06_Preparativi di festa

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Ogni anno, nel giorno del primo equinozio, si svolgeva un avvenimento a cui seguiva una festa per i giorni successivi. Si trattava di un modo per riunire tutti i villaggi e fare il punto sui progressi raggiunti dalla loro società. Inoltre venivano esposte nuove idee per apportare miglioramenti all'esistenza di tutti.

La popolazione si stava espandendo e alcuni luoghi iniziavano a essere difficili da raggiungere.

Manto e la sua compagna Tàdhia osservavano i carri giungere da lontano, lungo la strada principale. Tutto il villaggio era in fermento e il loro compito era quello di salutare e accogliere i visitatori.

Sopra di loro, sulla collina, spiccava il Castello Rosso.

In verità non era proprio un castello ma solo una casa più grande delle altre. Era stato Mshadi a costruirla, insieme agli abitanti del villaggio, usando argille portate da una zona situata più a nord. Da subito era diventata la dimora della persona che aveva dimostrato di avere le maggiori qualità mentali ma anche di possedere sentimenti di equità e rispetto tali da farne una persona speciale fra di loro e degna di essere un punto di riferimento di cui seguire le scelte: attualmente Manto con la sua famiglia, in futuro probabilmente Azena.

In passato la distanza del Castello dal paese era stata assai considerevole ma nel tempo il villaggio si era espanso notevolmente e ormai le prime case distavano solo un breve tragitto a bordo di uno dei carri di cui praticamente tutti disponevano.

Il gruppo in arrivo giungeva da sud, da una zona dove le condizioni per le coltivazioni erano ideali. La fila dei carri svoltava a destra dirigendosi verso le abitazioni preparate per alloggiare tutti gli ospiti in arrivo.

La costruzione della parte orientale del paese era iniziata decenni prima e poteva contare su di un largo spazio pianeggiante che giungeva fino al fiume oltre il quale si trovavano le colline del Dogo. Il Suero, con le sue rive di sabbie bianche, proveniva da nord est. Scendendo dalla catena montuosa settentrionale, proseguiva il suo tragitto ed entrava nel lago Teis: il bacino d'acqua più consistente di quella zona, per poi uscirne a sud est continuando il suo percorso per un certo periodo parallelo al villaggio. I due rami, in ingresso e in uscita dal lago, parevano quasi abbracciare l'intero insediamento e questo era stato uno dei motivi per cui i fondatori avevano scelto quel luogo per iniziare una nuova esistenza.

Ancora più a sud, di là dal fiume, si trovavano i nuovi paesi sorti lungo la Pianura fertile: una zona ricca di pascoli e campi floridi per le piantagioni.

Durante quella festa le dimensioni della popolazione aumentavano notevolmente. Di anno in anno giungevano sempre più persone. Quelle stanziate a oriente erano arrivate già due giorni prima ed era necessario nominare almeno una persona come riferimento per tutta quella gente al fine di regolare la loro vita quotidiana fino alla ripartenza.

La distanza del Castello rosso dall'insediamento diventava sempre maggiore e la connessione mentale era divenuta praticamente impossibile: lui ne era certamente in grado ma la maggior parte di quelle persone no, le qualità di cui disponevano non erano sufficienti per stabilire un contatto utile per una conversazione mentale

All'inizio del suo incarico si era fatto aiutare dalla sua compagna tuttavia, in quanto Guida, la sua presenza era richiesta un po' ovunque e spesso si era visto costretto a lasciare Tàdhia da sola addossandole i suoi compiti. Appena Azena se ne era dimostrata in grado le aveva trasmesso le sue mansioni col vantaggio di poter comunicare anche a distanza, se pur non eccessiva. E così era stato fino all'evento precedente, ma quest'anno le adesioni erano state superiori alle precedenti e così gli aveva affiancato anche Luschva.

Le due sorelle, nelle settimane precedenti, avevano preparato tutte le abitazioni ancora vuote da assegnare alle nuove famiglie durante quel periodo di festa. A quel ritmo, in pochi anni, non sarebbero più bastate, nemmeno sfruttando l'accoglienza di tutti gli abitanti del paese e avrebbero dovuto costruirne altre o lasciare che i meno bisognosi dormissero sui carri all'aperto, ma in caso di brutto tempo sarebbe stato un problema.

Una luce fra le stelleWhere stories live. Discover now