Settembre

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Arrivai in anticipo e lei in ritardo, l'aspettai per 20 minuti, l'avrei aspettata tutto il giorno.
Appena la vidi mi sciolsi, non riuscii a parlare.
"Ei"
Sorrisi "ei"
"Aspetti da molto?" Mi chiese
"Nono"
"Va bene"
"Come stai?"
"Bene tu?"
"Rispondi sempre bene tu, io diciamo"
Si sedette vicino a me.
"Che mi racconti?" Mi disse
"Niente tu?" Sorrisi
"Niente di nuovo"
"Perché sorridi?" Sorrise anche lei
"Sono felice non ci vediamo da tanto"
"Vero"
"Fatti abbracciare"
L'abbraccio, ma subito si stacca.
"Che succede?" Le chiedo
"Niente, non sono più affettuosa come una volta"
"Con me devi esserlo per forza" sorrido.
"No Niki davvero, quest'estate sono cambiata molto"
La vedevo più fredda, più lontana ma sapevo che con me si sarebbe alleggerita.
"Mh va bene, dove andiamo?"
"Non lo so"
Passeggiamo un po' lungo via cilea, ogni tanto ci guardiamo e sorridiamo.
"Raccontami cosa è successo in estate" le chiedo
"Non me la sento, diciamo solo che non ero in me"
"Quando ci rivediamo?"
"Quando vuoi, sei tu che non mi vuoi vedere non io"
"Mh ci vedremo presto allora"
Sorride.
"Sei bella quando sorridi lo sai?"
"Grazie"
"Come va la vita da single?"
"Bene a te da fidanzata?"
"Stressante"
Le do un bacio sul collo.
Giochiamo un po' con gli sguardi.
"Mi manca un po' essere single" le dico
"Perché?"
"Mi manca fare quello che voglio"
"Capisco, raccontami un po' di Rose"
"Ci sto bene, è dolce, mi ama tanto e si vede, sembro io con te, è perfetta ha solo qualche difetto"
"Tipo?"
"Mi chiude molto, mi fa andare in paranoia ed è troppo gelosa e cosa più importante.."
Predo fiato
"Non è te"
Mi guarda, mi sorride.
"Non cercare me negli altri, devi cercare qualcosa di diverso per ogni persona, così crescerai"
"È vero, ma io ti cerco ovunque, ti cerco tra le persone ma non ti trovo mai"
Le guardo le labbra.
Lei si gira e di scatto lo faccio anche io.
Passeggiamo un po'
"Sono cambiata?" Le chiedo
"No Niki sei sempre la stessa"
"Che palle"
"E mi guardi sempre allo stesso modo"
"Sono più stronza"
"Forse più idiota" ridiamo
"Grazie eh sei gentilissima"
"Lo sai che ti voglio bene"
"Lo sai che" mi fermo e abbasso lo sguardo
"Che hai?"
"Nulla scusa"
"Tranquilla"
"Mi manchi"
"Anche tu"
Passiamo il pomeriggio insieme.

Di questo incontro non mi ricordo niente, ho rimosso tutto e col tempo capirete perché.

Dopo andai da Rose, litigammo perché le dissi che non avevamo chiuso e che volevo vederla ogni tanto.
A Rose dava fastidio, ma io avevo bisogno di Tessa, per sentirmi viva.

Io e TeWhere stories live. Discover now