«che palleee» cosa posso mettermi, non posso fare brutta figura, ma non posso neanche morire di freddo, quindi opterei per delle collant nere e un maglione rosso lungo che mi arriva sopra al ginocchio e degli stivali neri senza tacco che arrivano fino al ginocchio.

Indosso tutto e mi guardo allo specchio, dai non sto neanche tanto male, direi che può andare.
Metto un filo di mascara, sciolgo i capelli e lì lascio mossi.
Prendo il mio zaino e infilo delle mutandine e il mio pigiamone blu come cambio per stanotte, sperando che torniamo a casa e non restiamo troppo tempo là.

«Damonn» urlo sulle scale

«dimmi»

«dici che va bene se vengo vestita così o devo cercare altro?»

«emh.. no va benissimo, sei.. sei bellissima» si gratta la testa, sintomo che è in imbarazzo, abbasso la testa e mi esce un piccolo sorriso spontaneo, è sempre bello sentirsi dire dei complimenti.

«mi vesto anche io e andiamo»

«ma Damon sono le undici»

«meglio, così arriviamo prima»

Uffaa, io e quando mi sono vestita prima, ma volevo sapere se potevo andare bene o mi dovevo cambiare.

Lo sento imprecare mentre scende le scale e poi entra in sala, mi alzo e mi giro per guardarlo e fra poco mi viene un accidente, è bellissimo anche vestito così semplice.

Ha un maglioncino grigio chiaro e dei Jeans neri e delle vans del medesimo colore i capelli lasciati ribelli e mi sta guardando oh cavolo mi guarda.. che figura

«stai bene» gli dico

«quando mai non sto bene io»

«modesto come sempre vedo eh»

«certo bimba»

«io sono grande»

«si detto così ci credo proprio» scoppiamo a ridere insieme e ci dirigiamo verso l'uscita, mi passa il mio capotto e lo indosso, mi metto lo zaino sulle spalle dove anche lui ha messo dentro le sue cose e usciamo di casa.

«Damon io devo andare in casa a prendere il tuo regalo» gli dico

Corro su per le scale e vado in camera, apro il mio cassetto e prendo il regalo che ha un pacchetto color blu con le renne sopra e un fiocco rosso come decorazione, scendo e chiudo di nuovo la porta, salgo in macchina e partiamo.

«posso aprirlo ora?» mi dice

«no, aspetti fino a domani»

«come fino a domani, ma sei pazza»

«si si e per tua informazione no non sono pazza, ma per i regali si aspetta fino dopo la mezzanotte»

Dopo un grande sbuffo da parte sua, alza la musica e mi godo il viaggio.

****

Dopo un lungo, lunghissimo viaggio durato ben quattro ore, siamo quasi arrivati e l'ansia si sta iniziando ad impossessare di me.
Inizio ad intravedere fra gli alberi altissimi la casa, se si può definire così, sembra più un castello gigante.
La struttura è tutta color panna con i balconi oro, due statue posizionate davanti all'ingresso e una porta di legno massiccio. Damon lascia la macchina vicino all'entrata e si slaccia la cintura.

«pronta?»

«non lo so» dico

«neanche io»

Castigo e seduzione Where stories live. Discover now