Capitolo 11 - Notti oscure

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-Notti oscure-

(Capitolo 11)

Inquietante.

La situazione stava davvero diventando inquietante.

Fuori la pioggia si faceva sempre più forte. I pokémon dormivano tranquilli, mentre io continuavo a dimenarmi tra le lenzuola.

Il vento cominciò a far tremare i vetri delle finestre e fuori degli Hoothoot cantavano nella notte, illuminando con i loro occhioni dorati i rami degli alberi su cui poggiavano.

Stava per accadere qualcosa, me lo sentivo.

Fumo.

Del fumo iniziò ad entrare nella mia stanza: era denso e scuro, terrificante. Mi alzai dal letto e svegliai i pokémon, mentre cercavo di capire da dove provenisse quell'oscura foschia.

Anche i pokémon, appena svegli, avvertirono subito che c'era qualcosa che non andava.

Aprii la porta e il fumo inondò la mia camera.

Altri rumori si aggiunsero a quelli del vento e degli Hoothoot: erano suoni terrificanti come i pianti degli spiriti raccontati nelle leggende.

D'un tratto, davanti a me, Azurill, Abra e Mimikyu comparvero minacciosi.

Azurill gridò qualcosa, subito dopo gli altri due pokémon si fiondarono verso di me per attaccarmi: stava iniziando uno scontro e non sapevo il perché.

Il pokémon psico e quello spettro unirono gli attacchi psicoraggio e palla ombra e li scagliarono verso di me. Ero pronto a ricevere il colpo quando Aipom, Sealeo e Tepig deviarono all'improvviso il raggio dell'attacco con comete, geloraggio e braciere.

<<Grazie ragazzi! Badate a loro, io intanto vado a vedere come sta Cassandra>>.

Mentre i miei amici continuavano la battaglia contro Abra e Mimikyu, coordinati da Azurill che sembrava essere il leader dei tre, mi diressi verso la stanza di Cassandra, ma il corridoio era molto, molto più lungo di prima.

Senza neanche pormi troppe domande, cominciai a correre verso la stanza quando, improvvisamente, la finestra alla fine del corridoio si spalancò facendo entrare una fortissima folata di vento. Resistetti a malapena a quella piccola bufera ma la voglia di salvare Cassandra da quest'incubo mi dava la forza per resistere al vento.

Spalancai la porta della sua stanza ma... ...nessuno.

Nella stanza non c'era nessuno.

Mentre cercavo disperatamente Cassandra il vento invase tutto il piano dell'albergo, distruggendo le porte e scaraventando via i mobili del corridoio.

Uscii dalla stanza: il vento si stava trasformando in una sorta di uragano, mentre i pokémon continuavano a lottare.

D'un tratto gli occhi di Azurill si colorarono di lilla: il piccolo pokémon azzurro fece un salto all'indietro, mentre una luce viola invadeva il suo corpo. Non si trattava di un Azurill: era uno Zoroark.

Il pokémon buio, dopo aver rivelato la sua vera identità, cominciò ad attaccare Sealeo, mandandolo k.o.

Lo feci rientrare nella pokéball, mentre cercavo di recuperare gli altri due pokémon ed uscire dall'albergo. Il vento, però, aveva distrutto le scale.

Mimikyu venne alle mie spalle, prese Tepig e lo scaraventò per aria. Il pokémon fuoco era in balia del vento. Dovevo salvarlo.

Ordinai ad Aipom di proteggersi aggrappandosi alle mie spalle e corsi a recuperare Tepig.

Pokémon SoulWhere stories live. Discover now