32_Flandria part8

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Il gruppo iniziò a sistemare gli zaini e quant'altro avevano portato con loro. Il luogo scelto da Masqina in cui piantare l'albero si trovava all'ombra e solo nel pomeriggio sarebbe stato raggiunto dai raggi di Ghai. Era un posto ideale dove poter lavorare la mattina in quella stagione mite.

Sollecitata da suo padre si diresse, con la pianta al seguito, verso quel punto fermandosi a poca distanza, poi gettò la chiave di controllo nella piattaforma, sul terriccio, bloccando l'alberello sul posto. Raggiunse il Magno e insieme radunarono gli attrezzi necessari alle operazioni successive e poco dopo iniziarono a scavare la buca in cui avrebbero interrato la pianta.

Jeff li guardava ripassando mentalmente le fasi di cui si componeva quel procedimento. In quell'epoca esistevano mezzi e tecnologia incredibili che consentivano di piantare interi boschi in poche azioni ma per quel rito la manualità era di fondamentale importanza e questo lui lo percepiva chiaramente dai loro gesti, da come le mani a volte affondavano nella terra spostandola o stringendola nel pugno per lasciarla poi ricadere al suolo.

Masqina si girò verso di lui spiegandogli l'attività in corso e quelle successive. Gli altri le conoscevano perfettamente ma anche lui sapeva bene come si pianta un albero, tuttavia comprese il gesto della sua compagna volto a coinvolgerlo nella lavorazione in atto e le fu grato per non tenerlo in disparte in quel momento così importante della sua vita.

«È terra buona Jeff, l'albero crescerà bene.»

Lui approvò con un cenno del capo ma non nutriva alcun dubbio su questo. Non c'era stato bisogno di effettuare una preparazione precedente, quel terreno era perfetto.  Sua madre aveva creato quel posto appositamente per ospitare una unità funzionale fondamentale, un ecosistema adatto alla vita di tutti gli organismi viventi inclusi in quell'area.

I due lavorarono insieme alacremente fin quando Masqina si rialzò e iniziò ad occuparsi della pianta.

Subito Jeff si offrì di darle una mano. Insieme la estrassero dall'incavo della piattaforma e poi, una volta liberata dal parziale involucro protettivo, iniziarono a distendere le radici aggrovigliate, con delicatezza e decisione.

Ogni tanto padre e figlia si guardavano. Jeff ritenne si scambiassero anche delle parole, riguardo a quanto stavano effettuando, utilizzando quel modo di comunicare da cui lui era escluso.

Vide diverse volte Ocanorès aggiustare le dimensioni della buca in accordo con l'estensione dell'apparato radicale. Quel luogo era perfetto per piantare un albero ob: non molto lontano da un lago e con tanto spazio attorno in cui la pianta avrebbe potuto liberamente estendere le proprie appendici, con ombra e luce nelle giuste quantità.

Per un momento distolse la propria mente dall'operazione in corso e si fermò a fantasticare su una possibilità futura. Vide quell'albero ormai cresciuto dispensare ombra sotto la sua folta chioma e lui, e lei, seduti accanto al forte tronco maturo, guardare il lago mentre il loro figlio giocava lì vicino. Un impeto di vita lo colse e lo scosse come il vento avrebbe fatto un giorno con le foglie di quell'albero meraviglioso.

Lasciò scorrere quell'immagine e poi tornò a guardare il Magno vangare il terreno e ammucchiare la terra da un lato.

Le sue braccia erano forti e affondava la lama nel terreno per quasi tutta la sua lunghezza. In quel momento desiderò qualcosa a cui mai aveva pensato prima. Desiderò un padre a cui aggrapparsi nei momenti di sconforto, quando la vita ti pone davanti a delle difficoltà e tu ricordi i momenti felici trascorsi con una persona per cui sei importante, una persona con la soluzione migliore ad ogni problema.

Ogni tanto spostava lo sguardo sugli altri presenti. Qualcuno lo osservava forse per capire chi fosse il nuovo entrato nella famiglia. Tutti lo conoscevano per sentito dire e forse qualcuno dubitava pure sulla sua umanità. Quella era la famiglia di Masqina, avrebbe dovuto parlare con loro e farsi accettare, ci sarebbe voluto del tempo ma presto ne avrebbe avuto tanto a disposizione e lo spazio che ora li divideva non sarebbe più stato un problema.

Una luce fra le stelleWhere stories live. Discover now