12)♦Fudokidou♦

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Richiesta da Martina_Stonewall💕

Otp

"Ansia"

Erano in ritardo. Avevano programmato di andare a quella cena da tre settimane e Caleb non era riuscito comunque a prepararsi. Jude lo aspettava seduto in salotto e, per ammazzare il tempo, correggeva i compiti della 3D. "Certo che se imparassero almeno i congiuntivi..." si ritrovò a pensare, ignorando gli oggetti che si rovesciava e cadevano nella fretta di Caleb di vestirsi. Jude sapeva quanto Caleb odiasse arrivare in ritardo, e sapeva che non era colpa sua se aveva fatto tardi a lavorare, ma non poté fare a meno di sospirare di sollievo quando Caleb gli si parò davanti con il fiatone e le chiavi della macchina strette in mano. «Okay...» ansimò «Andiamo» Jude si alzò in piedi e seguì, con calma, il ragazzo, scendendo le scale. Quella sera, Caleb si era vestito esattamente come tutti gli altri giorni. Perché cazzo ci aveva messo tanto!? Jude salì in macchina, dalla parte del passeggero, Caleb fece partire ancora prima di allacciare la cintura e Jude quasi non finì contro il vetro. Ma non imprecò ne disse nulla, era troppo in ansia. Esattamente sei anni prima, aveva lasciato il club di calcio della Raimon. Cinque anni prima era diventato insegnate ed allenatore della Royal. Quattro anni prima aveva incontrato Caleb a scuola. Tre anni prima si erano baciati. Ma, ovviamente, la Raimon non sapeva nulla di tutto questo. «Ti stai ancora scervellando per come la prenderà Mark, moscone?» Jude alzò gli occhi al cielo, smettendo di guardare verso il finestrino e volgendo lo sguardo al bracciolo, dove Caleb gli stringeva la mano con delicatezza. Non aveva paura di vedere la loro reazione di vederlo con un uomo. Aveva saputo della relazione tra il difensore di ghiaccio e l'attaccante di fuoco, quindi non dovevano avere nulla contro le coppie omosessuali. Aveva una pura matta di come avrebbero giudicato Caleb, ossia come lui, Jude, lo aveva sempre giudicato prima di quell'incontro. «Loro non ti conoscono come ti conosco io.» si giustificò Jude, mentre Caleb gli lasciava la mano per ingranare la marcia, prima di intrecciare nuovamente le dita con le sue. «Ma David e Joe... Hai visto come l'hanno presa loro! E ti conoscono da una vita!» «Solo tu mi vedi per come sono, Jude.» lo interruppe Caleb. Si era fermato ad un semaforo, lo guardava dritto negli occhi. Jude si sentì in colpa: lo stava trattando come l'emarginato che non era. «Scusa» disse subito il rasta, tornando a guardare verso la strada. Aveva pensato così tanto alla reazione di Mark ed Axel che... Non aveva mai realmente immaginato come si sentisse Caleb. Jude ne parlava come un ragazzo problematico che non riusciva ad integrarsi quando, ovviamente, non era così! «Sono uno stupido, mi dispiace.» sussurrò Jude quando ripartirono. Caleb rimase in silenzio, la tensione si sarebbe potuta tagliare con un coltello. «Beh» esalò Caleb, per smorzare l'ansia «se aspetti che ti corregga, sarà un lungo viaggio» Jude gli tirò una sberla sul braccio ma sorrise e si appoggiò alla sua spalla. Per cosa si era preoccupato, poi? Mark aveva sempre trovato il buono in Caleb, Nathan era sempre d'accordo con Mark, Shawn era talmente innocuo che anche volendo non avrebbe mai saputo dire nulla di spiacevole su qualcuno, Axel... Axel era Axel, o gli sei simpatico o non ti rivolge la parola. Sarebbe andato tutto bene, giusto? Beh, più o meno.
Quando entrarono nel ristorante, la Raimon era già lì. E non solo. Jude scorse anche parte della Zeus e della Royal, i capitani della Chaos e le manager di ogni squadra. Jude vide Caleb salutare qualcuno tra le ragazze della Royal, ma non capì di chi si trattasse. Poi tutti i discorsi cessarono, ogni testa si voltò verso di loro e sulle loro dita intrecciate. Jude guardò verso Caleb spaventato, ma l'ananas gli sorrise. Gli accarezzò una guancia e lo baciò sulle labbra davanti a tutti. Si sentì un gridolino di entusiasmo, che Jude identificò come quello di Martina, la sorella di Caleb, poi vari applausi da tutta la sala e, quando si staccarono, cominciarono i fischi e le battute: «Prendetevi una stanza!» «Ci sono minorenni qui!» «Siete diabetici, ragazzi!» Ma Jude aveva occhi solo per Caleb: il modo in cui era rimasto tranquillo e sorridente, come lo aveva baciato senza esitazione, il suo sorriso rassicurante...
Caleb lo avvicinò a sé, abbracciando gli la vita, poi si rivolse agli altri: «OKAY, PUTTANELLE, IL PRIMO CHE LO SFIORA GLI TIRO UN CALCIO IN CULO.» Jude si schiaffeggiò la fronte, sussurrando un imprecazione e, mentre tutti scoppiavano a ridere, appoggiò la testa sulla spalla del punk, pensando soltanto alla fortuna che aveva avuto a conoscerlo una seconda volta.









1) Vi giuro non avevo assolutamente idee per questa Fudokidou! Ho dovuto leggere e rileggere le altre One sh(i)t, ogni volta accorgendomi che c'era qualche frase già utilizzata, qualche pezzo identico e altro. Inoltre volevo aggiungere anche la mia OC ma non mi è sembrato il caso, così ho messo un pezzettino in cui appare Martina, ossia la ragazza che mi ha chiesto la OS, mi sembrava più corretto nei suoi confronti. Spero comunque che abbiate apprezzato.

2) Sulla prossima OS
Purtroppo Go non mi è piaciuta affatto (perciò non conosco bene i personaggi, sorreh), mentre Ares non ho neppure avuto la forza di cominciarlo dalla paura di rimanere delusa. Perciò scusate se per le OS su personaggi di Go ci metterò di piu ma, appunto, non le conosco bene li shippo quindi devo sforzare di più a mia già carente immaginazione...

Detto questo, scusate che è corto ma la Hakushuu sarà un po' più lunga (😏chi vuole intendere intenda, gli altri in camper) quindi tranquille non saranno sempre così corte ahahah💕

Inazuma Eleven ~One Sh(i)t~ [In Revisione]Where stories live. Discover now