Amico eh?
Lui mi considera un amico?
Bah...
Amico.
Io non so neanche cosa significhi.
Non mi importa.
Non ho bisogno di nessuno, neanche di lui.
E in ogni caso è solo questione di tempo, prima o poi lo capirà e mi lascerà in pace.

Daniel si muove nel sonno come se stesse cercando una posizione più comoda.

«Hey Mr. Crush, non sono mica un cuscino io!»  pronuncio con tono alquanto infastidito.

Daniel una volta riposizionato la testa sulla mia spalla continua a dormire. Ormai è stato immerso completamente da Morfeo nel mondo dei sogni.

È la seconda volta in un giorno che questo cretino si addormenta.
Ma questo dorme la notte?
Bah...

«Ok. Ora basta.»
Allungo la mano destra verso il suo viso e comincio a dargli dei colpetti sulla guancia.
«Svegliati cretino.»

Daniel stringe gli occhi ed emette dei versi in segno di lamento e pronuncia qualcosa senza senso nel sonno.

«Hey! Ti decidi a svegliarti?!»

Nulla da fare.
Non si sveglia.
Daniel continua ad emettere qualche verso mentre io continuo a dargli dei colpetti sul viso.

Quando questo dorme è impossibile da svegliare.
Come fa ad essere così calmo?
Come fa a dormire così tranquillamente?

Resto in silenzio a guardare il suo viso addormentato fin quando non mi accorgo di aver appoggiato la mia mano sulla sua guancia.
La ritraggo di scatto e distolgo lo sguardo.

Idiota.
Sono un idiota.
Cosa cazzo sto facendo?

Sospiro portandomi una mano davanti agli occhi.

Perché l'ho portato con me?
Potevo semplicemente dirgli di tornare a casa sua sin dall'inizio.
Sono davvero un idiota.

Sento Daniel spostare la testa sulla mia spalla e mi volto nuovamente verso di lui.
Daniel apre leggermente gli occhi per poi richiuderli con fare assonnato.

«Ti sei svegliato?»

Appena Daniel sente la mia voce riapre gli occhi ancora assonnati e li rivolge verso di me.

«Mmh? Cosa?»

Rimane a guardarmi con sguardo confuso e ancora addormentato ma poco dopo cambia espressione e sgrana gli occhi e si alza dalla mia spalla con un scatto.

«Buongiorno bel addormentato.»

Il suo viso diventa rosso come un peperone e mantiene gli occhi sgranati fissi su di me con una smorfia imbarazzata stampata in volto.

«Ma... Quand'è che mi sono addormentato?!» pronuncia distogliendo lo sguardo.

«Oggi non fai altro che dormire. Prima a casa mia e ora qui. Devo rinominare il tuo contatto in "Ghiro Umano"

Daniel si volta nuovamente verso di me e mi lancia una delle sue buffe occhiate infastidite.

Eccola lì.
Non so esattamente il motivo.
Ma farlo incazzare mi diverte sempre.

«La devi smettere con questi nomignoli deficienti!» pronuncia guardandomi ancora male.

«Sono tutti adatti a te, non capisco perché ti lamenti così.»

«Mi lamento eccome!»
Daniel sospira e incrocia le braccia sul petto.
«Comunque... scusa non era mia intenzione addormentarmi.»

«Ma alla fine sei crollato come un ghiro.»

«Sì ok ho capito. Basta dirlo!» fa una pausa e rimane in silenzio per qualche minuto per poi riprendere poco dopo.
«Volevo rimanere a farti compagnia e poi sono crollato... mi sento scemo.»

«Non è "sembri", Tu "SEI" scemo.»

Mi lancia un'altra occhiata rabbiosa ed infastidita.
«Va a cagare Riccà!»

Buffo.
Questo idiota è divertente solo quando si arrabbia.

«Comunque, mi sono perso qualcosa mentre dormivo?»

«No, niente.» faccio una pausa e mi alzo dalla panchina. «Andiamo ora.»

«Eh?! Dove?»

«Non so te ma io ho fame e vorrei rientrare a casa.»

«Ah sì...»

Daniel si alza dalla panchina e ci dirigiamo insieme verso l'uscita del parco, superando la fontana.

«Ma è tardi!» pronuncia Daniel una volta letto l'orario dallo schermo del telefono.

«Appunto. Muoviamoci.»

Arriviamo all'uscita del parco e iniziamo a incamminarci sul marciapiede nella direzione opposta all'andata.

«Accidenti...» pronuncia Daniel assumendo un'espressione preoccupata.
«Che scusa troverò con mio padre per oggi?! Mi ammazzerà...»

«Digli che ti sei trasformato in un ghiro umano.»

«Smettila!»

«È la verità no?»

«Uffa... Vorrei proprio picchiarti in questo momento.»

«Te l'ho detto, non ti conviene sfidarmi in una lotta, ma se proprio vuoi darmi un colpo, fai pure. Te lo posso concedere.»

Daniel rimane a guardarmi con la sua espressione infastidita, esita un attimo e poi mi tira un pugno leggero nella parte alta del braccio.

«Wow. Che male.» pronuncio con tono sarcastico.

«Non era mia intenzione farti male, era solo per avere la soddisfazione di darti un colpo.»

È veramente un cretino.

Mi volto dall'altra parte e un leggera risata esce dalla mia bocca spontaneamente. La reprimo poco dopo e poi mi volto nuovamente verso di lui.

«Se ti senti soddisfatto così, ok.»

Daniel rimane in silenzio mantenendo per poco la sua espressione rabbiosa.
Continuiamo a camminare lungo la via e arriviamo davanti al cancello di casa mia.

«Bene... Io vado ora!» pronuncia Daniel fermandosi poco dietro di me.

«Vai e non tornare più.»

«Mi dispiace per te ma non posso farlo! Ci vediamo domani!»

Daniel fa un cenno con la mano sorridendo e poi si volta e mi supera continuando a camminare dritto per la via per rientrare a casa sua.

«Ok, a domani.» gli rispondo sbuffando.

Daniel continua a far sventolare la sua mano senza voltarsi, allontandosi sempre di più sul marciapiede.

Resto a guardarlo per poco e poi rivolgo lo sguardo davanti a me, oltrepasso il cancello e mi dirigo verso la porta di casa mia per poi girare la chiave nella serratura ed entrare all'interno.

Daniel è un tipo strano.
È... Diverso.
E... forse è proprio per questo...
Che non sono in grado di odiarlo.

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NOTE DELL'AUTRICE.
Salve cari lettori ❤
Mi spiace, mi sono assentata per un po' di tempo!
Cercate di capirmi, sono stata abbastanza impegnata tra lezioni ed esami🙈
Comunque, sono tornata con un altro breve capitolo dal punto di vista del nostro Rick!
Che ne pensate?
Spero che la storia vi stia piacendo!
Come al solito vi invito a commentare con tutto quello che volete!
Soprattutto critiche costruttive, servono molto a me e alla storia e sono sempre ben accette!
Se il capitolo vi è piaciuto, lasciatemi una stellina ⭐~
Per il momento è tutto!
Ci vediamo al prossimo capitolo!

Vorrei solo starti accanto. (In Revisione) Where stories live. Discover now