6.Lola salva la situazione, come solo gli Elfi sanno fare

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Ero convinto di ricordarmi bene la posizione della capanna dello spiritello. Beh, fino a che abbiamo scoperto che tutte le capanne sono ordinate e immacolate. Soprattutto, non c'era alcuna targa con scritto "Qui abita Boreal" o uno stemma, o qualsiasi altra cosa che la potesse distinguere dalle altre. Bene, non ci resta che controllare altre 97 capanne tutte uguali, rivelare i segreti più profondi degli abitanti di ciascuna e poi...Ecco il secondo problema: non c'è un "poi". Una vocina nella mia testa insisteva sul fatto che le mappe fossero importanti, ma perché?

«Senti, so che per te è tutto chiaro, ma qual è il piano?» domandò Lola.

«Il piano è che...non c'è nessun piano. Forse». Le mie abilità diplomatiche si erano rifugiate nel fondo dell'oceano. Si erano pure portate dietro il fantastico piano che avevo ideato nel corso degli anni, yuppi.

«Quindi...stiamo andando alla cieca?».

«No, non esattamente». Presi una boccata d'aria, guardandomi intorno. Niente tracce di Sammy. «Dobbiamo impedire ad Edgard di recuperare tutti questi oggetti».

«Ci ero arrivata, grazie. Ma come?» incalzò lei, abbassando la voce. Improvvisamente anch'io ne sentii il bisogno.

«Non lo so!» sussurrai, allargando le braccia. «Non so dove si trovino. Io ho "preso in prestito" ciò che avevo localizzato, ma il resto...». Feci un gesto come a significare Puff!

«E se...se in queste mappe ci fosse-» si bloccò, trattenendo il respiro. Il ponte alle nostre spalle stava emettendo degli scricchiolii. Voleva dire una sola cosa: Sammy stava arrivando.

Provai a comunicarle a gesti cosa fare, ma Lola non capiva. Forse il linguaggio dei gesti elfico è diverso dal mio. Scosse il capo e si alzò, lisciandosi le pieghe della gonna. Nonostante la nostra fuga, lei sembrava pronta per una serata di gala. Io, ero pronto a scommettere di assomigliare più ad un animale selvatico appena uscito dai rovi. Non era semplice mantenere il mio fascino mentre fuggivo da un covo che andava in fiamme (o perlomeno era composto da fiamme).

Mi alzai, seguendo l'Elfa fuori dalla capanna. Sammy ansimava, reggendosi con una mano alle corde pericolanti del ponte.

«Trovato niente?» indagai. Tutta la fatica che mostrava era sospetta. Sì, era salito per le scale e, logicamente, poteva essere stanco. Ma non mi sarei mai aspettato un tale segno di debolezza da parte di uno Stregone come lui. Doveva essere successo qualcos'altro, di cui io ero all'oscuro, ma non lo sarei stato molto a lungo.

«No, solo...solo brutte...notizie». Avanzò barcollando verso di me, tenendosi una coscia con la mano.

«Ti sei fatto male?». Allungai un braccio, sbirciando sotto le sue dita.

«Non è nulla, il sangue smetterà presto di uscire» liquidò le mie parole, ricomponendosi.

«Posso farci qualcosa» propose Lola. «Queste foglie...» borbottò qualcosa sulle foglie, ma non mi interessavano i rimedi elfici. Volevo sapere cosa era successo e perché.

In lontananza, dietro una capanna dalla parte opposta di Frondabella, intravidi una lancia rossa sbucare dal fogliame. Ero così preso dall'osservare laggiù che non mi accorsi di cosa stava arrivando dietro a me. I miei riflessi si misero in moto prima ancora che le immagini potessero essere processate nel mio cervello. Una spada bianca e traslucida si infranse contro la lama della mia, sprigionando una pioggia di scaglie fredde. Inutile dire che il legno sotto ai miei piedi cigolò e divenne scivoloso. Inutile continuare descrivendo la mia rovinosa e poco regale caduta sul mio fondoschiena molto regale. Inutile concludere affermando che Sammy diede fuoco all'intero pianerottolo, facendomi penzolare da un ramo poco più in basso. Era sufficiente lodare la prontezza di Lola che, non avendo armi a disposizione, mise fuori gioco lo Stregone di Ghiaccio infilandogli il diadema tra gli occhi.

Moonshine I ~ Lo Stregone di FuocoOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz