Nei miei sorrisi ci stava lei.

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Mi chiedeva "sei felice?", io rispondevo "finché ci sarai tu lo sarò sempre".
Dopo qualche mese, diventammo due corpi e un'anima, non c'era lei senza me, non ci stavo io senza lei. Mi parlava di tutto, dei suoi sogni, dei suoi amici, della sua famiglia, mi diceva tutto quello che pensava ed a me piaceva.
Mi fece smettere di fumare dicendomi "Se fumi ti fai del male, e io non voglio stare senza te".
Le faci smettere di pensare che fosse una qualunque ragazza dicendole "senza te il mondo sarebbe inutile. Io lo sarei."
Quella ragazza aveva qualcosa di unico, qualcosa di indescrivibile e provavo a trattarla da tale, provavo a farla sentire speciale con le piccole cose, banali. Come quando sei piccolo e hai un giocattolo nuovo e lo metti in un posto speciale, ecco solo che lei non era l'oggetto ma il posto.
Lei dava affetto e io non ero abituata a riceverlo, lei era gentile con tutti mentre io ero timida e non aiutavo le persone, avevo paura di disturbarle.
Un giorno stavamo camminando per la metropolitana di Napoli e vide una coppia di stranieri che non sapeva dove comprare il biglietto, lei glieli comprò e glieli diede senza dire nulla, in quel momento l'ammirai e lei lo capì.
Io penso che lei sapesse che l'amavo in fondo, si capiva da come l'abbracciavo, da come le stringevo le mani, da come dicevo "grazie di avermi salvata". Lei mi cambiò, fece vedere a tutti la "luce" che avevo, fece capire a tutti che si può scegliere chi essere, fece capire che anche l'imperfezione può diventare perfezione.
Venne a dormire da me una sera, lei si addormentò sul mio petto e mentre dormiva le dissi che l'amavo e che avrei fatto di tutto per renderla felice. Mentre mi addormentai sentii "anche io ti amo" ma pensai che fosse la mia immaginazione quando all'improvviso...

Io e TeWhere stories live. Discover now