Capitolo 3.32

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"Ti amo, Victoria. Ti amo e ti ho sempre amata."

Non riusciva a togliersi quella frase dalla testa, la voce di Sergio, il modo in cui l'aveva detta.

Quella sera stessa, era tornata a casa, si era portata un po' avanti col lavoro arretrato e aveva chiacchierato con Ines in webcam.

Le aveva raccontato tutto quello che era successo, senza omettere come sempre nessun particolare, e Ines aveva come sempre analizzato la situazione tirandone fuori i lati positivi e quelli negativi.

Tuttavia Victoria sembrava non ascoltarla, ripensando sempre e comunque a quella frase.

Subito dopo, era arrivato Javier e i due avevano mangiato tailandese in salotto. Per tutto il pranzo, Javier aveva parlato di ciò che gli era successo in quei giorni di lontananza e Victoria si era limitata ad annuire in silenzio.

"Che ti prende Victoria?"

"Niente...sono solo un po'..stanca." sospirò.

"Secondo me invece c'è qualcosa che non va. Avanti, sputa il rospo..."

"Devo spiegarti molte cose Javier." disse Victoria mordendosi un labbro. "E vorrei che tu mi ascoltassi..."

Javier annuì. "Va bene." le prese la mano ma Victoria la ritirò rapidamente ricordandosi del gesto che aveva fatto nei confronti di Sergio prendendogli la mano e tenendola a sé tutta la notte.

"Sabato sera, quando sono scappata...sono andata da mio marito che si era fatto male. In campo." confessò.

Javier ci pensò, poi, lentamente, ricollegò tutto. Sbiancò un momento. "Oh." disse, incredulo.

"L'uomo che hai incontrato al negozio di giocattoli, è Sergio Ramos. Io sono sua moglie."

"Ex moglie, non avete divorziato?"

Victoria abbassò lo sguardo sul piatto ormai vuoto. "No. Eravamo in procinto di..."

"Perché parli al passato?"

Victoria si bloccò. Non ci aveva nemmeno fatto caso, un lapsus che l'aveva portata a dire "eravamo" quando effettivamente, la pratica era ancora pronta, attendeva solo la firma di Sergio che sembrava non arrivare.

"E' ovvio, siamo separati...io vivo qui e lui vive dove abitavamo insieme, io tengo i bambini lui li vede...non stiamo insieme nel senso che intendi tu. Io...sto con te no?"

Javier la guardò negli occhi. "Visto che stasera è il giorno della sincerità, qualcosa la devo dire anche io no? Io dico che tu non sei mai stata insieme a me. Almeno non quanto io sono stato insieme a te."

"Hai ragione" disse Victoria parlando con il cuore in mano "Non voglio prenderti in giro ulteriormente Javier, la mia vita è così complicata che...giuro, ho provato a coordinare tutto, ho provato a dimenticare Sergio per quello che mi aveva fatto...eppure non posso. Non riesco a dimenticarlo, non posso dimenticarlo, è mio marito ancora, e il padre dei miei figli. E poi...noi siamo legati, abbiamo passato di tutto da quando siamo insieme e.."

"Devi lottare allora." disse, spiazzandola.

"Cosa?"

"Lotta Victoria. Paradossalmente quando lui si è fatto male e tu sei corsa da lui, eri...quasi felice di andarci. Ti ho osservata, io sono un giornalista, sono abituato a guardare il comportamento umano. Ti ho osservata a Capodanno, e tu..eri distrutta quando sei tornata da me invece che rimaner con lui." confessò.

"Tu l'hai visto???" domandò, incredula Victoria.

"Sì. Non avevo visto lui, ma ho visto te. Ora ho collegato tutto e ho capito che era il calciatore che ho incontrato al negozio. Tu pensi di aver scelto me quella sera ma in realtà si trattava di scegliere Sergio o non Sergio. Non me o lui. Tu hai scelto di stare senza Sergio, e non di stare con me."

Trilogia con Sergio RamosWhere stories live. Discover now