XXIX.Cena a quattro

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Ignazio pov

È la serata del 27 Dicembre e tra poco io ed Ale andremo al ristorante dove ci incontreremo con il padre e la sua 'compagna' per le presentazioni ufficiali da entrambe le parti.
Siamo tutti e due un po' in ansia, ma da quando la madre di Alessandra se n'è andata via, l'ho vista molto più rilassata e sorridente.
Il padre si è offerto di venire giù a Marsala, da Roma, per evitare alla figlia un viaggio in più, ma anche perché questa parte di Sicilia non l'aveva mai vista.
Mi avvio verso l'ingresso di casa e la trovo sulla porta ad aspettarmi.
《Splendida!》
Ha il vestito lungo fino al ginocchio verde petrolio leggermente aderente che mette in risalto i punti giusti, scollo a barca con le cuciture nere in tinta con le maniche lunghe e le ballerine, il tutto che mette in risalto la sua carnagione chiarissima.
I capelli ricci sono legati in una coda morbida ed è senza trucco.
Giusto un po' di burrocacao per mettere in risalto le sue labbra naturalmente rosse.
"Sei bellissima!" le sussurro all'orecchio e la vedo arrossire.
Mi guarda senza tralasciare un millimetro.
"Anche tu sei bellissimo!"
Ci sorridiamo come due ragazzini.
《Mi sono aggiustato pure il pizzetto e fatto la barba per la serata!》
Mia madre ci fa una carrellata di foto in stile ballo del liceo, poi prendiamo un taxi e andiamo.

***

Alessandra pov

《Sono un fascio di nervi...e se poi non le piaccio?!》
Sento le braccia di Ignazio avvolgermi e confortarmi.
Il fatto che c'è lui mi aiuterà di sicuro, soprattutto nei momenti più tesi.
Vestito con uno dei suoi completi da concerto senza però papillon o cravatta.
È molto elegante e fa la sua bellissima figura.
《E se lui non dovesse piacere a mio padre?!》
Panico assoluto.
"Ehi...calmati!" mi dice, intuendo il mio malessere "andrà tutto bene!"
Non so neanche io come faccia, ma riesce sempre ad indovinare i miei momenti di crisi e consolarmi sempre nel modo più giusto.

Arriviamo al ristorante e il maître ci porta verso una saletta appartata.
La mano di Ignazio sul mio fianco mi aiuta a stare calma e il suo profumo meridionale mi distende i nervi quanto basta.
Arriviamo e vediamo che ci sono già due posti occupati.
Il signore ci annuncia e mio padre mi viene ad abbracciare.
"Ciao papà" lo saluto e lui mi ricambia.
Saluta Ignazio con una stretta di mano e le presentazioni, per poi avviarci verso il tavolo.
Lì in piedi c'è una donna sulla quarantina di anni circa, alta, mora e riccia, con un visino dolce e gli occhi scuri.
Jessica Thompson.

Ci presentiamo tutti e dire che Ignazio è il mio ragazzo fa un po' strano, ma anche piacere.
Parliamo tutti quanti fluentemente l'italiano e questo facilita moltissimo le cose.
Cominciamo a chiacchierare del più e del meno per avviare la serata e noto subito che è una donna simpatica, gentile e, soprattutto, molto modesta.
Non si vanta di sè e quando capita che qualcuno - mio padre in particolare - le faccia un complimento diventa bordeaux.
Lavora come interprete e traduce i documenti amministrativi delle aziende, ma ha un'agenzia in proprio insieme ad una sua amica di college.
Scopro che si sono conosciuti tramite il lavoro, dato che un cliente dello studio di architettura di mio padre è straniero, per la cena d'incontro e per gli accordi successivi hanno richiesto la presenza di lei per evitare equivoci o incomprensioni.
L'accordo è andato in porto, ma con sé ha portato anche la loro conoscenza.
Nemmeno per sbaglio qualcuno fa un accenno alla mamma o alla fama del mio ragazzo.
《Fa davvero uno stranissimo effetto chiamarlo così, ma non trovo altro modo!》
《Lo amo alla follia, c'è poco da fare!》
Passiamo la serata in tranquillità fino a che non ci dicono di dover aspettare un po' di più per il dolce.
Mi alzo per andare in bagno, ma passando vicino ad un balconcino cambio idea e mi affaccio per prendere un po' d'aria.
《Fortunatamente sta andando tutto bene!》

