volerlo gli lessi i pensieri. Dovevo finirla con questo viziaccio.
“Ti piace non è vero?”
Arrossì vistosamente. “Eravamo entrambi spiriti stellari di Karen, e lui per proteggermi è rimasto nel mondo degli umani impedendole di richiamarmi. Poi le cose hanno preso una brutta piega ed ha rischiato di morire intrappolato su Heartland. Non dimenticherò mai quello che ha fatto per me.”
Sì, era tipico di Loki comportarsi in quel modo. Ed era anche naturale che diverse ragazze avessero un debole per lui.
“Io non voglio essere tua nemica, però sappi che non te lo lascerò facilmente! Ora scusa ma mi devo congedare. Ci vediamo.”
La salutai con la mano mentre usciva. Che tipa strana. Raggiunsi la mia migliore amica e le raccontai tutto.
“Ma non mi dire! Certo che è proprio un rubacuori!”
“Secondo te devo preoccuparmi? Non voglio creare dissapori.”
Si mise a ridere. “Oh, cara, quanto sei ingenua! Ma non ti sei ancora resa conto che è pazzo di te? Filerà tutto liscio.”
Quelle parole non mi furono per niente d'aiuto. “A parte che non è vero. E poi io... non voglio. Preferirei che stesse con quella nuvoletta di lana, almeno me ne farei una ragione smettendola di continuare ad avercelo in testa.”
“Stai scherzando spero.”
“No. Dimentichi la maledizione.”
“Tanto averla permanente o meno non fa alcuna differenza. Fossi in te mi butterei, tanto Corvus non può farti niente con Loki in giro.”
“Appunto, non voglio dipendere da qualcun altro. Io voglio essere libera.”
“Però ti dà fastidio pensarlo da solo con Lucy.”
“Fenix!”
“Si vede lontano un miglio, non negarlo.”
Sospirai, davvero si notava così tanto?
“Okey, lo ammetto, ma che rimanga tra noi.”
“Bocca cucita, parola mia!”
Era bello confidarmi con lei.
“Che dici, ci facciamo un giro in città?”
“Perché no, sarà divertente.”
Uscimmo di casa e ci ritrovammo davanti Virgo che stava innaffiando i fiori dei davanzali.
“Oh, che sorpresa, state facendo un giro? Vi faccio da guida?”
“Molto volentieri!”
Ci incamminammo parlando del più e del meno, mentre rimanevo rapita dallo splendore di quello che ci circondava.
“Complimenti, è una bellissima città.”
“Trovate? L'abbiamo costruita seguendo i nostri gusti personali, quindi pensavo che da fuori potesse risultare un po' eccentrica.”
“Non penso sia un male, sai?”
“Ti ringrazio. Ecco, questa è la piazza principale.”
Davanti a noi c'era un grande spazio decorato con aiuole di fiori tutte diverse con nel mezzo una fontana raffigurante lo spirito stellare dei pesci. Anche se particolare, era davvero stupenda.
“Oh guardate chi sta arrivando.”
A pochi metri da noi scorgevo una figura avvicinarsi.
“Virgo! Che piacere vederti! E noto che sei in ottima compagnia. Ti prego, lasciami fare da guida a queste due splendide fanciulle!”
“Taurus, non credo che siano molto dell'idea.”
Senza ascoltarla si rivolse a me con gli occhi languidi. “Columba vero? Che bellissimo nome! Che dici, non vorresti venire a visitare il resto da sola con me? Fammi godere ancora un po' della tua stupenda figura!”
Lanciai un'occhiata a Fenix disperata, mentre lei si stava trattenendo dal ridere. “Mi dispiace, ma non credo che una colomba e un toro possano girovagare insieme.”
“Perché una colomba e un leon...” Diedi una gomitata a Fenix. Perché non se ne stava zitta?
“Capisco il tuo disappunto e lo accetto. Ora me ne vado, scusate il disturbo!”
Sparì in meno di due secondi. “Non stava piangendo vero?” Chiesi a Virgo.
“Non preoccuparti, gli passa in fretta. Fenix, che cosa stavi dicendo prima?”
Gli sferrai uno sguardo congelante. “N-niente, davvero! Andiamo?”
