47•capitolo -Ricominciare-

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Chris:

Quando mi ha raccontato la sua storia con Alfredo, non posso non ammettere di aver avuto un moto di gelosia che si è impossessato di tutto il corpo. Non posso negare quanto, il fatto di sapere qualcun altro accanto a lei, a prendersene cura, mi abbia fatto male. So che anche io nel corso degli anni ho avuto altre donne, ma lei dentro di me non è mai svanita e non ho neppure mai pensato a farmi una vera vita con un'altra. Invece, sapere che lei ci ha pensato, che qualcuno l'ha protetta come averi dovuto fare io mi fa ribollire il sangue. Non posso fargliene una colpa però, non voglio che lei si senta più in colpa per niente. Il mio obiettivo, ormai, è solo renderla felice. Questo voglio e questo otterrò.

"Stef..."

La chiamo mentre mi sto rivestendo, dato che ho appena fatto una doccia e lei è nel letto, pensierosa e dubbiosa.

Lei a quel punto, alza gli occhi su di me. Occhi azzurri lucidi a causa di tutte le lacrime gettate, che però prometto di non farle più versare.

"Ti va di fare una passeggiata?" Le domando sorridendole per confortarla.

"Una passeggiata? E... e... se ci dovessero vedere?"

"Non preoccuparti!"

"Senti, Chris... non lo so se sia il caso. Mi dispiace ma non penso che tutto ciò sia giusto!"

"Non hai ancora capito che..." tento di dire ma vengo interrotto da lei.

"Chris, io voglio stare con te. Tanto ormai l'hai capito quello che provo per te, quindi è inutile negare l'evidenza. Voglio stare con te con tutte le mie forze da tutta la vita, anche se ho represso questo mio sentimento. Però non posso...", sospira, io tento di dire qualcosa e avvicinarmi a lei, ma stef continua a parlare. "Non posso non solo perché ho paura per la tua vita, ma anche quella dei miei genitori. Loro... loro ci rimetterebbero. Mio marito se la prenderebbe con i miei e io non posso permettere che questo accada!"

Le sorrido e lei mi guarda confusa, non capendo la mia reazione.

"Ti devo parlare di una cosa..." mi metto vicino a lei e prendo le sue gambe mentre le accarezzo e la guardo negli occhi, "ho chiamato tuo padre mentre eri a letto, gli ho detto la situazione, sapevo che ti saresti fatta prendere da questa paura e ho cercato un modo per evitarlo. Quindi mi ha detto che sarebbe andato con tua madre da un'altra parte finché non si fosse trovata una soluzione, perché anche lui vuole la tua felicità e non può permettere che tu viva tutta la vita infelice a causa sua!"

Ancora una volta, mi sento devastato nel vedere le sue lacrime uscire dai suoi occhi. Spero possano essere le ultime di tristezza.

"E... e se dovesse trovarli? Dove sono andati?" Domanda con l'incredulità che le si legge negli occhi.

"Non tremare..." sussurro avvicinandomi al suo viso che prendo tra le mani, "non li troverà, va bene? Andrà tutto bene, te l'ho promesso. Ti ho promesso che ti rimarrò vicino e che Mario non potrà far niente per turbare la nostra pace. Riusciremo a risolvere tutto. Fidati di me!"

Stef non riesce a calmarsi però, lo sento che per quanto vorrebbe fidarsi delle mie parole, la paura ancora le acceca la mente e non le fa vedere tutte le cose belle che da ora in poi avremo. Quindi l'avvicino a me, poggiando una mano dietro la sua schiena e la fronte nella sua e cerco attraverso un sorriso rassicurante di farle capire che non deve più temere niente. Che Mario non può fare nulla per impedire il nostro amore. Non più!

"Non... non succederà nulla?" Mi chiede ancora per accertarsi che tutto quello che le sto promettendo sia vero.

Io annuisco, sfiorando le sue labbra con le mie con la voglia di togliere le distanze e baciarla fino a farle capire che può fidarsi di quello che le dico.

Da soli, insieme! (COMPLETA)On viuen les histories. Descobreix ara