Due volte in una sola sera

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-Perfetto, ora come ora ho bisogno solo di buone amiche- dissi e sorrisi.

-Andiamo!?-

Annuii ma non sapendo dove andare seguii passo passo Maya.

Arrivammo dentro la sala e trovammo molti dei ragazzi già seduti sul pavimento. Trovammo un posticino piuttosto appartato nella sala, perché l'ultima cosa che volevamo io e Maya era stare al centro dell'attenzione. Mentre stavamo sedute cercavano di individuare Eleonor tra quelli già seduti e tra quelli che stavano entrando, così da avvisarla che eravamo li in caso volesse sedersi accanto a noi.

Tra le persone che entravano lo scorsi immediatamente e tornai a ripensare all'enorme figuraccia che avevo fatto poco prima rimanendo li a fissarlo mentre le nostre mani ancora si stavano toccando dentro la scatola. Mi sentii di nuovo le guance bollenti. Cercai di nascondere quel rossore che sicuro avevano preso le mie guance, dallo sguardo attento di Maya sapevo bene che se mi avesse visto così non mi avrebbe più lasciata in pace dalla curiosità.

Tornai a cercare di scovare Eleonor tra quel via vai di gente che continuava ad entrare dentro la sala. Ogni tanto io e Maya ci scambiavamo qualche occhiata d'intesa per vedere se una delle due l'avesse trovata ma niente, la risposta era sempre no da tutte e due le parti.

Ad un certo punto mi bloccai alla sua vista. Stava entrando assieme ai suoi compagni di stanza e ancora una volta i nostri occhi si scontrarono, si riconobbero e subito dopo si evitarono. Non sapevo spiegarmi perché ma era da prima di cena che funzionava così, come una specie di rito.

D'istinto, dopo averlo visto e dopo aver realizzato che ormai tra noi andava avanti così, mi voltai a guardare Maya.

-Che c'è l'hai trovata?!-

Scossi la testa e abbassai immediatamente lo sguardo. Lei girò gli occhi verso il gruppetto appena entrato e non so come ma tra tutti quelli appena entrati quando vide George e i suoi amici, mi guardò immediatamente con un'aria comprensiva.

-C'entra qualcosa con quello che hai da prima di cena vero?!-

Annuii. Non potevo mentire. Abbassai lo sguardo. Maya mi mise una mano sulla gamba per attirare la mia attenzione. Poi con la bocca mi mimò: "Dopo ne parliamo".

-Allora ragazzi ora che ci siete tutti possiamo organizzare la serata- la preside stava davanti al semicerchio che avevamo formato noi studenti. -Cominciamo la vacanza con una serata piuttosto tranquilla. Come avrete già notato in giro da queste parti non c'è molto da fare, ma ci arrangeremo. Per prima cosa formiamo le 4 squadre e cominciamo con qualche gioco dei grandi classici. Ora chiamo i nomi per le squadre, vi dividerete e cominciamo con i nostri giochi!-

-Non abbiamo due anni!!- urlò qualcuno dall'altra parte della stanza.

-Noi vogliamo uscire la sera!- urlò qualcun altro da un altro punto della stanza.

-Discoteca! Discoteca!- questo urlo in coro arrivava da dietro me e Maya.
Ci scambiammo un'occhiata poi ci girammo d'istinto tutte e due e non provammo alcuna sensazione di sorpresa quando scoprimmo che dietro di noi c'erano seduti i più coglioni della scuola non che i popolari. Be e da chi poteva essere partito l'urlo più idiota se non dal re dei cretini(?).

-Andrew e compagnia, come se non lo sapeste le occasioni per uscire la sera ci saranno, ma per ora si fanno i classici giochi- la preside annuì soddisfatta alla fine di questa frase rivolgendosi a tutti gli studenti.

Ci dividemmo in squadre e purtroppo non capitai assieme a Maya. Mi sentivo persa a non averla accanto, fortunatamente però mentre scorrevano tutti quei nomi dei compagni che avrebbero dovuto formare la squadra con me, ne ritrovai uno che suonava familiare. Già appunto realizzai che era veramente la ragazza a cui pensavo io solo quando si alzò dal resto del gruppo di quelli che ancora non erano stati chiamati e venne verso di noi. Era Eleonor. Non era come Maya ma le parole che aveva usato nei suoi confronti erano state tutte positive e mi avevano fatto venire voglia di passarci del tempo anche io, quindi considerai il fatto di essere in squadra assieme come l'occasione giusta per socializzare un po' di più.

