(EX EVERY STEP I TAKE) | È possibile guarire dalle ferite del passato? È questa la domanda che continua a tormentare Marco, un giovane studente di filosofia che scrive lettere a una donna che non fa più parte della sua vita. Dopo aver incontrato per...
Spero possiate perdonarmi per il ritardo con cui sto pubblicando questo nuovo capitolo, ma sono andata in "ferie" anch'io per qualche giorno, così da potermi godere la compagnia delle persone care e poter dedicare loro tutte le mie attenzioni :)
Ma ora sono tornata, ed ecco a voi la prima parte di questo capitolo di BROKEN - Il passato tra noi :D
AVVISO IMPORTANTE: per esigenze narrative, ho anticipato tutte le vicende accadute sin'ora di un mese; quindi il primo incontro tra Aurora e Marco non sarà avvenuto una mattina di dicembre, ma una mattina di novembre.
Ma non temete! :) Questa mia modifica non si è ripercossa in ALCUN MODO sulla trama o sull'ordine cronologico degli eventi narrati sino ad ora :)
Quindi cari lettori che siete in pari con la storia state tranquilli, non ve ne accorgerete neppure :)
E senza ulteriori indugi vi lascio alla lettura, e come sempre un GRAZIE immenso a tutti coloro che continuano a seguire questa storia ❤
E mi raccomando, lasciate tanti commenti, adoro leggere le vostre impressioni e i vostri pensieri ❤
Vi voglio bene ❤
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"Honestly it's time for honesty
My heart is on my sleeve
Oh will you hear me out?
I've got nothing left to give of me
I gave up everything
So there is nothing less to loose from me now
But you forgive me somehow"
All I've ever needed - A.J. Michalka
Quando la mattina seguente Marco aprì gli occhi, si ritrovò disteso sul suo letto, a pancia in giù, ancora con tutti i vestiti addosso, fatta eccezione per le scarpe. Aveva il labbro dolorante, un mal di testa spaventoso e la luce abbagliante che entrava dalla finestra sopra di lui non faceva che peggiorare la situazione.
La serata precedente era solo una macchia indistinta nella sua testa. Non ricordava assolutamente come avesse fatto a tornare a casa. L'ultimo ricordo era la musica alta e il quinto cicchetto di tequila che gli bruciava la gola.
Si girò sulla schiena e provò ad alzarsi, ma quando vide la stanza dondolare davanti a lui, capì di non esserne ancora in grado. Così si sistemò meglio sul letto, chiuse gli occhi e fece respiri profondi, sforzandosi di riportare alla mente qualche dettaglio della sera precedente.
