Scuola

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Mi avvicino alla classe, abbasso il volume della musica, mi fissano, alcuni mi hanno fischiato.
Entro in classe, già ci sono quasi tutti, mi sorridono e mi salutano.
Mi siedo al mio solito posto e faccio l'occhiolino a Rose, mi guarda con un aria attenta.
Alla prima ora abbiamo inglese, quella mi odia in una maniera assurda.
"Buongiorno ragazzi" eccola. Con la sua voce stizzante, i capelli appena fatti, la solita pelliccia bianca orrenda.
Ci alziamo finché non ci da il permesso di sederci.
"Niki sei tornata, divertita in ospedale?"
"Sicuramente di più delle vostre lezioni prof" la classe inizia a ridere
"Arrogante come sempre"
"Certe cose non cambiano prof"
"Perché sei finita la? Per una ragazza? Mi ha accennato qualcosa tua madre"
Mia madre? Le ha raccontato tutto? Non ci credo, non può averle detto di Tessa, devo capire cosa sa, intanto mostro indifferenza.
"Mah prof se non sa le cose non mi sembra il caso di dirle, poi si mettono false voci in giro"  Rispondo in tono acido
"Io sapevo che una ragazza ti aveva mollato per un ragazzo e sei uscita pazza ma è inutile tutto ciò, tu fai tutto questo per avere le sue attenzioni"
"Si sbaglia" rispondo in modo secco
"Ah sbaglio? Non vuoi le sue attenzioni? Non ti manca? Sei talmente infantile da non renderti nemmeno conto che lei non ti vuole più" ride "questi adolescenti d'oggi che pensano solo a quello che provano loro sono ridicoli, non ti ama, non ti ha mai amato, sei troppo piccola per amare, guardati poi, mi sembra normale che non ti voglia"
"Prof basta" sussurra una ragazza
"Devo smettere di dire la verità quindi? Sei un fallimento in tutto Niki, in tutto"
Mi alzo, sposto il banco e vado vicino alla cattedra.
"Lei non sa niente, niente di me, della mia vita, di chi amo e di chi frequento, mi vede solo dietro a questi banchi, quindi lei ora si sta zitta oppure vado dal preside e la denuncio e professoressa forse la descrizione dei miei "sentimenti" è la vostra." Lo dico a tono alto, tutti applaudono.
"Iniziamo la lezione" dice
Mentre penso a ciò che è successo passano 2 ore.
"Niki tutto bene?" Mi chiede Mori
"No" prendo aria "no Mori no"
"Vogliamo uscire?"
"Si..."
Usciamo dalla classe e ci sediamo sulle scale
"Che succede Niki?"
Mi sento sconvolta, strana, assente come se stessi da un'altra parte.
"I miei genitori mi odiano perché stavo con una ragazza e pensano solo ai miei fratelli più piccoli, in più sono separati da anni penso che tu lo sappia e sono l'unica a dover andare avanti e dietro, da una casa all'altra." Respiro instabile ma non velocemente anzi, "Mi manca ancora, lo dico sempre lo so, posso avere altre persone ma non le voglio, non voglio accontentarmi di una brutta copia, nessuno capisce che lei è in me ed io sono in lei, avevo tutto, amici, lei, dei voti decenti, la mia famiglia poi tutto è scomparso.
Io ho paura Mori, questa è la verità, ho paura di non riuscire a superare quest inferno, di non riuscire a dimenticarla, di non riuscire a tornare felice."
Mi guarda con gli occhi lucidi, penso di avere una faccia messa male.
"Non devi dimenticarla o sostituirla, nemmeno lei lo farà, devi solo andare avanti e portarla accanto a te" mi risponde prendendomi per le mani. Sorrido.
"Ci riuscirò?" Le chiedo
"Si credo in te"
"E se torna? La devo aspettare"
"Se dovesse tornare ti riconquisterà"
"Grazie" l'abbraccio
"Niki tieni" si toglie la collana e me la porge
"Ti porterà fortuna"
"Pensavo di non contare nulla" le confesso
"Sei importante ricordatelo"
Inizio a piangere, non di tristezza, ma di gioia.
Rientriamo in classe.
"Ti stavano chiamando" dice Rose.
Giro il telefono
Chiamata persa da Tessa.

Io e TeWhere stories live. Discover now