4.

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Rimango a terra mentre Fabio comincia ad urlare.
È questione di pochi secondi,che a me sembrano infiniti,e poi per un attimo, assoluto silenzio.

Fabio si alza da sopra di me ed io riesco a scappare in bagno e a rigettare anche l'anima.
Quando finisco mi alzo e mi avvicino al lavabo.
Mi guardo allo specchio e ripenso a cosa è successo in pochissimo tempo,fino a che non mi copro il viso e comincio a piangere.

Chi ha sparato? A chi?
Stringo la mano sul ventre

<Mi dispiace amore mio,mi dispiace.
Dovrei  essere capace di proteggerti,ma ho paura anche della mia ombra.
Scusami se ti sei spaventato,se hai sentito la mia paura.
Ma ti prometto una cosa piccolo mio,ti proteggerò sempre,da tutto  e tutti.>

In quel momento arriva Fabio
< Fede. Stai bene? Ti ho fatto male?>
Scuoto la testa
<Cosa è successo?
Chi ha sparato a chi?>
<Nessuno che ci riguardi. Stai tranquilla che non cercavano noi.>
< Perché Alé aveva la pistola?
Che succede Fabio?
Spiegami ti prego.
Ho paura io.>

Mi prende tra le sue braccia cullandomi
< Non succede nulla Fede,stai tranquilla,ma sta arrivando la polizia e non  voglio che parli con loro mentre stai in questo stato.
Facciamo così, chiamo Tony e ti faccio accompagnare a casa,se vogliono interrogare anche te,domani andremo in caserma insieme.>
<E tu? Tu non vieni con me?
Non voglio che resti qui!>

Comincio ad urlare infilando le dita tra i capelli e tirandoli.

<Fede,calmati.
Non è successo nulla,stai tranquilla.
Alessandro chiama Tony e digli di venire a prendere Federica e subito.>

Urla dal bagno,mentre io continuo a piangere.
<Come fai a dire che non è successo nulla?
Un pazzo ha appena sparato e non si sa per quale assurdo motivo, e tu mi dici di stare tranquilla?
Dimmi come!> urlo

Mi sento persa.
Ho sempre odiato le armi,,e quelle persone che le usano per i loro scopi,qualunque essi siano,e invece mi ritrovo circondata da queste.
Non so per quale assurdo motivo Ale ne avesse una,non so se anche Fabio custodisce qualche arma, ma so che non voglio far crescere mio figlio in mezzo a tutto questo.

Non mi accorgo nemmeno che Fabio mi ha presa in braccio e portata nel suo studio.
Mi scoppia la testa,ma ho bisogno di capirci qualcosa.

Mi alzo dal divano,dove prima mi aveva adagiata, e comincio a cercare.
Cosa non lo so nemmeno io,ma qualcosa attira la mia attenzione.

Una cartelletta poggiata sulla scrivania,che prima non ci stava,e di questo ne sono sicurissima.

Prima di aprirla,mi avvicino alla porta,per vedere o sentire cosa fanno loro.

< Che minchia è successo Sandro?
Come cazzo hanno fatto ad arrivare qui?
Dove cazzo stavi tu?>
Sento Fabio urlare contro Ale
<Porca puttana ci stava pure Federica.>
<Fabio non lo so,ma ti assicuro che dall'entrata principale non sono passati.>

Non sono passati?
Chi? Questo vuol dire che era più  di uno?
Dio mio che casino,mi scoppia la testa.

<Vado a controllare Federica,e poi scendiamo a vedere, prima che arrivi la polizia.> sento dire.
Così corro verso il divano,mettendomi supina e le lacrime continuano a bagnare il mio viso.

Porca miseria,la zia non si sbaglia.
Fabio nasconde qualcosa.
Con chi sono stata in questo anno?
Possibile non mi sia accorta di nulla?
Chi sei davvero Fabio?
Perché adesso nutro un grandissimo dubbio.

<Ehi amore.
Ancora piangi?> mi chiede accarezzando i miei capelli.
< Io sto scendendo giù con Ale,per cercare di capire.
Tony sta arrivando,ma stai tranquilla,ti chiudo con doppia mandata,aprirai tu a Tony quando arriva,ma spero di farlo prima io.>

Mi lascia un delicato bacio e va via.
Io non sono riuscita a dire una parola.
L'ho guardato e per la prima volta,mi rendo conto di non conoscere quest'uomo.
Sto crescendo un figlio suo dentro di me,ma non ho più intenzione di farglielo sapere.
Devo prima capire.

Quando sento la porta chiudersi,mi alzo ma aspetto qualche altro minuto prima di guardare cosa contiene quella cartella,non vorrei che ritornasse  indietro e quando sono sicura di essere davvero sola,mi avvicino alla scrivania.

Mi siedo sulla sedia e temporeggio prima di aprirla.
Mi tremano le mani e una sensazione di paura si impossessa di me,come se la mia vita dipendesse da quello che sta qui dentro.

< Basta perdere tempo> mi ripeto come un mantra e apro.

Disegni di nuovi palazzi,elenco di materiali che fanno letteralmente schifo,ma quello che attira la mia attenzione è una sola cosa

" Edilizia Castorina &C. Di Eugenio Castorina e Flavia Penna"

Il cuore si ferma.
È la mia azienda.







Buongiorno bella gente.
Non dovevo aggiornare,ma visto le richieste....ecco qui il nuovo capitolo.
Spero possa piacervi.
Scusate gli errori e fatemi sapere cosa ne pensate.

Adesso mi preparo per andare al mare.
Un buon fine settimana a tutti.
Baci Chiara❤






Ti proteggerò COMPLETA❤Where stories live. Discover now