XXVII.Chiacchiere, chiarimenti e proposte

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Piero pov

Siamo in camera dopo il concerto.
Elena mi dorme vicino e non mi molla il braccio per nulla al mondo.
Io invece sono sveglio più che mai, e non solo per l'adrenalina post concerto e per l'ora ormai tarda. Sto ancora ripensando allo sfogo che ha avuto in camerino.
Alessandra è messa proprio male e lo sguardo un po' perso che abbiamo notato tutti fa pensare.
Bussano alla porta.
All'inizio cerco di fare finta di niente, ma continuano.
Alla fine cerco di allontanare Elena e mi alzo, la vedo borbottare un po', per poi abbracciare il cuscino dove dormivo io poco prima e affondarci la faccia dentro.
Sorrido. Le dò un bacio sulle labbra, lei sorride e si riaddormenta.
Vado ad aprire e mi trovo Gianluca e Ignazio.
L'abruzzese con la faccia addormentata e rassegnata, mentre il marsalese è sconvolto e sconsolato.
Comprendendo al volo la situazione non facile, mi metto maglia, pantaloni, prendo la tessera della camera, telefono ed esco.
"Ciao!" mi salutano entrambi con gli occhi persi.
"Ciao...che succede?"
"Non so che fare..." mi dice Gian indicando il nostro amico "...è inconsolabile!"
Scendiamo giù al bar affianco alla hall e propongo una tisana.

***

Ignazio pov

Sono al bar dell'albergo insieme a Gianluca e Piero e abbiamo preso qualcosa di caldo, anzi solo io l'ho fatto!
Da qui a meno di cinque ore suonerà la sveglia a tutti e ognuno tornerà a casa propria.
Io e Piero, insieme alle nostre famiglie, prenderemo l'aereo per Catania e torneremo a casa, lui a Naro e io a Marsala per festeggiare il Natale, mentre Elena andrà a Milano, Martina e Gianluca torneranno a Teramo e Alessandra andrà in Russia.
《La Russia...un'altra nazione...un'altra lingua...un altro mondo!》
"Allora?..." chiede Piero, cercando di mascherare uno sbadiglio "...come mai quella faccia Ignà?"
"Non mi vuole!" farfuglio io, ma so che non si accontenteranno solo di questo.
"È da mezz'ora che continua a ripetere questa frase...non so più che fare!" dice Gian cercando di aiutarmi, ma neanche lui sa molto.
"Ma chi non ti vuole?" richiede il narese.
"Non mi vuole...non mi vuole...non mi vuole!"
So che questo mio comportamento sfiora l'apatia, ma non trovo un modo per reagire.

Da quando Alessandra è venuta al concerto e l'ho guardata negli occhi sono andato nel panico più totale, e il fatto che non mi voglia parlare, fingendo indifferenza, mi fa spaventare e preoccupare ancora di più.
Piero mi scrolla le spalle.
"Oooooh ...ma chi? Chi è che non ti vuole?"
Alla fine cedo. Dirglielo non cambierà le cose.
"Alessandra" sussurro.
"Alessandra?" mi chiedo i ragazzi all'unisono e io, semplicemente, annuisco.
"Ma Ale stravede per te!" dice Gianluca "Perché mai non dovrebbe volerti?"
Mi viene solo da smuovere le spalle sconsolato.
Non facciamo in tempo a continuare il discorso che il telefono di Gianluca suona.
"Pronto amore...come mai ti sei svegliata? ...sono con i ragazzi al bar a chiacchiearare dato ch...che vuol dire urla? ...addirittura piange?...ok, Elena?" nel sentire quel nome Piero scatta subito, ma Gianluca lo fa risedere di nuovo "va bene...si...il tempo dell'ascensore e saliamo! Stai tranquilla...si risolverà tutto...tra poco arriviamo...ciao amore!" e riattacca.
"Che succede?" chiediamo entrambi.
"Elena sta bene?" aggiunge Piero.
"Si Elena sta bene!" dice subito l'abruzzese per calmare l'altro.
"Il problema è Alessandra!" e lì scatto subito in piedi io "La ragazza ha chiamato Elena e, con Martina, è andata nella camera che voi dividete. Quando hanno bussato la porta era socchiusa e lei era riversa a terra...in un lago di lacrime!"
Non ascolto altro e a passo di carica raggiungo la hall e l'ascensore, seguito in silenzio dagli altri due.

