Capitolo 10 - Soddisfazioni

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<<Tauros, attacco agilità e dopo azione>>. Tauros si mosse velocemente per tutto il campo e, improvvisamente, colpì il mio pokémon con un colpo laterale.

Sealeo non era in acqua e sull'asfalto era lento. Dovevo trovare il modo per aumentare la sua agilità in campo.

Trovato.
<<Sealeo, attacco geloraggio sull'asfalto>>. Sealeo capì subito ciò a cui stavo pensando. Improvvisamente la piazza divenne un'immensa pista di pattinaggio: in questo modo Sealeo avrebbe potuto tranquillamente scivolare sul ghiaccio.
Ma l'effetto dell'attacco, con mia grande meraviglia, non si limitò solo a questo: gli zoccoli di Tauros erano rimasti imprigionati nel ghiaccio: adesso era immobile!
<<Perfetto, e ora, Sealeo, surf!>>.
Mentre il toro si dimenava cercando di liberarsi, Sealeo generò un'onda alta circa due metri che travolse letteralmente la piazza, Tauros compreso.

L'onda si abbassò. Sorpresa: Tauros era k.o.
Saltai dalla gioia. La mia prima vittoria in un combattimento.
Era la prima volta che manifestavo i miei sentimenti così facilmente. Questo viaggio mi stava forse cambiando?
Corsi verso Sealeo e inciampai a causa del ghiaccio. Scivolai verso di lui mentre Cassandra rideva di gusto.

Abbracciai Sealeo e lo feci tornare nella sua ball, mi rialzai, e andai di fronte a Vito.
<<Non ti azzardare, sottolineo, NON TI AZZARDARE a toccare neanche con un dito quel Tepig>>

<<E tu non fare l'arrogante, ragazzino>> Vito andò via, sbraitando contro il suo Tauros per la mancata vittoria.

<<Devo dire che sei stato bravo. Certo, potevi sicuramente fare...>> Feci cenno a Cassandra di stare in silenzio. A volte quella ragazza parlava troppo.

Andai verso Tepig che, impaurito, aveva guardato tutta la scena nascosto dietro ad una statua, e mi chinai per raggiungerlo col viso.
<<La vedi questa statua? Questa donna che guarda al cielo rappresenta la libertà. Và piccolo, ora sei libero>>.
Accarezzai il caldo muso di Tepig e mi diressi verso Cassandra, ancora soddisfatto per la vittoria.

<<Devo mettere qualcosa sotto i denti- esclamai- e tra l'altro non ho neanche un luogo dove dormire. Le previsioni che ho visto al centro pokémon davano pioggia stanotte>>

<<Bhè, a pochi passi da qui c'è un ostello, possiamo prendere due stanze per questa notte>>

<<Affare fatto, andiamo>>.
Cassandra ed io ci dirigemmo verso quell'ostello. Non aveva un bell'aspetto da fuori, anzi, sembrava quasi una casa stregata. Alla mia volontà di cercare un altro albergo Cassandra replicò fermamente, indicandomi quell'ostello come il più conveniente della zona. Mi fidai e ci accingemmo alla porta.

<<P...permesso>> esclamò Cassandra all'entrata.

<<Avanti, avanti>> ci rispose una vocina stridula e debole.

L'ingresso si presentava come un vecchio ostello del novecento: di fronte a noi il vecchio bancone pieno di polvere ospitava una marea di cartacce mentre, alle spalle, notai il classico scaffale porta-chiavi con tutte le chiavi appese. Se alla mia destra c'era solamente un grande specchio, alla mia sinistra un piccolo salottino vintage e un televisore arredavano la stanza.

Le poltrone, però, non erano vuote: un Abra, un Azurill e un Drifloon sospeso a mezz'aria guardavano la Tv, non curanti della nostra presenza.
D'un tratto da una porticina dietro al bancone comparve una strana vecchina: era coperta dalla testa ai piedi da un grande scialle di lana e indossava numerose collane molto vistose.

<<Che bei ragazzi- esclamò la vecchina- quante stanze vi servono?>>

<<Ehm...due, grazie>>

<<Benissimo. Non c'è nessuno in hotel per ora, vi assegno le camere del piano più in alto: da lì la vista è fantastica>>.
Mentre la vecchina, con aria alquanto inquietante, si girò per darci le chiavi, sentii la pioggia scendere. Ma non fu l'unica cosa che avvertii: qualcosa di caldo toccava il mio polpaccio, e la cosa, vista l'atmosfera, mi diede i brividi.

<<Tepig, mannaggia mi hai fatto prendere un colpo! Già è vero, non hai un posto dove dormire. Dai, vieni con me per stanotte!>>.
Tepig, tutto contento, accettò la mia proposta e salii insieme a me, Cassandra e la vecchina le scale dell'albergo. Arrivammo in cima: più che un albergo sembrava la punta di un campanile.

<<Ecco le chiavi. Buona permanenza!>>

La vecchina ci sorrise in un modo alquanto sospetto e scese le scale.
<<Buon riposo Jackie, buon riposo anche a te Tepig!>> disse Cassandra, mentre si dirigeva verso la sua camera. D'un tratto tornò indietro: aveva lo sguardo basso, poi improvvisamente lo sollevò per guardarmi.

<<Sono stata molto bene oggi>> e finì la frase dandomi un bacio sulla guancia sinistra.
Tremai per l'imbarazzo, tanto da non avere il coraggio di proferire parola.
Ma non avevo bisogno di dire nulla: il battito accelerato del mio cuore parlava per me.

Che strana sensazione...

Entrai nella mia camera. Ormai era sera e decisi subito di andare a riposare. Mangiai un panino comprato prima, indossai il pigiama e, immediatamente, andai sotto le vecchie coperte del letto.

Feci uscire dalle balls Aipom e Sealeo che, insieme a Tepig, occuparono la parte inferiore del mio letto: avevo voglia di farli riposare comodamente ma avevo anche  tanta voglia di compagnia vista la situazione.

Iniziò a piovere più forte e i tuoni si fecero sentire presto. Odio ammetterlo, ma stavo cominciando ad avere paura: mi aspettava proprio una lunga, tenebrosissima, notte.

Pokémon SoulWhere stories live. Discover now