(EX EVERY STEP I TAKE) | È possibile guarire dalle ferite del passato? È questa la domanda che continua a tormentare Marco, un giovane studente di filosofia che scrive lettere a una donna che non fa più parte della sua vita. Dopo aver incontrato per...
Cari lettori❤ Ecco a la terza e ultima parte di questo capitolo :)
Come si comporterà Aurora dopo quello che ha letto nel diario? E soprattutto, Marco come reagirà?
Vi auguro buona lettura ❤
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Non appena lo aprì, a una pagina a caso, una parola le saltò immediatamente all'occhio.
O meglio, un nome.
Giulia.
Lo stesso nome che Marco portava tatuato sul cuore.
E a quel punto nulla avrebbe potuto impedirle di continuare la sua indagine. Scorrendo velocemente alcune pagine, Aurora capì che doveva trattarsi di una sorta di diario, una raccolta di pensieri e ricordi, tutti rivolti alla misteriosa donna che nelle ultime settimane aveva alimentato le sue incertezze e le sue paure.
E quando in cima a una pagina notò la data di qualche giorno prima, la ragazza non poté fare a meno di leggere.
È una settimana che so la verità, e ancora non riesco a capacitarmene.
Io sono stato adottato.
Non appena l'ho scoperto, il mio primo pensiero è stato dirlo a te. Ci ho messo un po' a realizzare che non avrei potuto farlo. Perché tu non sei qui.
Avrei dato qualsiasi cosa per poterti avere con me in quel momento. Avevo bisogno di sentire il calore del tuo abbraccio, di sentirti dire che sarebbe andato tutto bene ugualmente, che io starò bene, anche se non credo sia più possibile.
Mi manchi Giulia, mi mancano i tuoi meravigliosi occhi blu...
Aurora interruppe la lettura, incapace di proseguire. Il cuore le batteva all'impazzata e il sangue le pulsava nelle tempie.
Lui l'amava. Marco amava Giulia.
Aurora non aveva idea di chi fosse o del perché fosse andata via, lasciandolo col cuore in pezzi, ma in quel momento neppure le importava.
L'unica cosa importante era la consapevolezza che lui le aveva mentito. Quando le aveva detto di amarla, quando le aveva detto di aver sentito la sua mancanza. Perché ogni parola su quella pagina di diario suggeriva che era innamorato di un'altra.
Era inequivocabile.
Chiuse il diario con uno scatto della mano, diede un colpo secco allo sportello dell'auto e, senza inserire la sicura, tornò a passi pesanti verso la casa sulla spiaggia. Ogni volta che le piante nude dei suoi piedi calpestavano la terra fredda e umida, sentiva la rabbia e la delusione mescolarsi in lei e corroderle lo stomaco.
E a ogni passo che la portava più vicina a Marco, Aurora si rendeva conto che non era lui l'oggetto della sua collera, ma sé stessa.
Perché la colpa di tutto quello era solo ed esclusivamente sua. Perché sua era la responsabilità di essersi fatta ingannare da un ragazzo. Ancora una volta.
