La principessa e la riscoperta della libido

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Esatto, il titolo è volutamente... eccitante è-é

La principessa e la riscoperta della libido


«Ho paura.»

Sollevo costernata lo sguardo così da scorgere il volto di Jack in profilo, in piedi accanto a me mentre con il viso pallido fissa a pochi metri da noi una Sasha canticchiante che sta preparando sul tavolo della cucina aperta un gigantesco panino al salame.

«Dico davvero, principessa» aggiunge «ho paura. E no, non mi interessa se questo va a compromettere la mia virilità da uomo delle caverne. La tua amica mi spaventa e non poco.»

Per quanto tesa sia la situazione in questo momento, il suo commento riesce comunque a strapparmi una risata. E' seriamente teso, e non posso biasimarlo per questo, ha appena visto una donna psicopatica come Sasha mettere i piedi in testa a quello che forse è l'uomo più serio e severo del mondo: mio fratello Aaron. Sarei sorpresa se non fosse spaventato. «Hai paura già da ora?» cinguetto divertita. «Questa è solo la punta dell'iceberg, amico mio.»

Il suo sopracciglio sinistro si inarca di stupore e terrore mentre incrocia le braccia al petto. Sasha, di fronte a noi, avvolge le mani attorno il suo gigantesco panino e inizia a canticchiare una canzoncina da lei inventata che fa rizzare i peli a tutti noi, soprattutto Guar.

Se un uomo vuoi conquistare, prendi un bel salame.

Se un uomo vuoi conquistare, prendilo per il salame.

Se un uomo vuoi conquistare, prima lo devi castrare. 

Jack sbarra gli occhi e Pamela, seduta sul divano, arretra leggermente quando Sasha fuoriesce dalla cucina addentando il suo panino con gusto. Il suo è il volto della soddisfazione più pura. «Principessa» mi richiama Guar «è davvero il caso che io me ne vada prima che-»

«Se non vuoi finire per diventare cibo per quella sottospecie di topo che Sophia ha ancora il coraggio di definire "cane" ti conviene restare qui» la voce di Sasha è più sadica che mai in questo momento, un'ombra omicida sta avvolgendo i suoi occhi e dirama un sorriso da serial killer sulle labbra. «A proposito, giusto per tua informazione, io sono brava a borseggiare le persone, perciò ti consiglio di stare attento ai preservativi che tieni in tasca, se non vuoi che te li buchi di nascosto quando inizierai a comportarti come lo stronzo che sei.»

La pelle di Jack si fa bianca come quella di un lenzuolo mentre con le mani va subito a controllare la tasca posteriore dei suoi jeans. 

«Quando diavolo lo ha fatt-». Lancio un risolino divertito quando vedo una goccia di sudore scivolare sul suo zigomo non appena si rende conto che è vuota. Non appena entrambi risolleviamo lo sguardo, eccola lì, la regina degli stronzi, seduta con calma e pacatezza sul ripiano del tavolino in legno a lanciare il quadrato di alluminio nella sua mano come se fosse una pallina da ping pong.

«Hmmm...» commenta, quando lo riafferra con le mani e inizia a controllarlo: «non c'è che dire, taglia extralarge anche tu, eh? Ben fatto, Sophia, a quanto pare la tua marmellata sarà più che soddisfatta quando verrà intinta dal suo megabiscotto.»

Pamela, alle nostre spalle, sputa il bicchiere d'acqua che stava bevendo con tranquillità sul divano non appena sente queste parole: «Maledizione, Sasha!» impreca. «Devi sul serio smetterla di fare questi discorsi in mia presenza!»

«Non è colpa mia se l'ultima cosa che la tua serratura delle meraviglie ha visto sono state le tue dita, dolcezza» ribatte lei, senza neanche degnarla di un'occhiata. Il suo sguardo è unicamente rivolto al preservativo. Dio, qualcuno la uccida. «O alla trave di quel dentista col feticismo per le carie.»

Mai più CenerentolaWhere stories live. Discover now