Capitolo 23

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Evan si gira, mi guarda e capisco che me ne devo andare. Luke è a pochi passi da me e io ho fatto una promessa che non voglio infrangere.

Mi giro di scatto, come se avessi visto un fantasma ed entro nel cortile andando verso Emma che mi sta aspettando sulla porta.
«Allison sei pronta per domani?»

«Ovvio! Non vedo l'ora!»

«Una volta a Londra sai dove andremo a stare?»

«Credo sia una famiglia che ci ospita, ma non so niente di più» dico alzando le spalle.

Chiacchieriamo fino alla fine del corridoio dove  dobbiamo separarci. Lei per matematica, io per letteratura.

Vado verso il mio armadietto, lo apro e prendo i libri che mi servono. Appena lo chiudo, mi spavento alla vista di Luke appoggiato sugli armadietti a pochi centimetri da me.

«Che fai non mi saluti?» mi dice con un mezzo sorriso.

Non ho il coraggio di rispondere, così mi giro e cerco di camminare il più veloce possibile per allontarmi da lui. Sono patetica. Non lo sento dietro di me e provo una piccola sensazione di sollievo.

All'ultima ora finisco di scrivere gli appunti e nel frattempo vedo tutti gli altri passarmi accanto per uscire.

Quando ormai non c'è quasi più nessuno, chiudo i libri, mi preparo ed esco da scuola. Prendo il cellulare e mentre rispondo ad un messaggio di Emma e uno di mia mamma, vado contro qualcuno. Senza alzare neanche lo sguardo, chiedo scusa e provo a spostarmi ma sento la voce più familiare che io conosca.

«Ahh quindi ora mi parli?»
Gli occhi neri e l'anellino al naso così vicini a me. Cavolo, no.

«Allora? Non mi dici più niente Allison?»

«Luke ti prego. Non ho voglia di parlare. Devo tornare a casa»

«Ah si? Non hai proprio voglia di fare due chiacchiere?»

«No»

«E perché?»

«Luke senti sono stufa quindi sarò chiara e te lo dirò una volta per tutte. Ho paura di tutto quello che ti sta intorno e avere a che fare con te significa avere a che fare anche con tutto il resto. Non è facile per me credimi, però devo starti alla larga e tu da me. Domani parto, così per una settimana non dovrai vedermi più almeno per questi stupidi corridoi, ti dimenticherai di me e quando tornerò non te ne importerà più niente. Ora lasciami andare. Ciao Luke»

Lui non apre bocca e per una volta sono contenta di come mi sono comportata. Sono riuscita a dirgli ciò che pensavo senza troppa paura.

***

La sveglia delle cinque suona sul mio comodino. È il grande giorno. Finalmente. Non mi sentivo così felice da tantissimo tempo.

Mando un messaggio a Emma e mi alzo dal letto. Mi lavo, asciugo i capelli e mi vesto con un paio di leggings e un maglione. Passo al trucco e prendo le ultime cose da mettere in valigia. Faccio colazione e vado in camera di Evan a vedere se è sveglio per salutarlo. Sta dormendo quindi provo a richiudere la porta e cerco di non svegliarlo, troppo tardi.
«Ciao Allison, buon viaggio. Fa la brava mi raccomando, altrimenti vengo a prenderti e ti riporto a casa» mi dice tutto assonnato. Sorrido.

Esco di casa con mia madre. Passiamo a prendere Emma a casa sua e andiamo all'aeroporto. Mia mamma ci accompagna dentro. Lasciamo i bagagli e la salutiamo.
«Tienimi informata di tutto mi raccomando. Fammi sapere come va il viaggio, com'è il posto e com'è la famiglia» dice dandomi un bacio sulla fronte.

Solo Per TeWhere stories live. Discover now