E vissero per sempre...

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N.A.

Benvenuti o bentornati, cari lettori! Volevo fare una piccola precisazione di questa storia, come infatti forse alcuni di voi avranno già intuito questo libro è collegato all'opera precedente che ho scritto (LA CUSTODE DI CUORI) e, effettivamente, la trama si ricollega spesso agli eventi precedentemente accaduti. Perciò, se voleste leggere questa storia, vi consiglio di passare prima a LA CUSTODE DI CUORI, per comprendere alcune delle situazioni di cui si sta parlando.

Detto questo... buona lettura! Grazie mille e, come sempre, fatemi sapere che ne pensate :*

#Simo

Capitolo 1

"E vissero per sempre..."

<<Amica mia, io ti voglio bene, e lo sai, ma sono anche una stronza, e mi preme dirti che hai davvero la necessità di scopare con qualcuno.>>

Spruzzo caffè persino dalle narici, la gente attorno al nostro tavolo si volta per guardarci stupefatta, con gli occhi e la bocca spalancati e le orecchie ben aperte per sentire meglio il discorso che Sasha, la fidanzata di mio fratello Aaron, ha intavolato all'improvviso durante una normale colazione da Starbucks. La guardo allibita, mentre lei tamburella le sue dita callose sul piano del tavolino e fa una smorfia. Il suo taglio di capelli maschile - rasati dal lato sinistro e lasciati crescere fino al lobo dell'orecchio sul lato destro - la totale mancanza di trucco e quell'atteggiamento da menefreghista assoluta la rendono più che mai minacciosa in questo momento. <<Siamo sinceri, ti comporti come una bacchettona a cui hanno infilato una scopa su per il deretano. O come una verginella che ha tutte le intenzioni di prendere i voti al più presto. Quindi o intraprendi davvero la carriera clericale o ti decidi ad aprire quelle belle gambe che ti ritrovi al primo fusto che hai davanti, in modo che possa strapazzarti e farti comunque vedere il volto di Dio ma senza la necessità di dire il rosario.>>

La mia mascella è praticamente a terra. La conosco ormai da quattro anni, e ancora non sono riuscita ad abituarmi al suo linguaggio volgare e scurrile. C'è da chiedersi come possa esser riuscita a entrare nella facoltà di infermieristica e – addirittura – ad aver ottenuto la fama di miglior infermiera dell'ospedale. Sono allibita, e questo la fa divertire un mondo. Perché Sasha sarà pure una ragazza buona e altruista, ma rimane pur sempre una stronza. Una stronza a trecentossessanta gradi. <<Da quando in qua la mia vita sessuale ti interessa?>>

<<Non è la tua vita sessuale a interessarmi, ma la mancanza di essa>> specifica lei, addentando il suo muffin al cioccolato ricoperto di scaglie e panna. Mastica come un carcerato, e per via della sua completa ignoranza dei modi l'effetto è ancor più grottesco. <<Ti ricordi almeno come sia avere un orgasmo? Spero con tutto il cuore che ti diverti comunque da sola, altrimenti la situazione potrebbe essere più che melodrammatica. Vuoi che ti consigli qualche porno?>>

Dico davvero, è una stronza.

Mi schiarisco la gola, sento lo sguardo di tutti i presenti nel locale posarsi su di me, il rossore si diffonde sulle mie guance. <<Potresti parlare a voce più bassa? Credo che persino quelli in Canada ti abbiano sentito.>>

<<Meglio così, più possibilità che un Canadese ti scopi. Da quel che so, quei tizi ci sanno fare col sesso.>>

Oh mio Dio, vi prego, uccidetela.

<<Non voglio sentire critiche da parte tua sulla mia vita sessuale. Ti ricordo che fino a pochi anni fa tu eri la donna più frigida e bacchettona dell'intero pianeta.>>

<<Ero anche una diciassettenne con manie di grandezza e col complesso di Dio.>>

<<Non è che tu sia cambiata così tanto, in questi anni.>>

Mai più CenerentolaWhere stories live. Discover now