39)¶Munetaku¶

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In genere non mi piace scrivere ad iniziò capitolo, ma volevo scusarmi per la mia assenza di qualche giorno. Sto avendo difficoltà con la scuola e ultimamente fatico anche solo a trovare le idee per scrivere quindi spero possiate perdonarmi. Sono riuscita a scrivere questa ma ora devo tornare a studiare, quindi buona fortuna a me e a voi che state studiando insieme a me.
Possa la buona sorte essere sempre a vostro favore


Continuo di "Day"

Otp

"Surprise!"

Era pronto a tutto: sguardi pieni di disgusto, indagatori, sprezzanti, tutto! Ma non a quello! I genitori di Terry non solo erano pienamente gay, ma erano anche giovani e, passatemi il termine, dei fighi della Madonna. Probabilmente ne erano consapevoli perché appena aprirono la porta ridacchiarono nel vedere la sua espressione. O meglio, quello dai capelli argentati ridacchiò, quello biondo si espresse in una specie di ghigno.

Shawn ed Axel, si presentarono. Avevano adottato Terry da giovanissimi quando questo aveva solo 4 anni, e già allora stava insieme da tipo 10 anni. Riccardo si sentii quasi più imbarazzato di Terry quando i suoi genitori cominciarono a tirare fuori aneddoti della loro relazione. Terry lo guardava di sorte chi nascondendo il suo imbarazzo, mentre tutti e quattro se ne stavano in salotto, Terry e Riccardo sul divano. Shawn era seduto sulla poltrona perpendicolare a loro ed Axel era dietro di lui che gli abbracciava il collo mentre questo gli accarezzava le braccia. Per un attimo Riccardo si immagino se stesso insieme a Terry, a loro posto. Magari proprio in quella casa, in quella posizione. A parlare allegramente con la generazione successiva. Terry lo scosse delicatamente e Riccardo si riscosse: Axel era sparito ed ora Shawn era intento a piegare una cesta di vestiti che prima non c'era. Probabilmente era rimasto imbambolato a lungo. Terry lo scosse un'altra volta e Riccardo si voltò verso di lui; lo guardava con una strana espressione a metà tra un "te lo avevo detto" ed un "cosa ci trovi di così figo in mio padre che piega i panni". Riccardo si grattò la nuca a disagio:

«Non sapevo cosa aspettarmi... E poi non mi hai fatto venire a casa tua con i tuoi presenti.»

«E questo il problema? Cos'è? Credevi che mi vergognassi?»

Un campanello d'allarme avvertì Riccardo dello splendido discorso commovente che sarebbe arrivato di lì a poco e si voltò di scatto verso Shawn che fingeva di non prestare la benché minima attenzione ai loro discorsi. Axel lo chiamò dalla cucina e Shawn si dileguò in fretta. Riccardo deglutì e tornò a guardare Terry: sembrava vagamente adirato, come se Riccardo avesse anche solo pensato qualcosa di... Impensabile!

«Credevi davvero... Che io mi vergognassi di te

Il tono in cui lo disse sembrò smuovere qualcosa in Riccardo, che fece del suo meglio per contendere la sua voglia di piangere. Si, lo credeva. E sarebbe anche stato normalissimo. Anche solo per il fatto che era un ragazzo lo avrebbe creduto possibile! Riccardo cercò di abbassare lo sguardo ma Terry non glielo permise e si avvicinò per guardarlo da vicino negli occhi. Ora che il terrore iniziale era sparito, Riccardo si sentiva tremendamente in colpa, ma Terry non fece altro che sorridere:

«Che stupido »

«Cosa-»

«Ho detto che sei uno stupido.»

Riccardo non si aspettava un tono tanto scherzoso da utilizzare per insultarlo, ma Terry gli accarezzò una guancia beandosi della sua espressione confusa:

«Come puoi pensare che io mi vergogni di te se mi vanto ai quattro venti di averti mio?»

Riccardo sentì le guance bagnarsi ma sorrise lo stesso e si appoggiò a Terry, asciugandosi il viso nella maglia di lui e stringendolo in un abbraccio. Non dissero nient'altro, prima che la vera sfida iniziasse.

La cena. L'ansia era tornata e Riccardo era ancora in imbarazzo. Lo sfogo emotivo di poco prima lo aveva aiutato molto, ma si sentiva a disagio nel parlare con i genitori del sui ragazzo. Che conosceva da una vita, tra parentesi. Shawn fece del suo meglio per farlo sentire a suo agio, mentre Axel rimase più nel suo e, per un attimo, la loro visione gli fece pensare ad un possibile futuro. Si riscosse in fretta, però, proprio mentre Axel raccontava di come avesse chiesto a Shawn di uscire:

«Eravamo nel bel mezzo degli allenamenti, Nathan mi aiutò a sgomberare il campo in fretta e rimanemmo solo noi a mettere a posto i palloni»

Esordì Axel con fare drammatico, mentre Shawn si nascondeva la bocca dietro la mano, probabilmente ricordando la scena.

«E?»

Chiese Riccardo, improvvisamente curioso. Axel trattenne una risata e continuò con fare teatrale:

«Mi sono affidato alle tecniche di rimorchio di Jude, riprendendosi quella che aveva utilizzato per chiederlo a Caleb. »

Riccardo non conosceva quel Caleb, ma di Jude aveva già sentito parlare e certamente non si aspettava che fosse gay.

«E poi?»

Domandò Terry, ormai curioso.

«Mi sono avvicinato e gli ho detto: "sai, tutti mi chiamano Axel... Ma tu puoi chiamarmi 'stasera". »

Riccardo scoppiò a ridere, mentre Shawn riprendeva il marito con fare scherzoso:

«Avresti potuto fare di meglio!»

«E quale? Tipo " non vorrei rovinare il nostro rapporto di amicizia ma ho una tremendamente voglia di uscire con te"?»

A quel punto anche Terry scoppiò a ridere, mentre i due battibeccavano: l'uno difendendo le sue "meravigliose" tecniche di rimorchio, l'altro ricordandogli che non avrebbero funzionato se non avesse già avuto una cotta per il primo. Poi, all'improvviso, Axel sbottò:

«Sai cosa mi ha chiesto l'altro giorno? Di aiutarlo a chiedere a Riccardo di andare a convivere! E perché lo ha chiesto a me e non-»

Axel si bloccò Shawn gli si lanciò contro per bloccare il flusso di parole, Terry quasi non si strozzò sputacchiando acqua mentre Riccardo ingoiava un pezzo di carne, paralizzato.

Ci furono lunghissimi attimi di silenzio. Poi Terry deglutì:

«...sorpresa?»

Inazuma Eleven ~One Sh(i)t~ [In Revisione]Where stories live. Discover now