28.

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Fabio.

Sono davanti allo specchio, mentre sistemo la giacca.
Tra un po ho appuntamento con uno dei più grossi narcotrafficanti del Messico ,Jose Santiago.

Dopo essere stato accusato anche di questo, non vedo il motivo per cui non debba avere ciò che mi spetta.
Se questo affare dovesse andare come spero, tutti dovranno passare da me, tutti devono sottostare alle mie regole, anche i Castro, che con il figlio Filippo sono entrati in questo giro.

Qualcuno bussa.

<Fabio!>

<Vieni Nico.>

<Mi hanno detto che in questi giorni mi hai cercato, ma ti ho detto centinaia di volte che quando sto facendo il mio lavoro, non voglio essere disturbato.>

< Si si, tu e il fottuto lavoro.
Senti Nico io ho bisogno di qualcuno fidato e di te, mi fido!>

<Senti Fabio, ti ho dimostrato centinaia di volte che puoi fidarti di me.
Stai sempre con l'ansia che qualcuno voglia fotterti, e forse è vero, ma non devi asfissiarmi, altrimenti ci metto tre secondi a mandarti a fanculo.>

<Stai calmo eh, perché non ho fatto proprio nulla.
Ti avevo detto che ti avrei avvisato quando ci sarebbe stato questo incontro.>

<E ci sono minchia.>

<Mi sa che non è giornata oggi.
Comunque i messicani hanno chiamato, sono già arrivati, ma non mi hanno detto dove e quando, vogliono essere sicuri di non correre nessun pericolo.
Poi ha chiamato quella troia di Stella, dice di aver trovato Federica.
Non vedo l'ora di finire questo incontro e andare a riprendermi ciò che è mio.>

<Facciamo una cosa per volta, resta concentrato sull'incontro, a Federica ci pensiamo dopo.>

< Lo so lo so, ma la voglio subito.>

<E l'avrai, ma chiama Stella e dille di stare ferma, ci penso io.>

Sto per rispondergli, ma il mio telefonino mi blocca.

<Si? Ok arriviamo li!>
Ci siamo Nico!>

<Andiamo allora!
Ricorda Fabio, solo il trenta, massimo il quaranta percento dei guadagni!>

<Anche il dieci non mi importa, voglio solo che si sappia che devono passare da me, se vogliono questo giro.>

Saliamo in macchina e ci dirigiamo verso il luogo dell'incontro.
Sono in macchina con Nico e altri due uomini, ma qualcosa non mi convince.

Sposto continuamente lo sguardo verso lo specchietto, ho come la sensazione che qualcuno ci stia seguendo e Nico se ne accorge.

< Stai tranquillo è tutto pulito.>
<Sarà, ma qualcosa non mi quadra.>

Finalmente arriviamo in una trattoria alle pendici del vulcano, e un esercito di uomini armati viene ad accoglierci.

Vedo i miei uomini cominciare ad agitarsi, ma faccio segno di rimanere tranquilli, dopo tutto Santiago è un uomo di parola.

Uno di questi si avvicina e chinando la testa in segno di rispetto e saluto

< Il Signore ci aspetta dentro, ma dovete lasciare a noi armi e telefonini.>

Sento i miei uomini vociferare qualcosa, segno che non sono disposti ad eseguire queste richieste.

<Qual'è il problema?
Non stiamo andando mica in guerra, quindi fate come vi dicono altrimenti ve la vedrete con me. Sono stato chiaro?> urlo verso di loro.
Sanno che sono capace di ucciderli pure a mani nude, quindi senza lamentarsi, fanno quello che gli è stato chiesto.

Ti proteggerò COMPLETA❤Where stories live. Discover now