Capitolo 1.21

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La voce metallica dell'altoparlante nominava tutti i voli possibili e immaginabili sul suolo spagnolo. Tutti tranne il volo di Iberia che tornava da Barcellona. I giornalisti erano pronti sulla soglia della porta da ore, in ogni angolo c'era una macchina fotografica. Victoria, seduta al bar, leggeva distrattamente un giornale di gossip contando quante cavolate scrivessero sul suo conto e su Sergio dopo aver pubblicato foto di loro due che camminavano a Madrid o che parlavano sotto casa. Pensava anche a quando le avevano scattate e a cosa stessero dicendo in quel momento: era tutto così surreale, lei in prima pagina nei giornali scandalistici, tuttavia non lo viveva come un peso ma come un effetto collaterale da non poter evitare. E poi era divertente perchè metà delle cose che scrivevano erano false o incorrette. Avevano pure sbagliato il suo nome in un giornale, e in un altro dicevano addirittura che "fonti vicine alla coppia" rivelavano che Victoria fosse già incinta. Aveva riso tra sé e sé leggendo quell'articolo e immaginando le reazione di Ines se per caso l'avesse mai letto.

Ad un tratto, finalmente, nel brusio dell'aeroporto, il display sopra la sua testa segnalò l'atterraggio corretto del volo Iberia. Victoria si alzò, si fermò di fronte alla porta che scorreva facendo passare la gente appena arrivata e come i giornalisti si accorsero della sua presenza, su un lato, cominciarono a scattare foto. Victoria fece finta di nulla: aveva altro per la testa. Pensò che avrebbe dato un bel po' di materiale ai giornalisti quando Sergio sarebbe arrivato.

Come le era mancato, erano stati pochissimi giorni ma lunghi quanto un anno per lei senza di lui. Il suo sorriso e la sua presenza che riempiva il suo appartamento, Odie che abbaiava in sottofondo, le sue cose sparse per la casa di Victoria senza che nessuno dei due si ricordasse come fossero finite lì. Erano tutte piccole cose che alla ragazza erano davvero mancate, tenendo fede al detto che non sai quanto ti può mancare una persona finché non è lontana.

Dopo circa venti minuti passati immobile a lato della porta, ad un certo punto Victoria scorse Cristiano Ronaldo appena arrivato, fermarsi a rilasciare brevi interviste sulla partita con i giornalisti. La ragazza si alzò in punta di piedi per cercare tra la folla il suo ragazzo, uscirono a turno tutti i giocatori del Real Madrid, salutò con un cenno anche Iker facendogli segno di stare zitto e di non avvertire Sergio della sua presenza.

Ultimo, arrivò lui. Era sorridente come sempre, nascosto dietro gli occhiali da sole, una maglietta bianca che risaltava la sua pelle ambrata dal sole estivo, e un paio di jeans. Era l'unico che non indossava la "divisa" ufficiale del Real Madrid per le trasferte: sempre il solito - pensò Victoria.

Il suo cuore appena lo vide, iniziò a battere più forte esplodendo come una serie di fuochi d'artificio. Si spostò raggiungendo la fine del corridoio che li separava, Sergio la riconobbe da lontano e rimase con una faccia sorpresa di vederla lì. Si fermò a qualche metro da lei, la ragazza gli sorrise e iniziò a correre verso di lui fermandosi tra le sue braccia. I flash furono per un momento tutti su di loro, quando Sergio la prese in braccio e i due si baciarono tra le urla dei fans e gli applausi della gente.

Quando quel dolce bacio dettato per entrambi dalla lontananza finì, Victoria lo guardò sorridendo.

"Sembra che sia appena tornato dall'Iraq!" commentò Sergio ridendo.

La ragazza rimase in braccio al ragazzo che si spostò di qualche passo a lato del corridoio.

"Mi sei mancato da morire"

"Come farai quando le trasferte saranno più di una alla settimana?"

"Non lo so...mi porterai con te nella valigia" sorrise Victoria felice di rivederlo.

"Per la gioia del mister direi..." la sorresse ancora tra le sue braccia senza lasciarla. Anche lui era felice di rivederla, le era mancata e si era reso conto che anche se erano pochi giorni sarebbe stato sempre più difficile separarsi da lei per giocare in trasferta. Il loro sentimento cresceva ogni giorno sempre di più e stava assumendo dimensioni che mai per nessun'altra aveva assunto nel cuore di Sergio. Era tutto così bello per la prima volta sentiva di aver raggiunto quell'equilibrio di cui tutti parlavano e che lui prima di Victoria non sapeva nemmeno cosa fosse.

Trilogia con Sergio RamosWhere stories live. Discover now