Capitolo 3.36

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Victoria sospirò. "No. Il dottore mi doveva chiamare ma..forse si è dimenticato."

Sergio si appoggiò al piano cottura, con le braccia incrociate. La guardò: non l'aveva mai vista così bella prima d'ora, inoltre non gli pareva avere di poterla avere di nuovo per lui come prima di tutto quell'incubo. Anche se era solo una settimana di prova, il loro sentimento era così grande che sarebbe andato tutto per il meglio, bambino compreso.

"Sei ancora preoccupato?" domandò Victoria capendo il fastidio che potesse provare Sergio per quella situazione "scomoda".

"No. Non mi preoccupo prima del previsto, mai" sorrise Sergio tranquillo "E' solo che...forse sarei più tranquillo se.."

Victoria ci pensò. "Se ti fa stare meglio, io sono convinta che sia tuo."

"Ah sì? E perché, sentiamo?"

"Perché...solo tu potresti essere il padre dei miei figli" sorrise Victoria prima di stringerlo in un abbraccio.

Sergio le diede un bacio rapido sulle labbra e sospirò, senza lasciarla andare, tenendola a sua volta tra le braccia.

"E' meglio per tutti che sia mio, sai che casino se dobbiamo contattare Javier?" sorrise il ragazzo.

Victoria lo guardò un momento negli occhi - ancora non riusciva a capire come riuscisse a sdrammatizzare ogni cosa con un sorriso e una battuta quasi lui non c'entrasse.

"Ora devo andare agli allenamenti...." disse sciogliendo finalmente l'abbraccio.

"Stasera cucino io!" sorrise.

"Oh no! No ti prego! Non vorrai mica farci morire tutti spero!" fece il ragazzo prendendo la giacca.

Victoria lo seguì fino alla porta e venne subito raggiunta da Sofia e Andrés che volevano salutare il padre prima che andasse via.

Sergio prese Andrés in braccio, mentre Sofia rimase al fianco di Victoria appoggiata al mobile in ingresso.

"Oh ma come siamo simpatici! A proposito! Dobbiamo organizzare la festa di compleanno..."

"Di chi?"

"Ma come papà!?! La mia!!" protestò Sofia dal basso.

Sergio la guardò sorridendo. "Oh certo amore mio, ne organizzeremo una galattica!"

"E io?" domandò Andrés imbronciato.

"Amore, tu avrai la tua quando compirai gli anni!" lo rincuorò Victoria prendendolo dalle braccia di Sergio. "Su, salutate papà che va ad allenarsi...prima di essere stracciato dal Barcellona tra due settimane.." scherzò Victoria.

Sergio scosse il capo. "Bambini, la mamma in realtà tifa Barça, non fidatevi di lei!" sorrise rivolto ai figli.

"No mamma!! Hala Madrid!" rispose Sofia guardando la mamma che non poté trattenere una risata.

"Sì, sono i miei figli!" fece Sergio quasi commosso prima di salutarli ed uscire.

Maybe I've been here before

I've seen this room and I've walked this floor

I used to live alone before I knew you...

Mentre i bambini giocavano in giardino con i figli della vicina di casa, Victoria approfittava del silenzio per continuare il suo lavoro con il nuovo articolo da presentare per il numero di metà Aprile. Mentre riordinava le idee pensando a come metterle sul pezzo, qualcuno suonò alla porta.

Guardò l'ora, spostò gli occhi sulla finestra vedendo i bambini lì vicino giocare tranquilli sull'erba al caldo sole di inizio primavera. Scostò la sedia, perplessa e andò alla porta.

Trilogia con Sergio RamosOnde histórias criam vida. Descubra agora