1. Notti di Torino.

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-Direi che ci sono andati molto vicino. Non lo so. Forse un po' spezzata lo sono dopotutto. -do' un'occhiata all'orologio -Cavolo, è tardissimo. Dovrei andare a fare il check-Out in hotel e poi dovrei incontrare l'amica di mamma.

-Ah d'accordo. -Dice alzandosi.-Pago e ti accompagno.

-Non c'è n'è bisogno, davvero.

Sembra deluso -Ah. Allora posso chiamarti un taxi?

Lo guardo confusa -No, dicevo per la colazione. Mi farebbe piacere se mi accompagnassi.

Mi guarda un attimo -Ma va! Te l'ho detto che te la offrivo io la colazione. Figurati se ti faccio pagare.

-Altro gesto da siciliano.

-Ecco, appunto.

-Allora ti ringrazio.

-Non c'è di che.

Quando usciamo mi guardo intorno -Proprio non mi ricordo da dove sono venuta. Eppure era vicino...

-Come si chiama l'hotel?

-Sette soli.

Sì illumina -È dove sto io!

-Davvero? Credo che tu sia il mio angelo custode.

-Forse si -Sorride -Dista si e no un quarto d'ora. Però in effetti la strada è difficile da ricordare. Bisogna salire di li e poi girare al primo vicolo.

-Non riuscivo a trovare il vicolo perché continuavo a scendere piuttosto che salire di li.

-Problema risolto. Posso accompagnarti o pensi che me ne approfitto?

-A dire il vero penso di essere io ad approfittare della tua gentilezza.

-Ma tu sei sempre così?

-In che senso?

-Ma se uno ti offre qualche attenzione ti pare che ne stai approfittando santa figghia? Dovresti preoccuparti che si approfittino di te che sei così bella.

-Ma dai!

-Ma dai cosa? Vuoi negare che la maggior parte degli uomini approfitterebbe più che volentieri di un po’ di tempo in tua compagnia?

-Direi di si.

Corruga la fronte-E perché, scusa?

-Per vari motivi più che ovvi. Sono troppo seria. E troppo poco disponibile per ciò che la maggior parte dei ragazzi cerca.

-Io dico che questi sono punti in più.

-Si, se stai cercando una nonna da adottare.

Corruga un attimo la fronte, poi ridacchia-Ma può darsi anche che uno sta cercando una ragazza seria con cui avere una relazione seria.

-Può essere, ma credo che avvenga una volta su mille.

-E come fai a stabilire quando capita quella volta su mille?

-Immagino che se capita lo capisci da sola, no?

-Può darsi. Ma penso che per farlo sia necessario essere aperti alla possibilità. Provare a conoscere chi ti sta accanto.

Si riferisce a se stesso?
-In che modo?

-Per esempio accettando di uscire. O passando del tempo insieme.

-E dici che in questo modo si può capire se le persone che hai attorno sono candidate per quella volta su mille?

-Penso di si.

-Allora accetterò di uscire con e conoscere tutti coloro che presenteranno candidatura formale.

-Fai bene. Posso chiederti una cosa?

-Certo. Ormai sei stato eletto a mio psicologo.

Sorride -Vuoi uscire con me?

Che cosa?

-Quando? -È tutto ciò che mi esce. Che stupida.

Sorride -Non lo so, quando hai tempo.

Corrugo la fronte-Perché vuoi uscire con me?

-Perché si.-Sorride, mi sfida con lo sguardo.

-Mmmh. E perché io dovrei accettare?

-Perché il tuo psicologo ti ha consigliato di aprirti ai possibili candidati.

-E quindi tu perché vuoi uscire con me?-Ripeto.

-Perché potrei essere un candidato.

Mi ha spiazzato completamente. -Ma non ci conosciamo.

-Se non mi sbaglio conoscersi era il secondo consiglio del tuo psicologo.

Rido -Quindi tutto quel discorso mirava a questo?

Alza le spalle -E chi lo sa?

Fa sul serio? A Torino non conosce proprio nessuno evidentemente.

Sorride -Senti, se ti va mentre sei a Torino usciamo insieme qualche volta. Solo per divertirci, nulla di più. Non ho nessun secondo fine. Non conosco nessuno qui a parte le persone con cui sono venuto e con cui lavoro. E in genere la gente tende a essere un po'...opportunista con me. Si vede che a te non frega niente, e questo mi piace.

-Di cosa non mi frega niente?

-Di me come personaggio piuttosto che come persona. Del gruppo.

-Come fai a dirlo? Possibilmente sono una psicopatica.

-Non credo. In genere i pazzi non sanno di esserlo. E poi si capisce dal tuo atteggiamento. Ho parlato anche del gruppo e del fatto che siamo qui insieme. Ma non hai fatto una piega, e credo che tu non abbia mai sentito una nostra canzone.

-Qui ti sbagli. Ho visto Sanremo quando avete vinto.

-D'accordo. Allora hai sentito una canzone per sbaglio.

-Okay, okay. Non vi ascolto. L'ho detto per gentilezza. Ma neanche vi disprezzo. Non vi ho...prestato attenzione, ecco.

Scoppia a ridere-E secondo te mi offendo perché non sei una fan?

-No...ma è brutto dire "non ti ho considerato", no?

-Non mi importa poi tanto, davvero. Anzi mi fa capire che se non ti avessi fatto quella domanda idiota non mi avresti guardato, e se lo avessi fatto non avresti capito chi ero. E se anche mi avessi riconosciuto saresti passata oltre. Giusto?

-Si. Ma probabilmente ti avrei sorriso.

-Perché?

-Perché sono gentile.

Non esiste altra via, che non sia tua e mia. Ignazio Boschetto.Where stories live. Discover now