15•capitolo -Attimi di paura-

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Non so quanti giorni sono passati dal funerale di Alfredo, la cosa che so è che da allora non ho messo piede fuori. Non mangio nulla, soltanto qualche obbligo imposto da mio marito, ma alla quale non vorrei sottostare. Anzi, addirittura, ho considerato l'idea di lasciarmi andare. La mia vita non è mai stata felice, non da quando mi sono sposata. Vivo in una prigione costantemente e, mi chiedo, che cosa ci sto a fare in questa terra. Ho perso cinque chili, mi sono pesata solo qualche minuto fa. Mi sono guardata allo specchio, non ho un bel aspetto, ma non me ne importa. Essere bella e accettabile è la cosa che meno mi importa. Non vedo Chris e Gaia dal giorno del funerale, lei mi ha accusato e, per quanto so che si sbaglia a pensare che sia stata io ad ammazzare suo fratello, in realtà, anche se non è così, per me è come se lo fosse perciò non cambia nulla.
Mi alzo dal letto, comincio a puzzare e, decido che è arrivato il momento di farmi un bagno caldo per rilassarmi. Quindi, prendo il mio iPod, metto una sinfonia calma e vado nel bagno, dove riempio la vasca e ci entro dentro.

Chris:

Ormai da giorni, in questa casa non tira una bella aria. Non che prima ci fosse chissà quale armonia, ma adesso tutto va peggio. Non vedo Stefania dal funerale, e mi sento svuotato. In queste settimane passate qui, ho visto un'altra donna rispetto alla ragazza che ho conosciuto. Ero arrabbiato a morte con lei quando sono arrivato, e anche in tutti questi anni in cui non ho avuto sue notizie. Ma, arrivato qui, qualcosa è cambiato, io sono cambiato, e ho capito che volevo fare qualcosa per tirarla fuori da questo posto e ritrovare la donna, l'unica, di cui mi sia mai realmente innamorato.
Inutile, è stato tutto inutile. La sua apatia è ciò che ha mostrato, ho visto qualche tentennamento, ma è durato pochi istanti, per poi accorgermi che lei è sempre scappata da me. Io le faccio paura, so però per certo di non starle indifferente.
Ma a volte me lo domando chi lei sia: se è ancora la ragazza che voglio e di cui mi sono innamorato o la donna apatica che dimostra di essere davanti agli altri. Perché se da una parte il mio istinto mi porta ancora verso di lei, dall'altra capisco che sto seguendo un qualcosa che potrei non avere mai.
So che potrei anche riuscire nella mia impresa di riprenderla, ma non so se sia ciò che voglio davvero, dato che è la stessa che ha sposato un uomo per interesse, che guardandola negli occhi, scorgo una Stefania che non riconosco. E perciò mi chiedo se non mi sia solamente intestardito. Questa consapevolezza, me l'ha data il giorno che è morto Alfredo. Quando l'ho vista con lui, così vicini, quasi che si stavano baciando, ho capito che probabilmente non ho capito nulla e che lei non prova davvero più niente per me. Poi l'ho vista sgaiattolare fuori dalla sua stanza, e sono sicuro che è corsa da lui.
Gaia continua ad accusare lei dell'omicidio del fratello, e mi chiedo se non sia solo il dolore a parlare per lei, o forse ha un pizzico di ragione. Non ho detto a nessuno di averla vista uscire fuori casa quella notte, non voglio metterla nei guai. Per quanto so che dovrei parlarne, dato che la polizia ha fatto domande a me e Gaia, io non voglio vedere Stefania finire in prigione. So che quello che ho visto, sarebbe una prova grande contro di lei per incriminarla, ma finché non la guarderò negli occhi, non potrò mai capire se è stata davvero lei come continua ad asserire Gaia.
So che in fondo, nel profondo, c'è ancora quella ragazza, e devo ritrovarla e per farlo, devo trovare un modo per avvicinarmi a lei e parlarle. La polizia non ha ancora parlato con Stefania, perché è sotto shock e suo marito, che ha diverse conoscenze, ha trovato un modo per rinviare questo incontro. Io ho paura per lei, ho paura che possano portarla dentro e che sia stata realmente lei.

So che in quel caso, la perderei per sempre e nonostante tutto, mi fa terribilmente paura la sensazione di non rivederla mai più...

Da qualche giorno, inoltre, Mario ha deciso di darmi un ruolo nella sua azienda. Sono piccoli passi, ma mi permette di arrivare al mio obiettivo. Anche se adesso mi chiedo cosa sia più importante: avere il ruolo che ho sempre cercato in tutti questi anni, o avere Stefania e ritrovare la donna di cui ero innamorato. Sono confuso, lo ammetto, perciò, oggi, ho deciso di tornare a casa qualche ora prima. Non riuscivo a pensare, non aveva senso rimanere ancora lì, quindi mi sono preso un permesso per schiarirmi le idee.

Da soli, insieme! (COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora