Capitolo 55

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<<Tornerete a New York?>> chiedo a Molly e suo padre davanti alla porta d'ingresso prima di andarcene.

<<Papà?>> lo incita lei guardandolo sorridendo.

<<Credo di sì>> mi dice lui con gli occhi che brillano <<Evan sei cresciuto così tanto. Prenditi cura di tua sorella>> gli dice abbracciandolo.

<<Lo farò. Come sempre>> gli risponde in tono dolce.

Sono contenta di tutto quello che è successo. Ho finalmente trovato quel padre che aspettavo da quando ero piccola. Ora che so la verità non ho la minima idea di come la prenderà mia madre, forse lo odierà ancora di più o tornerà ad amarlo più di prima, chi lo sa. In ogni caso niente e nessuno mi impedirà di costruire un rapporto con questo uomo. È il padre che ho sempre desiderato.

Abbraccio Molly e mio padre. Usciamo di casa e chiamiamo un taxi che ci porti in stazione.

Ho il cuore più leggero. Tutto sembra ancora più bello: la brezza che mi colpisce il viso e mi scosta i capelli, l'odore della primavera che anche se lontana si fa sentire, è tutto magnifico.

Luke mi ha tenuto la mano per tutta la mattinata. Mi piace quando è così protettivo ma senza essere invadente.

Prendiamo posto sul treno, io accanto al ragazzo tatuato e di fronte a mio fratello e alla sua ragazza bionda.

Mi guardano tutti e due sorridendo. Sono così belli insieme. Lei lo rende più spensierato e lui la riporta con i piedi per terra. Si amavano da sempre ma non hanno avuto il coraggio di ammetterlo nemmeno a loro stessi. Forse come me e Luke, solo che per loro è stato più semplice. Per me le cose sono sempre così dannatamente complicate.

<<Che c'è?>> chiedo.

<<Niente. Solo che non ti ho vista così felice tanto spesso negli ultimi tempi>> dice mio fratello.

<<Ehi stronzo, io l'ho resa felice>> dice Luke incenerendolo con lo sguardo e con le parole.

Emma si mette a ridere ma poco dopo si rabbuia, e con occhi di sfida gli dice: <<L'hai anche fatta piangere, non dimenticartelo>>

Lui vorrebbe controbattere qualcosa ma io lo fermo prima che possa rovinare tutto: <<Ok ok, basta ragazzi. Evan tu non lo sei?>>

<<Certo che lo sono>>

<<Lui non esprime le sue emozioni così facilmente come fai tu amica mia>> dice Emma ironica e sorridendo da un bacio sulla guancia a mio fratello.

<<Già hai ragione>> dico io appoggiandomi alla spalla di Luke e con un sorriso, comincio a chiudere gli occhi lasciandomi trascinare dal suo profumo buonissimo.

Qualche ora dopo siamo a New York. Scendiamo dal treno e ci infiliamo nella mischia di persone, dopo qualche spintone riusciamo a raggiungere l'uscita.

<<Evan dovremmo andare a parlare con la mamma>> dico guardandolo negli occhi un po' spaventata per quello che potrà succedere una volta a casa.

<<Hai ragione. Emma ci sentiamo dopo, ok?>> lei annuisce e le da' un bacio.

<<Non combinare guai in mia assenza, capito?>> dico ironica a Luke che mi guarda storto. È così bello, i capelli spettinati da una notte insonne e gli occhi sempre così profondi.

***

<<Mamma siamo a casa!>> grida Evan aprendo la porta. Esitiamo ad entrare ma poi mi prende per mano e mi conduce fino in cucina da nostra madre.

Solo Per TeWhere stories live. Discover now