Sabato

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Il problema è che per aggiustare un cuore spezzato ci vuole molto tempo.
Il tuo nome è diventato i miei attacchi di rabbia, i miei pianti, le mie sfuriate, i miei pugni, il mio mostro.
Il tuo nome è diventato il mio incubo.
La mia ossessione ma anche la mia salvezza.
Ed io mi chiedo, si può amare una persona nonostate il dolore che ti provoca? Si può sognare una cosa che in realtà ti distrugge?
"Non riusciamo a stare vicine ma nemmeno lontane", "siamo troppo per essere amiche ma troppo poco per stare insieme", "siamo l'addio che non riusciremo mai a dire", "siamo come quegli amori che fanno giri immensi e poi tornano". Siamo tutte queste frasi fatte che poi a cosa servono? A provare ad esprimere quello che proviamo? Come sto facendo io ora? Oppure semplicemente a rendere più carine delle situazioni di merda?
A me non servono frasi per descrivere come sto, mi bastano delle semplici parole come "mi manchi", "ti aspetto","sono qui", "ti amo", "sto male","sola".
Mi manchi la mattina, quando faccio una cosa stupida, quando rido, quando piango, quando ascolto la musica, quando guardo le altre, quando cammino, quando impazzisco.
Ti aspetto, ti aspetterò per tutta la mia vita, perché tu ne sei il senso, ti aspetterò come aspettavo che mio padre tornasse dal lavoro quando ero piccola, come quando aspettavo Natale per chiedere i giochi a mamma visto che non avevamo soldi ed era l'unico momento dell'anno in cui chiedevo qualcosa.
Sono qui, sono qui quando mi ferisci, quando mi fai stare bene, quando mi lasci sospesa, quando non mi fai capire nulla, quando mi insulti, quando mi dici che mi odi.
Ti amo perché quando ti vedo il cuore mi batte a mille, ho il sorriso a 3000 denti, perché quando ti parlo tremo, perché quando ti guardo ho lo stomaco che balla il valzer.
Sto male perché ho tutto ma lo butterei anche nel cesso perché voglio solo te.
Sola, perché nessuno mi capisce, nessuno prova quello che provo io, non quelle della mia età.
Sabato
Sono le 6 del pomeriggio, vado a casa di Rose.
Oggi scende al vomero, farò di tutto per vederla.
"Ciao amore" le dico
"Ciao"
"Acida come sempre"
Ride.
Saluto la mamma che mi squadra.
Andiamo in camera sua.
"Lasciate la porta aperta" grida la mamma
Non sa che se me la voglio scopare non mi creo problemi.
Ci sdraiamo sul letto, io l'abbraccio.
"Sei acidissima lo sai vero?" Le dico
"Lo so"
"Perché?" Le chiedo
"È il mio scudo"
"Prima di me sei stata con qualcuno?"
"Si...ceh una mezza cosa, eravamo più "uscenti" non è stata una cosa seria"
"Mh" dico
"Che c'è?"
"Mi da fastidio pensare che ti hanno baciata, lo posso fare solo io"
"Ohh"
Io rido
"Ma che sto ohh"
La bacio.
"Ma mica sei andata oltre con lui?"
"Ehm"
Cambio faccia e mi allontano.
"Perché non me l'hai detto?" Sbotto
"Cosa cambierebbe?"
"Non sono la prima"
"Quindi?"
"Lascia stare non capisci"
"Spiegami"
Non rispondo
"Sei stupida" dice
"Perché?"
"Perché credi a tutto quello che ti dico" sorride
"Quindi non è vero?"
"No"
Mi bacia.
Si fanno le 7 scendiamo.
Ci incontriamo con il resto del gruppo a Via Scarlatti.
Vedo le storie di Antonio un ragazzo del mio vecchio gruppo, sta con Tessa.
Lo contatto.
"Dove state?"
"Ei Niki! Siamo al pub Alaska"
"Dopo ci vediamo?"
"Certo ci sta anche lui però"
"Tranquillo"
Accellera il mio respiro.
Stringo i pugni.
Si allargano le pupille.
"Niki hai gli occhi rossissimi" dice Selena
"Stai per piangere?" Continua Ariana.
"No" rispondo.
Mi tolgo il giubbino ed accendo una sigaretta.
"Andiamo a bere qualcosa?" Dico
"Certo"
Andiamo al Merliani.
Prendo 5 cicchetti e due drink:
Assenzio nero e vodka liscia.
Assenzio nero e tabasco.
Tequila sale e limone.
Crema di Cacao Scura, Vodka e Crema di Latte.
Sazerac.
Gin.
Usciamo dal locale, io sono brilla.
Antonio non mi ha contattato.
"Seguitemi" dico
Mi seguono fino ad una panchina.
Passa mezz'oretta.
Mi giro, eccola.
Sotto al braccio di quello.
Sono appena usciti dal vicolo.
Mi fischiano le orecchie.
Saluto il gruppo, lei non si ferma.
Una ragazza del gruppo mi chiama.
Mi sussurra nel orecchio.
"Sai che l'hanno fatto Niki, mi ha detto che per 30 minuti ha pulito il letto tanto che era sporco, lui mi ha detto che è bravissima a scopare, non ti ha pensato"
"Smettila" dico.
Divento tutta rossa.
"Smettila"
"Che c'è la verità ti brucia?"
Il mio gruppo si accorge che ci sta qualcosa che non va.
"Niki" dicono tutte una alla volta.
Non sento più nulla intorno a me.
Inizio a camminare.
Le ragazze provano a fermarmi, ma invano.
Mi tirano tutte da dietro.
"Lo uccido" urlo.
La ragazza che mi ha riferito tutte quelle cose ride.
Mi libero.

Io e TeWhere stories live. Discover now