Capitolo 7 - Consapevolezze

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-Consapevolezze-

(Capitolo 7)

Non appena entrai nel traghetto, notai subito l'aria gioiosa che circolava tra gli altri passeggeri: c'è chi chiacchierava, chi cantava al karaoke giù al bar e chi, più tranquillamente, ammirava il paesaggio. Decisi di seguire questi ultimi e andai verso il ponte. Laggiù mi aspettava uno dei paesaggi più belli che io avessi mai visto: una distesa di profondo blu mescolava le sue sfumature con i colori caldi del tramonto, mentre, da lontano, il faro del porto salutava i naviganti con la sua luce. Sull'azzurro del cielo stormi di Wingull e Pelliper giocavano allegramente, mentre in mare notai piccoli Horsea che guardavano impauriti la grande nave.

Tutto questo era idilliaco, perfetto. Avrei potuto ammirare quel paesaggio per ore e ore: tra l'altro, dirigendoci più a nord, avrei potuto vedere anche qualche iceberg, viste le bassissime temperature del mar Zaffiro.
La mente mi portò all'incontro avvenuto la mattina. Mi sarebbe piaciuto rincontrare quella ragazza, conoscerla meglio. Era davvero bellissima e mi stupì il fatto che fosse un'allenatrice. Ma cosa ci faceva con quel losco figuro? Come aveva fatto a cacciarsi nei guai? Chi era Cassandra? Ad un tratto delle grida interruppero i pensieri, attirando la mia attenzione.

Eccolo, un ragazzino sulla quindicina, tutto contento, quasi esaltato, andava qua e là chiedendo ai passeggeri se ci fosse qualcuno interessato ad una lotta. Avevo capito bene: anche lui era un allenatore.
Mi faceva ridere, era buffo persino nei suoi movimenti.

<<Ehi, ehi, tu, tu, sei un allenatore?! Una sfida, ti va, eh, eh, eh?!>>.
Andò avanti così per circa cinque minuti, ricevendo solo risposte negative e qualche insulto. Ma lui non si diede per vinto e in cuor mio speravo che prima o poi avesse fatto quella domanda anche a me.

<<Ehi, tu, sì, proprio tu. Ti prego, dimmi che sei un allenatoreeeee>>

<<In effetti lo sono. Mi sa che, finalmente, hai beccato quello giusto>>.

Le mie parole illuminarono il suo viso: d'un tratto mi prese per mano e mi trascinò al centro del ponte. Si mise dalla parte opposta ed esclamò:

<<Io sono Jeremy, ti sfido! Useremo due pokémon a testa!>>

<<Aspetta un attimo, io non ho due...>>
<<VAI MUDBRAY, SCELGO TE!>>.
Jeremy non mi diede neanche il tempo di finire la frase che subito mandò in campo il pokémon ciuconiglio. Avrei dovuto far combattere Aipom contro due pokémon: ui è forte, ce la farà.<<Forza Aipom, è tempo di combattere!>>.
Lanciai la ball ed Aipom uscì tutto agguerrito, mentre fissava dritto in viso il suo avversario.
<<Inizio io- esclamai- Aipom, comete!>>.

Aipom obbedì e lanciò la raffica di stelline verso Mudbray, che non ebbe il tempo di schivare il colpo.
L'avversario sembrava frastornato ma, spronato dal suo allenatore, contraccambiò il colpo con un fangosberla.

<< Aipom, afferra con la mano il fango e usa l'attacco lancio!>>. 
Il mio pokémon contraccambiò Mudbray col suo stesso attacco, rilanciandogli il fango che lui stesso aveva creato.
<<Mudbray, contrattacco!>>.
L'asino rispose immediatamente all'ordine del suo giovane allenatore e in men che non si dica iniziò una corsa frenetica verso il mio pokémon. Quest'ultmovenne letteralmente travolto dal suo avversario.

Era la prima volta che vedevo Aipom in difficoltà, e questo mi faceva molto male: forse perché, avendolo sempre visto così piccolo e indifeso, non avevo considerato i rischi che avrebbe corso durante le battaglie pokèmon. Dovevo fare qualcosa, e subito.

<<Aipom, rialzati, puoi farcela: Mudbray ha già subito due colpi, attaccalo con sfuriate e mettilo K.O.>>.

Aipom reagì all'istante, andò in avanti con le zampette iniziò a graffiarlo con furia.

Mudbray era esausto: 1 a 0 per me.
<<Mudbray rientra- disse tristemente Jeremy- ma adesso vedrai caro allenatore: vai, Nidorino!>>
Le condizioni di aipom erano pessime, e non avevo con me nessuna pozione per rinvigorire la sua salute. Avrei dovuto contare solo sulla sua forza, e io credevo in lui.

<<Nidorino, velenospina!>>
La grossa bestia rosa cominciò a sparare aculei velenosi in direzione di Aipom. Questo riuscì a schivarne alcuni, mentre altri lo colpirono in pieno.

<<Aipom, arrampicati su quella cassa, guarda cosa c'è al suo interno e lancia ciò che puoi verso Nidorino!>>.
Lo so, era uno strano modo di usare l'attacco lancio, quasi disperato, ma Aipom non poteva avvicinarsi troppo a Nidorino: un attacco frontale sarebbe stato fatale.

Aipom si diresse verso la cassa, salì sopra di essa per tirare fuori secchi, scope e stracciche gettò contro Nidorino.

Il pokèmon veleno subì tutti i colpi e si infuriò all'istante.
<<Non aspettavo altro- disse Jeremy- NIDORINO, IRA>>.
Gli occhi di Nidorino si tinsero di rosso e si diresse precipitosamente verso la cassa. Questa, in men che non si dica, andò distrutta, e Aipom, in mezzo alle macerie, era ormai k.o.

Feci rientrare Aipom nella sfera per farlo riposare e andai a stringere la mano al vincitore. La cosa mi bruciava, e anche tanto: avevo perso la mia prima sfida e questo mi aveva fatto capire quanto l'essere stato così tanto tempo solo e isolato dal mondo non mi avesse giovato.
<<Co...cosa stai facendo? Abbiamo finito? Ma, ma non hai un altro pokémon? Cioè, tu mi vuoi dire che sei un allenatore in viaggio e vai in giro con un solo pokémon? >>
<< Mi dispiace doverlo ammettere, ragazzino, ma hai ragione. Complimenti per la vittoria, mi hai battuto>>.
Strinsi la mano a Jeremy: questo, tutto contento, mi salutò e corse via tutto felice alla ricerca di qualche altro avversario.
Era ormai sera: dopo aver portato Aipom al centro medico della nave tornai sul ponte a osservare gli icebarg e i banchi di ghiaccio che galleggiavano in mare, mentre ripensavo alle parole di Jeremy dopo la mia sconfitta.
Il ragazzino non aveva tutti i torti. Se ci penso, anche mia madre mi fece lo stesso discorso quando partii. Presi consapevolezza del fatto che non potevo affrontare degli avversari, specie Mike, con un solo pokémon: era necessario ampliare la mia squadra.

E come un segno mandato dal destino, ecco che dal banco di fronte a me vidi una grande pinna dimenarsi fra il ghiaccio...

Pokémon SoulWhere stories live. Discover now