Capitolo 1

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PREMESSA IMPORTANTE!

Mi sono ispirata al mondo di Fairy Tail cambiando alcune cose per quanto riguarda il mondo degli spiriti stellari e aggiungendo molti personaggi inventati da me. Spero vi possa piacere ugualmente.

Buona lettura!

Loki

Non potevo più tirarmi indietro. Ero piuttosto a disagio fermo lì, dritto sul posto ad aspettare insieme agli altri candidati. Sapevo di stare facendo la cosa giusta e nessuno mi avrebbe fatto cambiare idea; l'addestramento sarebbe stato la prova definitiva da superare per essere degno di stare al fianco di Lucy. Rischiavo la vita certo, ma ne sarebbe valsa la pena.
“... con Leo, spirito stellare della costellazione del leone.”
Diceva a me il master? Ecco, mi ero totalmente perso il discorso iniziale, cominciavo bene. Dovevo restare concentrato, non potevo permettermi errori.
“E ora andate, e non mi deludete.”
Che cosa stava succedendo? Dove dovevo andare? Dannazione alla mia distrazione!
“Ti ho visto pensieroso, non hai ascoltato una sola parola di quello che è stato detto non è vero?”
Si presentò davanti a me una ragazza vestita di bianco e con delle grandi ali dello stesso colore.
“Piacere, io sono Nadia, spirito stellare della costellazione della colomba. Tu devi essere Loki, non è vero?” Sghignazzò appena.
“Sì, sono io dolce fanciulla, piacere di conoscerti!” Dissi facendole il bacio a mano. Strano non mi avesse chiamato Leo, il mio nome terrestre non era conosciuto nel mondo degli spiriti stellari.
“Non provare a fare il cascamorto con me perché non funziona. Comunque, ti ho chiamato così perché so che lo preferisci al tuo nome originale.”

Ero confuso, tanto confuso.

“E tu come faresti a saperlo?”
“Mmmh..."
Iniziò a girarmi attorno, studiandomi nei minimi dettagli. Ero a disagio.
"Sento che hai un grande potere, ma lo contieni per paura di ferire una persona a te cara. Intrigante devo dire.”
Si fermò davanti a me. Mi fissava dritto negli occhi, e non potevo non notare i suoi: enormi, marroni all'interno e azzurro cielo all'esterno. Sembrava ti mangiassero l'anima. Mi sentivo come se il mio intimo venisse violato senza permesso. Che razza di poteri aveva?
“Non avere paura di me, d'altronde sono una colomba, vengo in pace!” Si mise a ridere di gusto.
Era proprio strana, ma cercai di continuare il discorso.
“Quindi che cosa dobbiamo fare? Oltre ad andare a cena fuori s'intende.” Mi piaceva molto flirtare con le ragazze, era più forte di me. Sfoggiai fiero il mio migliore sguardo aspettando la sua risposta.
“Hey hey, abbassa le arie. Comunque sia, vieni, dobbiamo varcare il portale.”
Con lei le mie tecniche di rimorchio non funzionavano un granché.
“Portale? Per dove?”
“Tranquillo, rimaniamo nel mondo degli spiriti stellari, solo ci spostiamo un po'. Se vuoi fartela a piedi ti auguro buon viaggio.” Disse ridendo sotto i baffi.
Sì, era fuori di testa. Decisi di seguirla e oltrepassammo il portale che ci catapultò in mezzo ad una vastissima distesa di sabbia, sotto un sole cocente che già dopo i primi cinque minuti mi stava bruciando la pelle.
“Il grande deserto.”
“Esatto leoncino.”

Leoncino? A me?

“Era solo un nomignolo e mi sembrava carino, se non ti piace non lo utilizzerò più.”
Adesso mi leggeva pure nel pensiero?
“Sento la natura delle cose, non i pensieri. Capto le emozioni e traggo conclusioni su cosa frulla in testa alla gente. Con l'esperienza piano piano sono riuscita a perfezionarmi, è raro che commetta un errore almeno su questo.”
Mi guardò sorridendo. “Mi reputi pazza solo perché ho un potere fuori dagli schemi, ma non dovresti essere così avventato nel giudicarmi.”
Annuii confuso, era la prima volta che incontravo uno spirito simile. Decisi comunque di fidarmi di lei, in fondo mi aveva aiutato.
“E dimmi, cosa ci siamo venuti a fare qui?”
“Allora, riassumendo brevemente, questo è il primo dei quattro terreni che dobbiamo superare e per ognuno si hanno a disposizione tre giorni per cercare e trovare il portale che conduce alla fase successiva, chiaro leoncino?” Mi guardò con i suoi grandi occhi, sembravano trafiggermi l'anima dal tanto erano profondi.
“Okey, ho capito, ma non mi fissare così.” Stette immobile per qualche secondo e si avvicinò a me mantenendo lo sguardo. Era in punta di piedi a pochi centimetri dal mio viso. “Hai paura che possa scoprire il tuo lato profondo?”
Ero piuttosto a disagio.
“Semplicemente mi dà fastidio.” Dissi scansandomi e sistemando gli occhiali. “Ritornando al discorso... C'è dell'altro non è vero?”
“Quando arriveremo al quarto terreno saremo pronti per potenziarci col potere di Earthland. Troveremo tutte le indicazioni su come fare più avanti. In pratica, tutti e quattro i terreni sono semplicemente dei test per verificare le nostre capacità di assorbire l'energia senza rimanerne uccisi.”
Ora mi era tutto chiaro. Beh non proprio tutto. Stavo per porle una domanda quando lei mi fermò mettendomi l'indice davanti alla bocca.
“No, leoncino, nonostante tu sia un bel ragazzo non sono venuta a parlarti di mia spontanea volontà, sono della costellazione della colomba, mica della civetta!” Si mise a ridere.
Una battuta veramente divertente, già.
Sospirai. “Dove vuoi arrivare?”
“Non l'hai capito? Ci hanno diviso in coppie e io sono capitata con te.”

LeoncinoOnde histórias criam vida. Descubra agora