Raggiungiamo il piano in assoluto silenzio e, non appena le porte si aprono, troviamo Martina in nostra attesa.
Ci accompagna in camera e appena apre vedo Elena seduta a terra che abbraccia un'Alessandra in piena crisi di pianto, che non accenna a smettere.
Quando ci nota molla un po' la presa e le sussurra parole dolci.
Ne riesco a sentire alcune "Qui...arrivato...Ignazio...orso"
Alessandra ha lo sguardo appannato, ma appena mi mette a fuoco si alza barcollando e mi abbraccia.
"Non ce la posso fare...non è giusto...perché a me?!" mi continua a ripetere tra un singhiozzo e l'altro.
Le accarezzo la testa dolcemente e sento che piano piano si calma fino a che non smette di piangere.

L'accompagno al letto e la faccio sedere sulle mie gambe, continuando a coccolarla.
Elena mi incoraggia a gesti per farla parlare, ma io non posso fare altro se non continuare ad abbracciarla.
Piero propone di uscire per lasciarci soli, e se anche un po' in apprensione, anche la ragazza accetta.
Appena sentiamo la porta chiudersi Alessandra si stacca un po' per guardarmi negli occhi.
Ci vedo tristezza, illusioni distrutte, rassegnazione e solitudine.
Le sfioro le labbra con le mie sperando che questo la tranquillizzi almeno un pochino.
"Ti sono accanto!" le dico a fior di labbra "Affronteremo insieme qualunque cosa ti sia successa!"
La convinco, neanche io so effettivamente come, a parlare.
Mi racconta della sua infanzia con una madre che pretendeva troppo, i continui litigi tra i genitori, il graduale allontanamento, gli scontri a causa delle scelte diverse da quelle di sua mamma, per arrivare poi alla fine con la telefonata del padre dove lui le chiedeva di incontrare la sua attuale compagna per conoscerla.
Impotente e completamente spaesato, chiamo gli altri e la spingo a raccontare tutto anche a loro.
Alla fine tutti ci guardiamo in cerca di una soluzione.
"Una volta mia madre mi disse che la follia va usata solo quando serve!" dice Elena "io non posso dirti cosa fare con i tuoi genitori, ma ho in mente una follia che ti può aiutare a stare meglio!"
"Che avevi in mente?" chiede Piero con un po' di sospetto.
"Capodanno...baita, che sembra più un hotel per quanto è grossa, in Svizzera ...noi più tutte le nostre rispettive famiglie! Sai che festa che esce fuori?!"
"Per quanto riguarda il Natale? Che dovrei fare?" sussurra Alessandra, persa.
"Il Natale va passato con le persone che ti vogliono bene, ma se salire o meno su quell'aereo domani, lo puoi decidere solo tu!"
In attimo mi viene un'idea.
"L'hai mai vista la Sicilia?"
Si girano tutti verso di me.
"Perché?" mi fa lei.
"Mia mamma ti adora! Le farebbe tanto piacere se venissi anche tu con noi giù a Marsala, è stata lei stessa a propormelo ieri sera! L'unica cosa è che il nostro Cenone è fatto tutto di roba casereccia, quindi..." non riesco a finire che la vedo sorridere.
"Ti ringrazio davvero tantissimo, ma come ha detto Elena, il Natale bisogna passarlo in famiglia e..."
"No..." interrompe Martina "...il Natale bisogna passarlo con persone con cui stai bene...è diverso!"
Le ragazze si sorridono e Alessandra si alza, per poi mettersi al computer. Dopo poco sentiamo il suo telefono squillare un paio di volte.
"Mi controlli il telefono, per favore Ignazio, dovrebbero essere le conferme che ho richiesto!"
Prendo il suo cellulare e vedo che le sono arrivate due mail, una disdetta del volo Londra-Mosca e la conferma del volo Londra-Catania, che faccio vedere anche agli altri.
"Evviva la follia!" esulta Elena.
Alessandra si gira verso di noi e incrocia subito il mio sguardo stupito e felice, con il suo sorriso.
"Spero non ti dispiaccia se mi imbuco a casa tua! Mamma dovrà farsene una ragione!"
Ci perdiamo in un abbraccione di gruppo.
Ci separiamo dopo alcuni minuti e anche se ormai il tempo di dormire è passato da un pezzo, ognuno torna nelle proprie camere.
Ci abbracciamo, ci baciamo e alla fine ci addormentiamo abbracciati e felici.

***

Salve a tutti
Questo capitolo è stato difficilissimo da scrivere e parecchio contorto dato che ero indecisa se far accettare la proposta ad Alessandra o no...ma alla fine un po' di felicità se la meritano tutti no?
Come reagirà la mamma alla notizia che la figlia preferisce stare da un'altra parte piuttosto che trascorrere le feste con lei? Come sarà la compagna del padre?
La festa nella baita in Svizzera si farà? E se si...chi verrà??
Leggete...commentate...votate ☆
Un bacione e un mega salutone
Frakkia ❤

Le note del cuore ♡ //PB//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora