XXXII.Dubbi&Perplessità

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Ignazio pov

Siamo arrivati al 18 gennaio. Tra un paio di settimane partiamo per l'America.
Prima tappa: New York con due settimane di pernottamento e sei concerti totali al Royal City Music Hall.
Siamo in pieno movimento tra prenotazioni alberghiere, interviste, scalette e perfezionamenti.
Elena corre da un musicista all'altro per poter consegnare personalmente la copia aggiornata di ogni scaletta e Barbara e Michele sono sempre chiusi in ufficio al telefono.
Io e i ragazzi proviamo, anche più volte al giorno, la stessa canzone per essere sicuri che tutto vada bene e senza problemi.
L'unica cosa che mi fa stare un po' in ansia è Alessandra.

È da un po' di tempo che la sento distante ed è sempre taciturna.
Non è mai stata un gran chiacchierona, a differenza mia, però è visibilmente giù di morale per un motivo che non capisco.
Ogni volta che tento di avvicinarmi o di aprire il discorso mi dice che è tutto apposto, e che è solo il ritmo frenetico del lavoro che la spossa un po'.
《Non mi ha mai convinto del tutto la cosa!》

Torno dalla passeggiata pomeridiana con Franz ed entro a casa.
"Amore...sono a casa!"
Sciolgo il guinzaglio al cucciolotto e la cerco.
Mi affaccio in camera nostra e la vedo con le gambe poggiate sulla testiera del letto e lo sguardo perso a guardare il soffito.
Mi siedo accanto a lei, le accarezzo il viso e lei mi sorride.
"Ciao" mi sussurra.
"Ciao...che hai? Non ti senti bene?"
"Nono...avevo solo bisogno di un po' di relax!"
Mi abbasso su di lei e la bacio.
Le sue labbra sono ancora morbide, che sanno di vaniglia, ma qualcosa stona.
E il non sapere mi agita e destabilizza.
Lei mi abbraccia e abbassa le gambe in modo da trascinarmi su di sé.
Mi sfilo le scarpe e l'accarezzo con dolcezza sperando che almeno così possa sentire che le sono accanto sempre.
Ci baciamo, ci spogliamo accarezzandoci e finiamo per fare l'amore.

Siamo sdraiati sul letto, dolcemente accoccolati l'uno all'altra con Franzino che dorme acciambellato ai nostri piedi.
La guardo negli occhi e ci vedo come un'ombra, un segreto, un qualcosa capace di offuscare il brillare spensierato dei suoi occhi verdi.
"Che cos'hai?" le chiedo in un sospirando, sperando che si confidi con me.
"Niente Ignazio..." dice lei, appoggiando la testa sul mio petto "...te l'ho detto, Barbara mi fa girare come una trottola e lo stress del lavoro è tanto. Soprattutto adesso che stiamo ultimando le conferme dei permessi per il tuor!"
《Il fatto che non mi chiami 'amore', 'bellissimo' o 'ragazzone' fa riflettere!》
《Ma non posso fare nient'altro che fidarmi di lei! Quando si sentirà pronta sarà lei a dirmi tutto! Ora posso solo aspettare!》

***

Alessandra pov

Sono passati altri due giorni dal pomeriggio che abbiamo passato e ancora non ho avuto il coraggio di confidarmi.
《Cazzo...è o no il mio fidanzato?! Perché non dirglielo? ...e come posso dirglielo?!》
《Andrà sicuramente su tutte le furie quando scoprirà che ho un ritardo di venti giorni!》
Rifaccio i calcoli a mente mentre sono giù con Franz.
《Il 10 gennaio siamo andati al maneggio ed ero in attesa che arrivasse...non è arrivato...e ora sono nel panico totale!》
Vedendo che il cagnolone ha preso in simpatia un cespuglio poco distante da una panchina, allungo il guinzaglio e mi siedo lì.
"Non posso essere incinta...abbiamo sempre usato le precauzioni e poi prendo la pillola" sussurro sperando che nessuno mi senta.
"L'unica volta in cui siamo stati imprudenti è stato il 10, ma cazzo proprio io devo beccare quell'1% di sfiga???"

Esasperata torno a casa.
Ignazio è allo studio di registrazione e io approfitto per sistemare casa.
Alla fine mi faccio venire un attacco d'ansia e vado alla prima farmacia che vedo.
"Buonasera signorina!" dice la farmacista, sorridente.
《Meno male che è donna!》
"Buonasera..." rispondo, cercando di essere il più rilassata possibile "...mi può dire quanto costano i test di gravidanza, per favore?" aggiungo abbassando la voce.
La donna, che avrà si e no una trentina d'anni, massimo quaranta, mi sorride.
"Ne abbiamo tanti...singoli, doppi, tradizionali ed elettronici, quale preferisce?"
《Se avessi avuto una preferenza non ti avrei chiesto, tonta!》
La maledico nella mia testa, ma in fondo so che lei non centra nulla e finisco per sentirmi in colpa.
Prendo un pacco doppio e uno singolo di quelli classici in stick e torno a casa.

