«Ehm... Io... non credo che lui sia arrabbiato con te...» pronuncio cercando di rincuorarla.

Luna alza gli occhi lucidi verso di me e mi porge un sorriso malinconico.
«Speriamo sia così... comunque grazie, Daniel...»

Le sorrido e la saluto con un cenno della mano per poi uscire dalla cucina e dirigermi verso l'ingresso dove trovo Riccardo, che nel frattempo si è infilato un giubbotto blu scuro ed è rimasto ad aspettarmi davanti alla porta con le braccia incrociate sul petto e con lo sguardo perso nel vuoto.
Appena mi vede arrivare si volta dall'altra parte e apre la porta senza dire nulla, rimanendo nel silenzio dei suoi pensieri.
Usciamo insieme dalla casa e Riccardo, dopo aver richiuso il portone, mi supera e comincia a camminare in linea retta, avanzando lungo il giardino e arrivando al cancello.

«Perché siamo usciti?» chiedo seguendolo poco dopo.
Riccardo una volta oltrepassato il cancello si ferma, tira fuori un pacco di sigarette già aperto e un accendino.
Dopo aver estratto la sigaretta dal pacchetto, la posiziona tra le sue labbra e la accende.

Mi avvicino a lui e non ricevendo risposta continuo a parlare.
«Ehm... Rick?» faccio una pausa e rimango a guardarlo con aria preoccupata. «Tutto bene?» chiedo poi portando una mano sulla sua spalla.

Riccardo tiene la sigaretta tra l'indice il medio e aspira, per poi allontanare la sigaretta dalla sua bocca e soffiare via il fumo.
La sigaretta torna poco dopo sulle sue labbra e Riccardo continua a rimanere zitto senza pronunciare neanche una parola, con uno sguardo inespressivo e vuoto rivolto in punto indefinito.
Resto a guardarlo per qualche minuto poi allungo una mano davanti a lui togliendogli la sigaretta dalla bocca e buttandola a terra per spegnerla.
Riccardo sembra riprendersi dal suo mondo e si volta verso di me guardandomi prima sorpreso e poi mutando la sua espressione in uno sguardo rabbioso.

«Ma sei scemo?» dice poi rivolgendosi a me.

«Finalmente mi parli!» faccio una pausa lanciandogli uno sguardo infastidito. «E lo sai che non sopporto il fumo!»

Riccardo rimane a fissarmi rabbioso senza replicare.

«Ora mi dici perché siamo usciti? Dovevi solo fumare?»

«No.» pronuncia secco Riccardo.
«Vieni con me.» continua poi cominciando a camminare sul marciapiede.

Rimango di qualche passo dietro di lui e lo seguo in silenzio.
Riccardo continua ad avanzare sul marciapiede e percorriamo tutta la via nella direzione opposta a quella che generalmente prendiamo per andare a scuola.
Rimaniamo in un silenzio cupo per diverso tempo fin quando non decido di romperlo e riprendo a parlare.

«Mi dici dove stiamo andando?»

«In un posto.»

«Quello l'avevo capito... ma dove?!»

Riccardo rimane in silenzio e svolta a destra e dopo aver camminato ancora per qualche metro si ferma davanti a un grande parco verde.
Lo raggiungo poco dopo e mi metto alla sua destra.

«Perché siamo venuti qui?»

Riccardo avanza entrando nel parco lasciandomi nuovamente indietro.
«In realtà non so perché ho portato anche te.»

Entro nel parco anche io seguendolo poco dopo.
Il parco è enorme e circondato da tanti alberi. Al centro è presente una grande fontana in marmo, circondata da un gruppetto di turisti intento a fotografarla ed ammirarla meravigliati.
Riccardo continua a camminare in linea retta fin quando non si ferma davanti a una panchina in ferro.
Si siede rimanendo in silenzio, mentre io lo raggiungo poco dopo e prendo posto accanto a lui alla sua destra.
Rivolgo lo sguardo su di lui per poi spostarlo sulla fontana.
Il suono dell'acqua che scorre dalla fontana ispira una sensazione di calma.

Vorrei solo starti accanto. (In Revisione) Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon