Capitolo 16 - Luce

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-Luce-
(Capitolo 16)

In quel momento vidi la luce: una luce potente, abbagliante, magnifica.
Non ne conoscevo la provenienza, sapevo soltanto che quella luce infondeva in me calore, amore, speranza.
Ripresi un attimo lucidità: era Aipom ad emanare quella luce.

Aipom. L'ultima cosa che ricordo di aver sentito era il suo urlo straziante: si era arrampicato nella parete rocciosa per permettermi di aggrapparmi alla sua coda, ma c'era anche Tepig. Cosa fare allora? Salvare il suo allenatore o il suo amico pokémon?
Aipom decise di salvarci entrambi: eravamo la sua famiglia, non poteva perderci.

Fu così che crebbe, acquisì forza e coraggio. La sua coda si duplicò: ne uscirono due grosse e potenti. Nell'attimo prima che il ramo si spezzasse riuscii ad afferrare una delle code, mentre Tepig si aggrappò all'altra.
Aipom, adesso Ambipom, con uno sforzo senza precedenti riuscì a sollevarci e a portarci entrambi in salvo. 
A quattro zampe per terra, ancora non riuscivo a credere di essere ancora in vita. L'adrenalina scorreva a litri nelle mie vene e il mio respiro, piano a piano, cominciava a tornare normale. Mi assicurai che Tepig stesse bene: era lì al mio fianco e anche lui tremava ancora per la paura.
Alzai lo sguardo e lontano vidi Joseph insieme ad un'altra persona correre verso di me.
<<Jack, arrivo, resisti!>>.

Joseph venne in mio soccorso, mi abbracciò. Vide Ambipom, ancora avvolto da una luce accecante.

<<Jake, devi far dimenticare un attacco ad Aipom, altrimenti non potrà completare l'evoluzione. Gli Aipom evolvono in Ambipom quando imparano l'attacco doppiosmash, ma lui conosce già quattro mosse. Fallo presto, altrimenti l'evoluzione si bloccherà!>>.

Accolsi subito l'invito di Joseph. Dovevo ricambiare il favore ad Aipom, dovevo permettergli di completare l'evoluzione.

<<Aipom, ti ordino di dimenticare subito sfuriate, dai spazio al doppiosmash>>.

Il pokémon, avvolto ancora dalla luce, recepì subito il mio ordine. L'evoluzione era terminata.

<<Grazie...AMBIPOM!>>.

Ancora impaurito, frastornato e confuso, corsi ad abbracciare il mio amico: era più grande, più forte: era meraviglioso. Al mio abbraccio si unirono anche Tepig e Sealeo, uscito dalla sfera di sua spontanea volontà.
<<Amici, siamo ancora insieme, è passato tutto, tranquilli...>>.

Feci rientrare i miei pokémon nelle sfere, avevano bisogno di riposo. Mi alzai e riconobbi la figura che aveva accompagnato Joseph: era Timothy, uno degli allievi più giovani dell'accademia. Egli mi guardò con i suoi occhi grandi. Mi guardava sempre in modo strano. A volte pensavo che mi guardasse con ammirazione, altre con spavento.
Dal giorno in cui salvai il suo Litleo da alcuni bulli della scuola mi è sempre stato riconoscente. Credo di volergli bene.

<<Jackie, chi era quella ragazza che è volata via con uno Swoobat? E' stata lei a gettarti nel precipizio?>> chiese Timothy timidamente.
<<In un modo o nell'altro sì- aggiunse una voce adulta- e credo anche di sapere il perché del suo gesto>>. Anche Mike era lì. <<Ragazzi tornate in stanza - continuò - tu Jack, vieni con me, devo parlarti>>.

Salutai Joseph e Timothy e andai insieme a Mike nel suo studio.

Il mio maestro era pensieroso e non bevve nemmeno un sorso del tè caldo che aveva davanti. Guardava il vuoto, stava in silenzio, poi mescolava lo zucchero del tè.

Mike sapeva forse chi fosse veramente Cassandra?  Forse sì.

<<Insomma Mike, cosa sai? Spiegami>>
<<Ti sembra così facile, Jackie? Sto provando a farlo>>

Pokémon SoulWhere stories live. Discover now