In fondo alla piazza incontrammo Acquarius, in un angolino da sola. Ci avvicinammo a lei accorgendoci che aveva gli occhi lucidi.
“Hey, qualcosa non va?”
La mia domanda non ebbe l'effetto sperato, anzi la fece arrabbiare ancora di più.
“Che cosa vuoi? C'è già Virgo a farti da guardia del corpo a quanto vedo, quindi sparisci dalla mia vista!”
Era infuriata. Mi avvicinai cautamente e le misi una mano sulla spalla. “Scusa, non volevo disturbarti. Mi dispiace molto vederti così, e vorrei ricambiare l'aiuto che mi state dando, visto che qui io sono un'intrusa. Non ti sto assolutamente costringendo a dirmi cosa c'è, semplicemente volevo offrirti una mano.”
“Ragazza, la tua gentilezza è fuori dal comune.”
“Sto solo cercando di ripagare il mio debito.”
Sospirò, chiudendo gli occhi. “Ecco, dovete sapere che in questo periodo Scorpio si comporta in modo strano. Ha poco tempo per me, non mi da attenzioni., e non ne so il motivo.”
“Vuoi che indaghiamo per capire cosa c'è sotto?”
“Lo fareste davvero?”
“Certamente. Appena sappiamo qualcosa te lo verremo a dire, okey?”
Mi sorrise. Ero felice, avevo trovato un impiego per la mia giornata. “Andiamo, non c'è tempo da perdere.”
Successivamente incontrammo Gemini, Libra e Sagittarius, ma nessuno dei tre aveva informazioni utili.
“Uff, di questo passo non caveremo ragno dal buco.”
“Non disperare Fenix, vedrai che ce la faremo.” Ero davvero convinta delle mie parole, prima o poi avremmo risolto il mistero. Arrivammo davanti a casa di Cancer, da dove proveniva un gran trambusto. Decisi di entrare per capire meglio cosa stava succedendo.
“Permesso, si può?”
Andammo subito nella sala da dove proveniva il baccano, e ci ritrovammo il proprietario alle prese con le indomabili doppie punte di Scorpio.
“Che baraonda! Che succede?”
“Non ho ancora trovato il taglio giusto, gambero!”
“E io tra poco devo andare da Acquarius per farle la sorpresa che sto preparando da giorni!”
Sgranammo gli occhi. Quindi era indaffarato per una sorpresa? Niente tradimenti, o altro?
“E di che cosa si tratta?”
“Fenix! Sono cose private!” Certe volte la mia amica non teneva proprio la bocca chiusa.
“Vedo che la nuova arrivata sa il fatto suo! Comunque non ve lo dirò, non sia mai che la mia pesciolina sospetti qualcosa.”
“Hai sentito amica mia? L'ha chiamata pesciolina!”
Ecco, l'avevo persa; lei e i suoi film mentali.
“Forza ragazze andiamo, non vorremmo interrompere questi due e la loro... ehm... Sessione dal parrucchiere!”
Spinsi le altre fuori dal portone e tirai un sospiro di sollievo. “Bene, ora dobbiamo solo dire ad Acquarius di aspettare fino a stasera.” La rincontrammo nello stesso posto di prima, che ancora si disperava.
“Ragazze! Avete scoperto qualcosa?”
Annuimmo insieme. “Devi stare tranquilla, Scorpio non sta tramando nulla contro di te. Comunque ti sarà tutto più chiaro stasera, e se fossi in te andrei a prepararmi.” Le dissi, strizzando l'occhio.
“Oh, grazie mille. Ascolterò il tuo consiglio Columba, ci vediamo.”
Si allontanò da noi, ma dopo pochi metri la vidi sparire.
“Dove è andata?”
“Mh... Mi sa che la principessa l'ha evocata. Ha preso proprio un cattivo momento, spero non la faccia a fettine.”
“Virgo, scusa l'ignoranza, ma c'è anche Loki nel mondo degli umani, quindi come ha fatto ad essere evocata anche Acquarius?” Chiese Fenix.
“Leo ha la capacità di andare su Heartland senza essere invocato, quindi Lucy può chiamare altri spiriti oltre a lui.”
“Wow che forza! Hai sentito?”