Dopo minuti passati insieme al vento e al panorama delle spiagge siciliane sento di non essere più sola.
"Tutto ok?" mi chiede una voce femminile, ormai familiare.
Mi giro e vedo Jessica sull'uscio della portafinestra con uno sguardo un po' in dubbio e preoccupato.
"Va tutto bene...grazie!" mi viene da sorriderle.
La sento che si rilassa e mi affianca.
"Tuo padre sta facendo il terzo grado a quel povero ragazzo!" mi confida lei con gli occhi furbi.
"Poverino...chissà quante gliene sta dicendo!"
Mi immagino Ignazio mentre mio papà lo tiene sotto torchio con una sfilza di domande a trabocchetto.
"Rientriamo...ti va?" dico io.
"Posso chiederti una cosa da donna a donna!"
"Si, certo!"
Lei sospira, ritorna a guardare il panorama e poi parla.
"Tuo padre mi ha raccontato di te, del rapporto altalenante che avete tutti e tre e ...di tua madre!"
"Ah..." resto stupita dalla cosa. Mio padre è caratterialmente un uomo molto riservato, soprattutto per quanto riguarda la vita privata "...e che cosa ti ha detto di preciso?"
"Tutto...o meglio in linea generale tutto!"
"Se sai già tutto allora, perché vuoi parlare con me?"
Si gira e mi guarda negli occhi seria e sincera.
"Voglio dimostrarti che non sono una che si mette con un uomo per convenienza! Andrea è una persona speciale che merita il meglio...e vorrei essere io a darglielo! Gli darò tutto il meglio di cui avrà bisogno! Non ti posso assicurare che andremo sempre d'accordo, però voglio condividere con lui tanti momenti...belli e brutti che siano...se tu me lo concederai, ovviamente!"
Resto spiazzata da questa confessione così dolce e sentita.
"Mi stai...chie...chiedendo il permesso di frequentare mio padre?"
"Si...o almeno voglio essere sicura che tu non hai nulla in contrario!"
"No...non nessun problema!"
La vedo sorridere in maniera completamente rilassata adesso.
《Mamma mia...faccio così tanta paura?!》
Mi ritornano in mente le parole di Elena:
Se la cena dovesse andare bene invita lei e tuo padre in Svizzera a Capodanno! Sarà il tuo modo per dirci che è tutto ok!
Glielo propongo senza pensarci e lei si fionda al nostro tavolo, dove ritroviamo i maschietti a chiacchierare tranquillamente.
Incrocio lo sguardo con papà e lui mi fa l'occhiolino con un sorriso soddisfatto e fiducioso.
《Evvai...prova superata!》

***

Ignazio pov

Le ragazze sono appena tornate da una sosta alla toilette durata quasi mezz'ora.
"Non puoi immaginare che cosa mi ha appena detto Alessandra!" dice Jessica euforica.
La guardo un secondo e la vedo sorridere e farmi l'occhiolino.
《È andata anche questa!》
Come immaginavo Jessica riferisce ad Andrea che Ale le ha proposto di passare il Capodanno nella baita in Svizzera con noi.
"Ci sarà anche la mia famiglia e quella dei ragazzi..." mi infilo io nel discorso "...saremo un sacco di gente!"
Lui ci pensa un attimo, ma poi accetta.
Alessandra lo abbraccia contentissima e dopo il dolce, e i caffè per noi maschietti, è ora di fare ritorno.

Alla cassa si scatena un mezzo litigio tra me e Andrea su chi deve pagare, ma alla fine la spunta lui.
《Uffa...non è giusto!》
"Apprezzo il gesto Ignazio, sul serio!" mi dice lui con una pacca sulla spalla "Ma mi sembra più giusto che paghi io!"
Prendiamo due taxi e noi torniamo a casa mia.
Pigiama, letto, qualche coccola, ma poi crolliamo in un sonno tranquillo e dolce, dove tutto è sereno e tutti sono felici.

***

Salve a tuttiiiiii
Lo so...lo so...sono una criminale ad aggiornare a quest'ora, ma purtroppo l'ispirazione viene un po' alla cacchio quindi...mi dispiace tantissimo 😣
Allora...tornando alla storia... Alessandra ha conosciuto la nuova fiamma del paparino, Ignazio ha superato la prova del papà a pieni voti e andranno tutti alla baita in Svizzera per il Capodanno!
Che succederà mai lì?
Chi ci sarà oltre loro?
Lo scopriremo nel prossimo capitolo
Un bacione enorme e un saluto gigante
Frakkia ❤❤❤

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