12•capitolo -Alfredo-

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Vi consiglio di ascoltare la canzone ☝️

Stef:

La festa ha avuto inizio da qualche minuto, io però non do retta a nessuno perché sono in ansia. Due sono i motivi: uno perché ho paura che possa succedere qualcosa ad Alfredo; due perché se tutto ciò che dice è vero, potrei finalmente essere libera. Inizierei la mia nuova vita, probabilmente con lui, ma sempre meglio di vivere con un uomo così ripugnante come suo padre. Almeno Alfredo è un bravo ragazzo, gli voglio bene e lui mi ama davvero. Non è come il padre, li accomuna solo il dna e mi saprà volere bene davvero. Non dovrò vivere costantemente con la paura che mi possa accadere qualcosa, non dovrò fingere di essere una brava moglie accondiscendente solo per evitare che lui mi picchi. Potrò essere semplicemente me stessa e vivere la mia vita così come ho sempre voluto. Purtroppo questo non include Chris, che è lui il ragazzo con cui vorrei stare, ma non potrei far questo ad Alfredo. Lui mi è stato d'aiuto, mi ha capita con uno sguardo, mi ha tenuto stretta a lui dal primo giorno. Io gli sono riconoscente per ogni singola cosa fatta per me.

Rimango in un angolo, non parlo con nessuno nell'attesa che arrivi mio marito e gli faremo la sorpresa. Chris è di fronte a me con Gaia, da quando mi ha visto con Alfredo, non mi guarda e non mi rivolge la parola. È arrabbiato, lo si percepisce dalla sua postura del corpo, da come mi svia, e la cosa mi ferisce nonostante lo capisca.

Ma il capire che ha ragione, non mi fa sentire meno distante da lui. Anzi, io sento una spaccatura dentro di me sempre più profonda, ad ogni sguardo rivolto a lei, ad ogni occhiata malevola nei miei confronti.

Spero che Alfredo abbia davvero una soluzione, perché l'idea di vivere una vita senza Chris è già abbastanza difficile da sopportare. Quattro anni non sono bastati, e forse farmi un'altra vita, con qualcuno che mi ama e che io rispetto, può alleviare questo formicolio sotto pelle che sento ogni volta lui rivolge sguardi ad altre donne e ignora me.

Nel frattempo che i miei pensieri, come sempre, sono completamente rivolti ad un altro uomo, percepisco quelli verde scuro di Alfredo, sono fuoco ardente i suoi occhi, una fiamma che non si spegne e che si posa indisturbato su di me, ma io evito accuratamente di lanciargli sguardi perché ho paura di dare nell'occhio dato che ormai la sala è gremita di gente, che sta aspettando il festeggiato. Gente estranea, gente che lo fa soltanto perché vuole prendersi la sua simpatia e magari poter avere qualcosa in cambio. Della parola amicizia qui intorno non c'è assolutamente nulla.

Mi allontano un momento per andare in bagno, ma in un secondo una mano arpiona il mio braccio, percepisco di chi è quel tocco ma non ho nemmeno il tempo per riflettere, che mi ritrovo con due braccia a tenermi ferma e degli occhi verde prato che mi guardano dritto negli occhi facendomi mancare il respiro.

"Cosa fai, Chris?", mormoro senza respiro. Il suo verde, pur essendo lo stesso colore di Alfredo, sono diversi perché li sento entrare dentro di me in un attimo. È come se lui avesse la chiave d'accesso e io non glielo potessi impedire.

"Cosa c'è con lui?", mi domanda con gli occhi iniettati di sangue per la rabbia seguita dalla frustrazione che ne sussegue.

"Con chi?", chiedo anche se so già di chi parla.

"Non fare la furba!", mormora a denti stretti.

"Cosa vuoi da me?", chiedo ma non gli lascio il tempo di rispondere. "Ora mi parli? Ha da una settimana che non mi rivolgi la parola, ora magicamente ti è venuta la voglia?", domando con la voce che mi sta per cedere, ma assumo la solita sicurezza che mi contraddistingue.

Perché tu, Chris, sei l'unico che mi fa cedere con uno sguardo. Entri nella mia anima, annebbi la mente con il tuo respiro concitato su di me, ascolti i rumori dei miei sospiri e dei miei battiti che sono sempre stati rivolti a te. Tu sei un uragano di emozioni impossibile da non ascoltare, e io ci provo con tutta me stessa ad urlare al mio corpo di non percepire i brividi che mi provochi, ma i tuoi occhi sono come due spade affilate: entrano con facilità dentro di me, ma si incastrano come in una roccia e non riesco a tirarli fuori nemmeno se voglio.

Da soli, insieme! (COMPLETA)Where stories live. Discover now