***

Ignazio pov

Sono allo studio di registrazione e sto sistemando gli spartiti.
《Adesso si torna a casa!》
Passo nel corridoio di fianco alla macchinetta del caffè e sento Martina al telefono.
"Si, certo che ti passo il numero suo, Ale!"
《Ale? E perché Alessandra dovrebbe farsi passare un numero da Martina?!》
"Non preoccuparti, è professionale...vado da un sacco di tempo e non ha mai sbagliato...ti rigirerà come un calzino e uscita da lì ti sentirai molto più tranquilla, fidati! ...prezzo? Mah, normale...con una trentina di euro ti fa tutto, servizio completo!"
《Ma chi minchia...?!》
"Poi dimmi com'è e preparami una lista di complimenti, mi raccomando non mi accontento solo di un grazie!" ride "va bene...sisi tranquilla a Ignazio non dico nulla, ci manca solo quello! Ok ...ciao!"
E chiude la chiamata.
Torno a casa e sbatto la porta.
Alessandra si affaccia dalla cucina e mi viene ad abbracciare per salutarmi.
Cerca di darmi un bacio, ma io mi scanso.
"Ehi, amore! Ma che hai?"
"Sono stanco...mi faccio una doccia e vado a letto!"
Mi avvio verso il bagno.
"E la cena? Non mangi?"
"Non ho fame!" rispondo prima di chiudermi la porta alle spalle.
《Non avrei neanche immaginato che Alessandra potesse tradirmi dopo nemmeno un mese di fidanzamento!》

***

Alessandra pov

Ho preso appuntamento dalla ginecologa di cui mi ha passato il numero Martina un paio di giorni fa.
Fortunamente sono riuscita a trovare un posto dopo poco tempo dalla chiamata ed ora eccomi qui.
Sono seduta nella sala d'attesa dello studio, mentre sfoglio uno di quei giornali di gossip usati per passare il tempo, ma non sto vedendo realmente nulla, dato che ho la testa altrove.
《Chissà che gli è preso ad Ignazio?!...dopo quella sera che ho passato a cenare da sola mi ha solo parlato per il lavoro e non mi ha più dato un bacio!》
《Mi mancano terribilmente i suoi abbracci!》
"Ascenzi!" dice la segretaria.
Mi alzo e vado nell'ufficio.
"Buongiorno signorina!" mi saluta lei.
"Buongiorno dottoressa!"
Mi fa accomodare sulla sedia di fronte a lei e mi fa dire il motivo di questo appuntamento così urgente.
Le racconto tutto e lei mi ascolta, interrompendomi giusto un paio di volte per chiedere qualche chiarimento.
"Allora signorina Ascenzi, lei stessa mi ha detto che segue questo trattamento da parecchi anni e che è sempre andato tutto bene, giusto?"
Annuisco.
"Lei è fidanzata, attualmente?"
Annuisco.
"Il suo fidanzato è sano?"
Annuisco ancora.
"Bene...allora facciamo così..."
Mi dice le cose da fare e mi fa la ricetta per un prelievo del sangue come controllo di routine.
"Appena avrà i risultati, torna e li vediamo insieme, ok?"
"Si...ok! C'è solo un'ultima cosa...io ho fatto dei test per scrupolo, tre di preciso, e sono risultati due negativi e uno positivo! A quale dei due risultati devo dare retta?"
"Le faccio fare il prelievo apposta...il sangue non è condizionato dall'ansia, quindi questo è il modo più semplice e sicuro per sapere il risultato!"
"Ok...allora alla prossima, dottoressa!"
Ci stringiamo la mano e io mi avvio verso la porta.
"A presto, signorina!"
Esco dallo studio e sono ancora più impaurita di prima.
《E se gli esami confermassero il test positivo...come farò a dirlo ad Ignazio??》

***

Salveeee a tuttiiiiii
Ohio...ohio...ohio...che brutta storia!
Alessandra ha un ritardo ed è nel panico per il risultato e per la reazione che può avere il nostro bel Boschetto alla notizia di una possibile gravidanza!
Cosa succederà adesso?
Positivo o negativo? ...voi che dite?
Riusciranno a chiarirsi e fare pace la nostra coppietta?
Leggete il prossimo capitolo per scoprirlo
Un bacione enorme
Frakkia❤❤❤

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