Capitolo 3 - La maestosa fenice

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-La maestosa fenice-

(Capitolo 3)


<<Si sta dirigendo verso la vetta Aguzza- disse Mike- dobbiamo fare qualcosa; è
IN-CON-CE-PI-BI-LE che uno di Riverpool possa sconfiggere uno di noi e...>>
<<Quel Romeo è più forte del previsto, non sottovalutiamolo, vi ricordo che ha battuto Mike con un solo colpo>> lo interruppe Belle.
Katrine guardava confusa gli altri, <<dobbiamo raggiungerlo, e fermarlo>>.
<<Non può accadere una cosa del genere...>> aggiunse August.

Così i Super 4, dopo una veloce preparazione, si diressero verso la vetta Aguzza.
Il monte distava circa 2 ore da Ridley e per arrivare era necessario attraversare svariati passaggi montani, tra i quali la catena dei Monti Cristallo.
Questi monti venivano chiamati così per le innumerevoli miniere di cristallo che erano protette da gruppi di Sableye e Carbink.
Mentre August, Belle, Katrine e Mike viaggiavano, Romeo era già arrivato a destinazione.
Aveva sorvolato i monti Cristallo con il suo fiero Pidgeot: un esemplare così maestoso non era stato certo facile da allenare.
Durante il volo era stato attaccato da numerosi Glaceon che dalle vette più alte lanciavano raggi congelanti, ma nonostante tutto arrivò sano e salvo. Scese da Pidgeot, lo ringraziò e lo ritirò nella sua pokèball.
Faceva freddo e Romeo aveva capito che da lì a poco sarebbe scoppiata una bufera di neve. Camminava lento e a passi incerti, e ogni tanto cadeva in qualche fossa nascosta dalla neve. Alcuni piccoli Snorunt si impaurirono alla vista del ragazzo, lui ridacchiò mentre continuava imperterrito la ricerca della magica creatura.
Ad un tratto la neve cominciò a sciogliersi: i piccoli Snorunt, nascosti qualche roccia più in là, corsero via spaventati dalla forte ondata di calore.
Romeo aveva capito tutto: Ho-Oh era lì nascosto da qualche parte.

Il ragazzo si tolse l'impermeabile: indossava un maglione dolcevita nero, ma il caldo era diventato così insopportabile che Romeo non tollerava più neanche quello.
D'improvviso Romeo venne abbagliato da una luce intensa mentre nell'aria rimbombava un fortissimo stridio: Ho-Oh era davanti a lui.

Con grande velocità, Romeo mandò in campo Nidoking e gli ordinò di attaccare con un solarraggio: il pokémon obbedì ma ad Ho-Oh bastò un battito d'ali per spegnere quel raggio così potente.

Ho-Oh si infuriò e Romeo vide barcollare le sue sicurezze. Con grande coraggio urlò a Nidoking di sferrare un centripugno potentissimo. Nidoking si precipitò subito verso il pokémon leggendario ma quest'ultimo, con un vortice di fiamme, intrappolò il possente pokémon viola scottandolo gravemente. Nidoking era esausto. Romeo però non dava segni di cedimento e lanciò subito un'altra pokèball: era il turno di Lickylicky. Romeo ordinò a lickylicky di sferrare un attacco rotolamento e così il grasso pokémon rosa cominciò a rotolare acquistando una velocità incredibile, tanto da non far accorgere nemmeno Ho-Oh dell'attacco, che andò a segno. La fenice gettò un urlo di dolore agghiacciante e Romeo sghignazzò per la contentezza. La lotta durò ancora per qualche minuto, quando a fare irruzione nel campo fu la jeep guidata dai Super 4. <<Che sta succedendo qui? chiese Mike>>
<<Sta' zitto, sto facendo quello che voi non avete mai fatto: sto catturando Ho-Oh!>>.

Le grida dei due uomini infastidirono molto Ho-Oh, che scagliò un violentissimo lanciafiamme sulla macchina che in un attimo andò a fuoco. Nonostante l'attacco improvviso, i passeggeri della jeep fecero in tempo a scendere proprio un attimo prima.
Il terreno era in fiamme: Lickylicky soffriva molto il caldo ma anche lui, come il suo allenatore, non mollava facilmente.

La lotta durò svariati minuti. Lickylicky non resistette più, così Romeo mandò in campo pidgeot: si preannunciava uno scontro ad alta quota. I due uccelli cominciarono a beccarsi l'un l'altro e a lanciarsi urla di sfida, il tutto accompagnato da lingue di fuoco che la bestia leggendaria emanava continuamente.

Romeo questa volta però era in crisi: non sapeva più cosa fare.

I Super 4 intanto assistevano alla lotta aerea esterrefatti e meravigliati dalla potenza dei due pokémon volanti.
Anche Ho-Oh era stanco e qualche volta dava segni di cedimento. Nonostante durassero alcuni secondi, riaccendevano le speranze in Romeo.

<<FORZA PIDGETO, ALACCIAIO!>> gridò il ragazzo. Attacco inutile, Ho-Oh lo schivò con estrema facilità.

Con una mossa mista di vento e fuoco Ho-Oh riuscì ad annientare anche Pidgeot. Per la contentezza il pokémon leggendario lanciò fieramente scintille che arrivarono anche a perforare le nuvole del cielo.

Quelle fiamme devastavano tutto ciò che ostacolava il loro percorso. Ad un tratto Ho-Oh, stanco a causa della lotta, si posò a terra con una tale violenza da provocare una frana.

<<STAI ATTENTA!>> Urlò Romeo: un masso stava cadendo addosso a Belle. Non riusciva a muoversi: era terrorizzata.

Romeo corse come non aveva mai fatto in vita sua e con tutte le forze che gli erano rimaste in corpo spinse la ragazza che fu salvata dal masso.

<<G...grazie -sussurrò Belle- mi hai salvato la vita>>.
I due ragazzi erano a terra: si abbracciavano, si stringevano forte.
<<Ti proteggo io, ma tu stai attenta ok?>>

<<Grazie ancora, sei...veramente gentile...>>.

Qualcosa in quel preciso istante era scoccato tra quei due, qualcosa di forte, intenso ma immediato: era scoccato l'amore.
Nel frattempo Ho-Oh, ormai stanco a causa della lunga battaglia, si alzò in volo e con un urlo agghiacciante salutò gli sfidanti.

Attorno ai due ragazzi il deserto: iniziava a far di nuovo freddo, tutto attorno era bruciato e gli Snorunt erano ormai andati via da molto.

L'abbraccio di protezione tra Romeo e Belle spinse gli altri Super 4 ad intervenire.
Mike e August presero per le braccia Belle, strappandola da Romeo, che guardava silenzioso la scena.

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