Il mistero

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Mi guarda in modo strano. Non ha paura. Non è tranquillo. Non è caldo. Non è freddo.
È solo strano. Mi guarda attentamente negli occhi, non posso fare a meno di fissarlo.
Ha gli occhi azzurri,come il cielo che vanno a contrasto con il rosso fuoco, i capelli neri ricci e un piccolo tatuaggio sul collo che prima non avevo notato, è una frase "non avere paura del domani", è alto, molto più di me, muscoloso, penso che abbia intorno ai 38 anni, è veramente bellissimo.
Perdo la concezione del tempo mentre lo guardo.
Il suo respiro è regolare e calmo, a differenza del mio.
Non riesco a parlare, aspetto che inizia lui.
"Devi stare calma." Mi dice. Con un tono freddo e affascinante.
"Mi dispiace" gli rispondo. Ed era vero, potevo anche evitare tutto questo casino.
"Tranquilla almeno così hai capito che non tutti sono uguali" sorride, si allontana leggermente da me.
Sembra che mi voglia dire qualcosa ma nel frattempo suona la mia sveglia. La seduta è terminata.
"Addirittura la sveglia non volevi venire proprio" dice ridendo
"Già" gli rispondo "non è andata tanto male se non pensiamo alla foto e alla lampada"
"Si aggiustano tanto dai"
Mi da un foglio con il prossimo appuntamento.
Lo ringrazio e mentre sto uscendo mi urla di non venire se non me la sento.
Esco dal palazzo con una strana sensazione ma con la convinzione che non ci sarei tornata se non sotto obbligo.
Appena esco dal palazzo vado a San Martino, un posto molto isolato, dove si vede tutta Napoli. Mi siedo sulle scale. Prendo un accendino. E mi accendo la prima di una lunga serie di sigarette....
Ma ad un tratto sento una voce che mi urla

"SMETTILA"

È una voce molto familiare.

Mi giro di scatto.

Se solo avessi saputo chi era non l'avrei mai fatto...

Io e TeWhere stories live. Discover now