Capitolo 2.10

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La lasciò andare solo sulla soglia di casa, spingendola dentro e togliendole la mano dalla bocca per non farla urlare come un'aquila.

Victoria aveva lottato con tutte le sue forze ma non c'era riuscita.

Si voltò, guardandolo negli occhi con sguardo assassino.

"Inutile che fai quella faccia con me." disse.

"Ti rendi conto di cosa la tua gelosia marcia ti abbia fatto fare?!? Hai...spaventato a morte Thomas e..mi hai praticamente costretta con la forza ad entrare nella tua macchina!"

Sergio ci pensò. "L'ho fatto a fin di bene. Non dirmi che era lui quello dell'appuntamento. Non posso pensare che tu esca con gente così sfigata!" commentò.

Victoria sapeva che quelle provocazioni erano solamente volte a farla esplodere ma non poteva dargliela vinta. Doveva trovare il modo di zittirlo e mandarlo fuori.

"Thomas è molto simpatico e gentile e carino cosa che tu non sei!!!"

Sergio ci pensò. "Hai ragione, per questo non ti piace."

"Scusami?"

"Lui non è me. E anche se da come parla è probabilmente di Siviglia o dintorni, non sarà mai me. Lo hai realizzato nel momento in cui sono arrivato al parcheggio del ristorante."

"Ti sei messo a fare lo psicologo e hai abbandonato il calcio? Cos'è, Elizabeth ti preferisce così?" domandò velenosa.

"Ah! Ecco lì! Lo sapevo!!" esclamò lui "Sempre lì vai a parare!"

"Perché sei venuto a prendermi cosa c'è? Dimmelo, facciamola finita. Sono stanca di questi continui incontri così!!" lo interruppe Victoria ormai esausta.

Sergio la guardò negli occhi. "Tu..tu non puoi uscire con lui. Né con nessun altro."

"Questo non lo decidi tu."

"Victoria!!" si avvicinò "Tu mi ami. Ed io ti amo. Ti amo e tu non lo capisci."

La ragazza abbassò gli occhi, con il cuore in gola. Non poteva sentire quelle parole le facevano male perché erano un'enorme verità.

"E' troppo complicato Sergio. Troppo."

"Che cosa? Riprovarci?" domandò quasi sussurrando quell'ultima parola.

Victoria finalmente alzò gli occhi verso di lui, erano così vicini che se solo uno dei due si fosse mosso, si sarebbero inevitabilmente baciati.

"Tu lo fai solo perché sei geloso di Thomas e non vuoi che io vada avanti."

"Non c'è nessuna strada da percorrere dove non siamo insieme. Tu non lo vuoi capire. Siamo...una cosa sola ricordi?" allungò una mano spostandole la ciocca di capelli dall'orecchio e scoprendole il collo, Victoria si ricordò del tatuaggio.

Sotto l'orecchio, nella stessa posizione, entrambi avevano l'iniziale dell'altro tatuata.

Victoria non lo scopriva da tempo, non se ne ricordava quasi. In quel momento però il suo cuore riprese a battere sempre più veloce come mai aveva fatto prima - era come se un meccanismo avesse ricominciato a girare in modo perfetto dopo essere stato fermo tanto tempo.

"Sergio non penso che..."

Non finì la frase che il ragazzo le prese con le mani il viso e lo portò a sé baciandola.

La baciò dolcemente, ma con una passione di cui la ragazza non si ricordava.

Victoria chiuse gli occhi, inspirando, il suo cuore si disintegrò quando Sergio respirò su di lei prendendo un momento fiato. Quel respiro quel soffio di vita su di lei le aveva ridato quello che aveva perso, la sua parte mancante era lì e la stava baciando.

Trilogia con Sergio RamosWhere stories live. Discover now