47)♦Fudokidou♦

1.2K 75 19
                                    

Continuo di "Viaggio di Nozze"

Otp

"Ultime tappe"

Come descrivereste la vostra città con una parola? Noiosa? Tranquilla? Inattiva? Beh, Jude non pensava nulla di tutto questo, vedendo l'imponente Colosseo davanti ai suoi occhi. Certo, poteva non avvicinarsi minimamente alla coloratissima ed abbagliante Tokyo, ma Roma era di un'altra dimensione. La fila si estendeva per quasi mezzi chilometro, Jude cominciava a soffrire il caldo e Caleb se ne accorse subito. Lo lasciò qualche minuto in fila e cercò velocemente un bar in cui compare una bottiglia d'acqua. La conversazione che ebbe con il barista fu più o meno questa:

«Senti, Romano, dammi una bottiglia d'acqua.»

«Come scusa? »

«Acqua!» Caleb indicò io distributore e il barista annuì divertito.

«Naturale o frizzante?»

«Non capisco un cazzo, parla cime mangi!» Il barista sghignazzò e gli porse una bottiglia d'acqua. Mentre Caleb se ne andava, lo salutò e Caleb gli mostrò il dito medio ed un esclamazione poco gentile:

«Arrivederci»

«Vaffanculo.»

Non riuscirono ad entrare al Colosseo, ma Jude non si dispiacque più di tanto, e Caleb non poté che esultare interiormente. Aveva scoperto che lì come anche a Napoli, la Pizza non era niente male, e non vedeva l'ora di assaggiarla.

«Dopo Napoli non puoi pretendere che questa sia altrettanto buona, lo sai?» lo riprese Jude alla sua esclamazione.

Caleb alzò le spalle.

«Sono italiani: sarà buona comunque.»

Che vi devo dire? La era davvero! E le Isole Stromboli che visitarono tre giorni dopo? Caleb non aveva mai visto della sabbia così scura, né della fanghiglia che costasse così tanto! Il mare era a dir poco meraviglioso, e i passeggeri non rivolgevano neanche un occhiata di disgusto alle loro mani intrecciate! Più volte Jude riuscì a scorgere un sorriso di meraviglia sul volto del marito, e ogni volta notova Caleb cercare di nasconderlo: non avrebbe mai ammesso quanto amasse quelle meraviglie. Come ultimo, visitarono Palermo. Bellissima, sì. Ma lasciò loro l'amaro in bocca. Perché? Beh, perché era l'ultima tappa. E poi sarebbero tornati all'indaffarata, grandissima, sempre sveglia Tokyo. E non erano entusiasti all'idea. Caleb aveva persino imparato a dire "prego" e "dové il bagno?" in italiano, ed ora non li trovava più così antipatici. Come potevano andarsene adesso? Come potevano tornare a casa, se ne avevano trovata un'altra lì?

«Non pensare a questo, Moscone. Abbiamo ancora tre giorni. Vale a dire, nove piatti da assaggiare. »

Fortunatamente, così fecero.

Il soggiorno a Palermo finì addirittura troppo presto. Caleb avrebbe voluto fare un altro giro in Romagna, mentre Jude era dispiaciuto di non aver visto Pompei. Non volevano andarsene, anche se, un po', Tokyo mancava. Salirono sull'aereo con grande dispiacere, ma Jude fu felice di sapere che a Caleb era piaciuta la vacanza.

«Non siamo andati a Venezia. » sussurrò Caleb dispiaciuto, dopo poche ore di aereo.

«E che ci volevi fare?»

«Sembra che sia una città sull'acqua. Ricordi? Quella che ci ha consigliato Paolo Bianchi.»

Caleb alzò gli occhi al cielo, ma Jude notò nella penombra che sorrideva.

«Vorrà dire che torneremo.» borbottò Caleb, in modo tanto confuso che Jude pensò di non avere capito bene.

«Ho fatto centro, eh? Scommetto che a New York non avresti mangiato così bene.»

«Vedi di non tirartela, regista.»












Siamo a 47, ne mancano tre. Ed io sto già preparando cosa postare su Instagram per il 50° capitolo. Ci terreni che lo vedeste, quindi (anche senza seguirmi,) quando pubblicherò l'ultima Shot vorrei che andaste su @onlyaclassicista e leggeste l'ultimo post. È importante, per me.
Grazie.

Inazuma Eleven ~One Sh(i)t~ [In Revisione]Where stories live. Discover now