Capitolo 15

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Loki

Venni svegliato da una cuscinata in faccia seguita da delle risatine. Ci stavano prendendo gusto?
“Forza svegliati, dobbiamo andare.”
“Non vorrai stare a dormire tutto il giorno?”
Una da sola potevo anche sopportarla, ma due insieme erano un incubo. Presi la camicia e me la abbottonai molto pigramente. Non avevo dormito un granché.
“Muoviti che è pronta la colazione.”
“Si, arrivo, quanta fretta.” Sbadigliai e finii di vestirmi. Raggiunsi le altre in cucina.
“Buongiorno bellezze.”
Alle mie parole vidi Nadia alzare gli occhi al cielo, mentre Fenix arrossì appena.
“Buongiorno, sei pronto a rincasare?”
In realtà ero un po' teso all'idea di tornare alla vita normale e rivedere Lucy.
“E tu sei pronta a cambiare vita tortorella?”
Non ricevetti risposta., ma si vedeva che non era tranquilla. Nonostante ciò decisi di starmene zitto. Dopo una colazione veloce eravamo pronti per partire.
“Da che parte si va? È molto lontano?”
“Non penserete di farvela a piedi voi due.”
Si guardarono confuse. “Scusa, come ci vorresti andare? Volando?”
“Ma voi non avete come noi dello zodiaco la capacità di creare un portale per il vostro paese?”
Rimasero a bocca aperta. “No, perché dovremmo?”
“Beh, io lo posso fare. Ci arriveremo in un lampo."
Recitai la magia per aprire il varco e ci saltammo dentro arrivando alle porte della città.
“Ma è sbalorditivo!”
“Ho sempre un asso nella manica.” Dissi strizzando l'occhio.

Ad accoglierci davanti al cancello dorato c'erano Virgo e Aries.
“Ragazze! Che bello vedervi!”
“Guarda un po' chi è tornato. Mi sono permessa di tenerti in ordine la casa.”
“Grazie di cuore Virgo!”
“Ciao Leo! Chiedo scusa, le fanciulle dietro di te chi sono?”
Le feci avanzare appena. “Ve le presento subito, loro sono Nadia e Fenix, ma vorrei parlare di loro a tutti i dodici se è possibile.”
“Allora vado subito ad avvisare gli altri! State qui, arrivo in un lampo!”
“Virgo! Chiedo scusa, vado anche io!”
Si volatilizzarono lasciando dietro di loro un gran polverone.
“Che tipe strane.”
“Sì Fenix, hai ragione. Ma aspetta di conoscere tutti.”
Dopo qualche minuto le vidi ritornare con gli altri.
“Buongiorno amici, come vedete sono tornato, e ho portato a termine l'addestramento.”
“Non avevamo dubbi!” Rispose Aries.
Le sorrisi e ripresi il discorso. “Vi presento Fenix e Nadia, provenienti dalla città di Sunset.” Le indicai col dito. “Lei ha svolto e concluso con me l'addestramento, mentre lei è una sua cara amica. Vi prego di essere cordiali e di farle sentire come a casa loro.”
“Con quei corpicini come possiamo non trattarle come delle regine? Moooo sono splendide!”
“Grazie Taurus, ma c'è un'altra cosa che voglio dire.”
Guardai la mia compagna, teneva gli occhi bassi. Sarebbe stato giusto raccontare i fatti suoi?
“In questi giorni mi assenterò dal mondo degli spiriti stellari per una missione su Heartland, nel frattempo vi pregherei di fare attenzione a qualsiasi spirito estraneo che si volesse avvicinare alle mie ospiti.”
“In pratica ci stai chiedendo di fare le loro personali guardie del corpo?”
“No, Gemini quello che volevo dir...”
“Grazie Loki, ma vorrei spiegare io la situazione, se non ti dispiace.”
Ero stupito, non pensavo che ne volesse parlare a dei completi sconosciuti.
Si tolse le cavigliere.
“Questa che vedete incisa sul mio corpo è una maledizione che mi ha lanciato lo spirito stellare del corvo, che adesso mi sta cercando per farmi tornare ad essere una sua sottomessa. Io avrei preferito girovagare senza meta scappando, ma Leo ha insistito perché venissi qui. Mi dispiace molto per il disturbo, non siete obbligati a proteggermi.”
Calò il silenzio, e io ero sempre più stupito.
“Non permetteremo che ti succeda qualcosa, ci disonoreremo altrimenti, pronto pronto!”
“Puoi contare su di noi, gambero!”
Sorrisi.
“Per noi è un piacere, leader. Se permettete, vado a preparare le stanze. Aries, vieni con me?”
“Sì, chiedo scusa!”
“Grazie Virgo, ci vediamo dopo.”
La folla si disperse.
“Beh è andata bene, no?” Chiesi alle due.
“Benone, sembrano molto simpatici! Vero Columba?”
La vidi annuire appena, persa nei suoi pensieri.
“Allora, dove ci sistemiamo?”
“Visto che siete mie ospiti, starete a casa mia, va bene?”
“Non abbiamo altra scelta immagino.”
“Come siamo sofisticate tortorella.”
“A me va benissimo!” Trillò Fenix.
Ci incamminammo verso casa che si trovava al centro della città dello zodiaco. Dopo poco ce la ritrovammo di fronte. “Eccoci qui.”
“Ma sarà almeno il triplo della nostra!”
“Diciamo che non ho problemi di spazio.”
Le invitai ad entrare. “Le camere sono al piano di sopra, vi ci accompagno.”
Salimmo le scale. “Quella porta là in fondo è la mia stanza, quella a destra è di Nadia, mentre quella a sinistra è di Fenix.”
Ci voltammo verso quest'ultima e dall'entrata sbucò Aries. “Non abbiamo ancora finito di sistemare, chiedo scusa!”
“Vi do una mano io, in fondo è la mia camera!”
Da un momento all'altro rimasi da solo con Nadia. “Ti mostro il resto?”
Annuì con la solita espressione persa. “Ehi, che hai?”
“Non mi sento molto a mi agio, non so se è la cosa giusta da fare.”
“Vedrai che lo è. Abbi un po' di fiducia in me.”
“Ne ho fin troppa, leoncino.”
Le aprii la porta della sua stanza, facendo un mezzo inchino. “Madame.”
“Ma la smetti di fare lo stupido?”
Si mise a ridere. Ero contento di averle tirato un po' su il morale. Entrammo e ci sedemmo sul letto. “Ho intenzione di andare subito nel mondo degli umani, in modo da concludere questa storia in fretta.”
“Non devi fare tutto questo per me.”
“E invece sì, smettila si pensare il contrario.”
Sospirò. “Stai almeno attento, okey?”
Le sorrisi accarezzandogli il viso. “E tu non preoccuparti.”
Le diedi un piccolo bacio in fronte per poi andarmene.
Salutai anche le altre e forzai il portale, catapultandomi da Lucy.

LeoncinoDonde viven las historias. Descúbrelo ahora