Venne verso la mia squadra ma penso non si fosse resa conto di essere con me perché rimase li un po' in disparte prima di trovare anche qualche altra sua amica. Poi mi vide e venne da me assieme ad una sua amica. Me la presentò e pensai che era perfetto così avrei potuto passare del tempo assieme anche a qualcun altro e fare amicizia con qualche persona in più che faceva parte del campeggio.

Mentre prendevamo parte ai giochi assieme alla nostra squadra, io e Eleonor passammo molto tempo assieme, nonostante fossimo concentrate a divertirci, trovammo comunque il tempo per chiacchierare un pochino e per divertirci noi due da sole come se fossimo sole in quel momento. Con lei e con altri della mia squadra ridemmo passai il resto della serata, tra una risata e l'altra tra una chiacchiera e un'altra risata ancora. Insomma una serata riuscita alla perfezione. Nonostante non conoscessi e non avessi mai avuto nessun rapporto con quelli che ora erano i miei compagni.

Non avevo ancora conosciuto tutti e nemmeno realizzato i volti di quelli che facevano parte della mia squadra perché mi ero limitata a stare con quelli che mi facevano ridere e divertire da matti.

Finita la serata dei giochi tornammo tutti dentro perché la preside voleva dirci delle cose sul giorno dopo prima di lasciarci andare.

-Perfetto ora che siete tutti dentro, spero che vi siate divertiti molto questa prima sera di campeggio. Ora vi lascio andare ma prima volevo avvisarvi che domani passerò io sul piano delle ragazze mentre il professor Williams passerà dai ragazzi alle otto per la sveglia. Ora vi auguro una buona notte e vi ricordo che i ragazzi hanno il loro piano mentre le ragazze il loro, non fateci trovare inconvenienti di ragazze o ragazzi fuori dal loro piano o saremo costretti a prendere provvedimenti- lanciò un'occhiata a tutto il gruppo che stava seduto davanti a lei poi continuò: - ora vi lascio, buonanotte a tutti- sorrise mentre il gruppo cominciava a sciamare davanti a lei dopo aver detto un sonoro "buonanotte" all'unisono. Uscii dalla sala in compagnia di Eleonor e ci avvicinammo alla reception proprio davanti all'uscita della sala in attesa di Maya. C'era chi aspettava davanti all'ascensore in attesa che tornasse giù per salire, chi usciva per fumarsi un'ultima sigaretta mentre i professori non potevano vederli e chi si incamminava sulle scale per salire nella propria stanza.

-Ei andiamo?- Maya era spuntata alle nostre spalle facendoci spaventare.

Annuimmo tutte e due e insieme tutte e tre iniziammo a salire le scale per andare in camera.

-Ma le chiavi?- chiese Eleonor che era quella sul gradino più in alto.

-Non le hai tu?!- disse Maya

-No-

-Chloe?- Maya si rivolse a me con uno sguardo speranzoso.

Scossi la testa.

-Sono rimaste giù qualcuna deve andarle a prendere- annunciò Eleonor.

-Chloe sei la più lenta e sei quella che ha fatto meno gradini...vai tu- ecco Maya la solita simpaticona.

-Siete due stronze!- dissi e poi scoppiammo a ridere.

Tornai giù e cercai tra tutte quelle chiavi appese la chiave della mia stanza. La 321. La individuai e allungai un braccio per prenderla, ma nel tentativo di arrivarci allungando il braccio mi scontrai con un altro braccio.

-Due volte in una sola sera.. Un record direi- eccolo stava ancora li davanti a me. Come quando avevamo messo la mano nella scatola. Eravamo praticamente nello stesso punto, o quasi e vicini come prima.

-Emh... già, un record- dissi a abbassando lo sguardo. Aveva degli occhi stupendi come magnetici da quanto ti costringevano a continuare a guardarli. Anzi a fissarli, mentre nella mente già si formava ogni tipo di viaggio mentale.

-Ei non ti mangio mica- mi ritrovai con una sua mano sul mento che mi rialzava tutto il viso costringendomi a guardarlo negli occhi. Ero in una situazione di imbarazzo più totale ma la sua mano sul mio mento mi provocava una sensazione bellissima. Guardandolo così intensamente mi sembrò avere un viso e un'espressione che già avevo visto prima di quella sera. Poi collegai chi era quel ragazzo.

Distrazione di un angeloWhere stories live. Discover now