-Direi che ci sono andati molto vicino. Non lo so. Forse un po' spezzata lo sono dopotutto. -do' un'occhiata all'orologio -Cavolo, è tardissimo. Dovrei andare a fare il check-Out in hotel e poi dovrei incontrare l'amica di mamma.
-Ah d'accordo. -Dice alzandosi.-Pago e ti accompagno.
-Non c'è n'è bisogno, davvero.
Sembra deluso -Ah. Allora posso chiamarti un taxi?
Lo guardo confusa -No, dicevo per la colazione. Mi farebbe piacere se mi accompagnassi.
Mi guarda un attimo -Ma va! Te l'ho detto che te la offrivo io la colazione. Figurati se ti faccio pagare.
-Altro gesto da siciliano.
-Ecco, appunto.
-Allora ti ringrazio.
-Non c'è di che.
Quando usciamo mi guardo intorno -Proprio non mi ricordo da dove sono venuta. Eppure era vicino...
-Come si chiama l'hotel?
-Sette soli.
Sì illumina -È dove sto io!
-Davvero? Credo che tu sia il mio angelo custode.
-Forse si -Sorride -Dista si e no un quarto d'ora. Però in effetti la strada è difficile da ricordare. Bisogna salire di li e poi girare al primo vicolo.
-Non riuscivo a trovare il vicolo perché continuavo a scendere piuttosto che salire di li.
-Problema risolto. Posso accompagnarti o pensi che me ne approfitto?
-A dire il vero penso di essere io ad approfittare della tua gentilezza.
-Ma tu sei sempre così?
-In che senso?
-Ma se uno ti offre qualche attenzione ti pare che ne stai approfittando santa figghia? Dovresti preoccuparti che si approfittino di te che sei così bella.
-Ma dai!
-Ma dai cosa? Vuoi negare che la maggior parte degli uomini approfitterebbe più che volentieri di un po’ di tempo in tua compagnia?
-Direi di si.
Corruga la fronte-E perché, scusa?
-Per vari motivi più che ovvi. Sono troppo seria. E troppo poco disponibile per ciò che la maggior parte dei ragazzi cerca.
-Io dico che questi sono punti in più.
-Si, se stai cercando una nonna da adottare.
Corruga un attimo la fronte, poi ridacchia-Ma può darsi anche che uno sta cercando una ragazza seria con cui avere una relazione seria.
-Può essere, ma credo che avvenga una volta su mille.
-E come fai a stabilire quando capita quella volta su mille?
-Immagino che se capita lo capisci da sola, no?
-Può darsi. Ma penso che per farlo sia necessario essere aperti alla possibilità. Provare a conoscere chi ti sta accanto.
Si riferisce a se stesso?
-In che modo?
-Per esempio accettando di uscire. O passando del tempo insieme.
-E dici che in questo modo si può capire se le persone che hai attorno sono candidate per quella volta su mille?
-Penso di si.
-Allora accetterò di uscire con e conoscere tutti coloro che presenteranno candidatura formale.
-Fai bene. Posso chiederti una cosa?
-Certo. Ormai sei stato eletto a mio psicologo.
Sorride -Vuoi uscire con me?
Che cosa?
-Quando? -È tutto ciò che mi esce. Che stupida.
Sorride -Non lo so, quando hai tempo.
Corrugo la fronte-Perché vuoi uscire con me?
-Perché si.-Sorride, mi sfida con lo sguardo.
-Mmmh. E perché io dovrei accettare?
-Perché il tuo psicologo ti ha consigliato di aprirti ai possibili candidati.
-E quindi tu perché vuoi uscire con me?-Ripeto.
-Perché potrei essere un candidato.
Mi ha spiazzato completamente. -Ma non ci conosciamo.
-Se non mi sbaglio conoscersi era il secondo consiglio del tuo psicologo.
Rido -Quindi tutto quel discorso mirava a questo?
Alza le spalle -E chi lo sa?
Fa sul serio? A Torino non conosce proprio nessuno evidentemente.
Sorride -Senti, se ti va mentre sei a Torino usciamo insieme qualche volta. Solo per divertirci, nulla di più. Non ho nessun secondo fine. Non conosco nessuno qui a parte le persone con cui sono venuto e con cui lavoro. E in genere la gente tende a essere un po'...opportunista con me. Si vede che a te non frega niente, e questo mi piace.
-Di cosa non mi frega niente?
-Di me come personaggio piuttosto che come persona. Del gruppo.
-Come fai a dirlo? Possibilmente sono una psicopatica.
-Non credo. In genere i pazzi non sanno di esserlo. E poi si capisce dal tuo atteggiamento. Ho parlato anche del gruppo e del fatto che siamo qui insieme. Ma non hai fatto una piega, e credo che tu non abbia mai sentito una nostra canzone.
-Qui ti sbagli. Ho visto Sanremo quando avete vinto.
-D'accordo. Allora hai sentito una canzone per sbaglio.
-Okay, okay. Non vi ascolto. L'ho detto per gentilezza. Ma neanche vi disprezzo. Non vi ho...prestato attenzione, ecco.
Scoppia a ridere-E secondo te mi offendo perché non sei una fan?
-No...ma è brutto dire "non ti ho considerato", no?
-Non mi importa poi tanto, davvero. Anzi mi fa capire che se non ti avessi fatto quella domanda idiota non mi avresti guardato, e se lo avessi fatto non avresti capito chi ero. E se anche mi avessi riconosciuto saresti passata oltre. Giusto?
-Si. Ma probabilmente ti avrei sorriso.
-Perché?
-Perché sono gentile.
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Non esiste altra via, che non sia tua e mia. Ignazio Boschetto.
FanfictionTutto cambia nella vita di Amelia quando una notte di Settembre si perde per le strade di Torino e si rifugia in un bar in cerca di un cellulare funzionante. Un incontro a tema ''stronze" le farà conoscere un ragazzo che per lei é uguale a tutti gl...
1. Notti di Torino.
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