8.

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Nemmeno il tempo di incamminarmi verso la macchina,che mi ritrovo stritolata da due braccia esili,ma che hanno una forza inimmaginabile,quelle di zia Rosa.

Proprio in quel momento ricomincio a piangere,sentendomi protetta da quelle braccia che da un anno sono il mio conforto.

<Tesoro mio,ho avuto così tanta paura. Ho sentito della sparatoria ,poi non rispondevi al telefono.
Dio Federica,stai bene>
<Si, sto bene ma...
Quegli spari,le urla di Fabio,è stato spaventoso.>
<Lo so amore mio,lo so.
Oh piccola mia,mi dispiace tanto.>

Poi si riprende subito
<Te l'ho detto che Fabio non mi piace,te l'ho detto.>

Asciugo le lacrime
< Zia,ti prego,non qui.>
Mi guarda e poi si volta verso Tony
<Capisco.
Andiamo a casa,parleremo con calma.
Grazie Giovanni,e scusa se ti ho fatto correre il quel modo.>
<Stai tranquilla. Porta a casa Federica e fammi sapere se vi serve qualcosa.>

Cosa mi sto perdendo?
La zia che si ammutolisce e arrossisce così, non è proprio da lei.

<Buonanotte> saluta poi,lancia un segno impercettibile con la testa a Tony e prendendomi sottobraccio,ci avviamo verso la mia macchina e partiamo verso casa.

Intanto...
Giovanni Puglisi

<Saraceno,cosa ti è successo?>
Chiedo indicando il viso arrossato del mio uomo.
<Quella ragazzina è capace di far saltare i nervi anche ad un santo.> mi risponde sbuffando
<Sta uscendo le unghie,ma non ho capito cosa le abbia scatenato questo lato.>
<Beh ritrovarsi nel mezzo di una sparatoria non è il massimo,nemmeno per noi.>
< Si ma non credo sia solo questo.>
< Che abbia scoperto qualcosa?>

Tony non risponde e si accende una sigaretta.
< Non lo so,lo scoprirò.>
<Non credo che se continui a trattarla male,arrivi al punto di fidarsi di te tanto da raccontarti qualcosa.
Senti Tony capisco che non è facile,ma provaci.>
<Le sto dicendo che lo scoprirò.
Comunque ero già li quando è arrivato Russo.
Dopo quindici minuti lui è uscito e sono entrati questi,nessuno che conosciamo, ma la cosa strana è che Alessandro non ha provato a fermarli.>
<Ci dobbiamo sbrigare,dobbiamo arrivare prima di loro,non possiamo fallire.>
<Non lo faremo. Adesso devo andare.>
E così dicendo sale sulla sua auto scomparendo nel buio.

Mi appoggio alla macchina e mi accendo una sigaretta,esco il mio cellulare ed invio un messaggio.

Intanto.

Siamo appena arrivate a casa ed io sento la necessità di correre a farmi una doccia.
< Zia faccio una doccia veloce e mangiamo,mi sento sporca.>
<Fede non credi sia arrivato il momento...>
<No,non adesso.>
Abbattuta non insiste e si incammina verso la cucina.

So che ha ragione,che sarebbe giusto parlare con qualcuno di questo trauma,ma non sono pronta.
Mi chiudo in bagno, mi spoglio e mi metto sotto il getto dell'acqua fredda sperando che riesca a placare i miei pensieri.
Ma nulla da fare,forse è pure peggio.

Una serie di flashback, mi fanno scivolare con le spalle lungo le piastrelle,fino a fammi rannicchiare su me stessa...

< Papà papà...>
<Resta lì amore,va tutto bene.
C'è mia figlia in macchina.>

Non capisco nulla,sento solo uno sparo e comincio ad urlare chiamando mio padre.
<Ricorda che Russo non perde mai>

<Russo.> urlo alzandomi di scatto.

La zia,forse sentendomi,si precipita alla porta.
<Federica?Che succede?>

Senza badare a lei,mi avvolgo in un telo,e rischiando pure di scivolare,corro verso la mia camera a prendere il portatile.

<Fede che succede? Mi stai facendo preoccupare>
<Ho ricordato zia,quell'uomo,la sera che ferì papà.>
<Fede aspetta,calmati.>
<No,non posso devo sapere.
Troppe cose sono successe oggi ed io devo sapere.>

Mi siedo sul letto accendendo il PC.
< Zia,oggi mi hai detto che forse,i Russo,stanno facendo fallire le aziende.
L'uomo di quella sera,disse proprio Russo,devo capire se sono la stessa persona.>
<Tesoro io credo che sei sconvolta,e poi cosa vuoi scoprire su internet?>
<Non lo so,ma qualcosa salterà fuori.>
<Io credo invece che dovresti riposare,o magari raccontarmi cosa è successo oggi.>
Ma vedendo che non le do retta
<Fai come meglio credi ma, anche quando dovessi scoprire qualcosa,non puoi fare proprio nulla.>
Non le rispondo e va via.

Rosa.

Sono le due di notte,e di Federica nemmeno l'ombra.
È rimasta in camera sua e non è scesa nemmeno per mangiare.

Decido di andare da lei.
Apro piano la porta e lei é li,che dorme circondata da tanti articoli che ha stampato tutti riguardanti mio fratello e Russo.

Spero che non scopra nulla,perché ne rimarrebbe sconvolta e non posso permettermi di perdere pure lei.
Non mi parlerebbe più  e non avrebbe tutti i torti.
Ma da quello che vedo,nessun collegamento.

Raccolgo le cose e le poso sulla scrivania,ma un piccolo pizzino caduto a terra,attira la mia attenzione.

"Il figlio Fabio decide di cambiare nome in onore della madre Maria Di Stefano.>

Come cazzo ha fatto a trovarlo?
La guardo,e sembra così serena.
Esco dalla camera,cercando di non fare rumore e mi chiudo la porta alle spalle.

Corro giù in cucina a prendere il mio telefonino ed invio la chiamata.

<Conviene prepararsi,sta per scoprire qualcosa.>

Chiudo e mi lascio andare sul divano con la fottuta paura di perderla e di non perdonarmi per averle mentito.

Eccomi...
ToniaPascarella come promesso❤

Ed ora? Oddio non oso immaginare cosa succederà😱😱😱😱😱😱.
Una buona giornata e fatemi sapere cosa ne pensate.
Baci Chiara❤

Ti proteggerò COMPLETA❤Where stories live. Discover now