Mi voltai verso di lei. “Sì, ho sentito.”
“E non sei stupita?” Mi misi una mano in faccia, scuotendo la testa. Era parecchio imbarazzante.
“A proposito, è molto strano che il leader inviti delle sconosciute da lui, che cosa avete fatto per meritarvi un tale privilegio?”
“Io proprio nulla, piuttosto, Columba...” Arrossii all'istante, adesso sì che era imbarazzante. Avrei volentieri spennato quella dannata fenice. Virgo continuava a fissarmi, cercando risposta. Dopo un attimo gli si illuminarono gli occhi.
“Quindi voi due... State insieme? E la povera Aries come l'ha presa?”
Non ce la feci a contenermi, tutto lo stress che avevo in corpo mi si accumulò in gola, impedendomi quasi di respirare.
“NO! NON STIAMO INSIEME! FINITELA UNA BUONA VOLTA!”
Urlai disperata. Corsi lontano da quelle due, avevo bisogno di pensare. Non era già abbastanza difficile la situazione senza i loro commenti? Mi rifugiai fuori dalla città, su un colle con la cima coperta da alberi alti e robusti. Mi sedetti all'inizio del bosco, ad ammirare il tramonto. Finalmente avevo un momento di pace dove mi sentivo a mio agio. Lasciai cadere il corpo sull'erba soffice, e cullata dai rumori intorno a me, mi addormentai.

Loki

Riapparsi proprio davanti a casa, dove trovai Fenix e Virgo.
“Hey! Tutto bene?”
Le vidi pietrificarsi alla mia vista. “Che succede ragazze?”
“Ecco, vedi Leo...”
“Abbiamo perso di vista Columba, è da qualche ora che non la troviamo.”
Strabuzzai gli occhi. “Come? Cosa è successo?”
“L'abbiamo un po' punzecchiata e se l'è presa parecchio, scappando via da noi. Tutti i dodici la stanno cercando per la città, ma ancora non l'abbiamo trovata.”
“Come cavolo avete fatto?” Ero allibito. Fenix aveva lo sguardo basso e gli occhi gonfi. “È stata colpa mia, ma non volevo che finisse così. Sono una pessima amica.” Disse singhiozzando. Sospirai, grattandomi la testa. “Beh, questo non è il momento di piangersi addosso, dobbiamo trovarla. Presto, dividiamoci!”
Corsi verso il centro della città, cercando di ragionare. Dove sarei andato se fossi in Nadia? In un posto tranquillo, a contatto con la natura. Sapevo che la rilassava da quella volta sul lago nel bosco delle fate. Nei paraggi di natura c'era solo la vecchia collina, sicuramente si era nascosta là. Attraversai la piazza principale, quando qualcosa mi si parò davanti.
“Aries?”
“Leo, sei tornato! Stiamo cercando quella tizia, ma tutti pensano che sia fuggita via! Sei anche tu alla sua ricerca?”
“Per forza, corre un grande rischio a stare da sola.”
“Chiedo scusa, ma io credo sia meglio lasciar perdere. Se ne è andata senza nemmeno salutare, probabilmente nemmeno le stiamo simpatici! È scappata perché non voleva avere a che fare con noi!”
Strinsi i pugni. “Mi stai solo facendo perdere tempo. Io la conosco, e quello che stai dicendo non è la verità. Fammi andare.”
“No! Non ti farò andare da lei!” Gridò allargando le braccia.
“Si può sapere che hai?”
Cadde in ginocchio a terra, tenendosi il viso. “Io... Non la voglio nella nostra città. È un'intrusa, non dovrebbe stare qui. Ma sopratutto non voglio che ti stia vicino.”
Mi abbassai davanti a lei, e le presi la mano. “So cosa vuoi dire, ma ricordi che ne abbiamo già parlato? Sai benissimo cosa penso di te, no?”
Alzò lo sguardo. “Che sono come una sorella minore?”
“Esattamente. E questo mi dispiace molto, ma non cambierà, che ci sia Nadia o meno qui con noi. Adesso smettila di fare i capricci e lasciami passare, d'accordo?”
La vidi annuire con lo sguardo, e io ripresi la mia corsa. “Grazie Aries, ci vediamo dopo!”

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