36•capitolo -Nonostante tutto...-

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Chris:

"Chris... mi dispiace!"

Le sue ultime parole prima di sentire un rumore che non sono riuscito a decifrare al di là del telefono. La chiamata non si chiude, resto in linea aspettando, ancora, di sentire la sua voce. Sento il brusio di gente che parla tra loro, musica a tutto volume. E non ce la faccio a non tremare, a non sentire la voglia di correre da lei. Nonostante tutto!
Nonostante mi abbia ferito, nonostante mi abbia mentito. Perché lei, questa sera, ha detto di averlo fatto. Mentre mi aveva convinto che non mentisse quando mi ha guardato negli occhi e ha dichiarato il suo amore per un altro uomo.

"Tutto a posto Chris? Perchè Stefania ti ha chiamato?" Solo in quel momento mi rendo conto di essere ancora vicino a Gaia, la quale mi sta osservando interdetta. Con la domanda ancora senza una risposta. E non so neppure cosa dirle, se giustificarmi ancora, o dirle la verità: sono innamorato da sempre di un'altra donna. E la mia vita è un incubo da quando non c'è più. Nessuna è capace di entrare lì dove è entrata lei. E che per quanto io ci provi, riesce sempre a distruggere il mio equilibrio e a farmi desiderare di correre da lei.

Ma lei mi ha ferito, lo ha fatto guardandomi negli occhi e rinnegando ciò che c'è stato.

E ora basta risentire la sua voce per farmi correre da lei?

Ma la verità è che lei rimane sempre lei. La ragazzina dai capelli biondi e gli occhi azzurri. Quella che mi guardava facendomi sentire amato come mai mi ero sentito. Quella che mi rimaneva accanto nonostante i miei sbalzi d'umore.

Ecco perché ho continuato a lottare per farla tornare da me. Perché non lo posso accettare che lei possa davvero essere cambiata fino a questo punto. Non ci riuscirò mai.

"Non era nessuno!" Affermo in un sospiro, nonostante io sappia che Gaia lo ha sentito. Mi volto e stringo il cuscino tra le braccia per dormire, e sperare di non pensare più a lei.
Ma Stefania, aveva la voce spezzata dal dolore e lo riesco a percepire anche io, come se mi si fosse spezzato qualcosa.

Non farti influenzare da lei, è la stessa che ti ha ferito.

Continua ad urlare la mia coscienza, ma è giusto pensare all'orgoglio, a tutte le brutte parole, alle ferite che sento ancora bruciarmi dentro, quando so che la ragazza che amo è chissà dove e vuole solo me?

Il mio bisogno di proteggerla e amarla è più forte del mio orgoglio, ed è per questo che mi alzo di scatto da questo letto, pronto a raggiungerla e riprendermi ciò che mi appartiene da sempre: lei.

"Che stai facendo, Chris?" Gaia si alza e segue i miei movimenti. "Cosa vuole quella da te? Cosa siete voi due?" Urla domande, mentre sento che in preda al panico.

"Io, devo... devo uscire!" Mi limito a dire, in ansia, con quegli occhi azzurri che continuo a vedere come se ce l'avessi davanti e mi stesse implorando di andarla a prendere.

"E dove vuoi andare?" Chiede ancora, seguendomi e mettendo una mano sul mio braccio per fermarmi.

Come glielo spiego che sono innamorato della sua matrigna che odia; come glielo spiego che non riesco a respirare da sette giorni, gli stessi in cui siamo stati lontani.

"Mi dispiace, Gaia... mi dispiace! Io devo andare da lei!" Anche se non le chiarisco i miei sentimenti per lei, sono certo lei capisca cosa mi lega a quella donna.

"Non puoi andartene così. Tu mi devi delle spiegazioni!"

Nel frattempo io sono già davanti alla porta, con la mano stretta nella maniglia e Gaia che ancora mi segue, senza darmi tregua.

"Non posso spiegarti adesso, va bene?" Dico, e in quel momento, mi volto verso di lei che sta tremando. E me ne dispiaccio, perché non volevo farla soffrire. Ma io a lei non le ho mai promesso niente. Sapeva che alla fine sarebbe finita. "Gaia, ci sono cose che tu non sai... e una di questa è che sono innamorato di lei!" La vedo irrigidirsi di colpo, so che le sto dando un colpo al cuore. Glielo riesco a leggere dentro il dolore che le sto procurando.

Da soli, insieme! (COMPLETA)Where stories live. Discover now