XVIII.A mali estremi...estremi rimedi

208 10 4
                                    


Elena pov

Mi sveglio e mi struscio contro qualcosa di robusto, ma morbido e caldo, accompagnato da un ritmo costante.
Alzo la testa e vedo Piero che dorme dolcemente a pancia in sù con la testa verso destra e le braccia robuste che mi stringono.
Gli sono praticamente sdraiata sopra!
Ha i capelli in disordine, le labbra gonfie e le guance leggermente arrossate, ma è adorabile!
Mi tiro su e mi scivola via il lenzuolo mettendo in mostra le mie forme.
《Cazzo...e ora che faccio?!》
Perlustro la stanza con lo sguardo finché non noto il bloc-notes che Piero usa per appuntarsi le cose.
Strappo un foglio, prendo la penna lì vicino e scrivo. Ripiego il foglio, lo metto sotto i suoi occhiali, gli accarezzo la guancia con un bacio e dopo essermi rivestita, torno in camera mia.

***

Piero pov

Mi sveglio avvolto dal ricordo di una delicata fragranza di menta e il gusto di cioccolato sulle labbra. Mi porto il cuscino al naso e annusandolo ritrovo quello stesso profumo.
《Allora non è stato un sogno!》
Allungo le braccia, ma le lenzuola sono fredde. Tiro su la testa e mi ritrovo solo. Mi rimetto i boxer e vado in bagno a controllare: vuoto!
Noto sotto i miei occhiali rossi un foglio ripiegato.
Lo apro e dentro ci trovo una lettera con la scrittura tonda ed elegante di Elena.

Caro Piero,
non capisco neanche perché ti sto scrivendo questa lettera, dato che potrei tornare tra le tue braccia.
Ti vedo dormire e capisco che ritornare da te sarebbe una follia!
Non fraintendermi...non mi pento di ciò che è successo stanotte, anzi è stato uno dei momenti più belli e passionali della mia vita e non posso fare niente se non ringraziarti per questo!
Darmi alla fuga è da vigliacchi, ma so anche che se restassimo insieme arriveremmo a farci solo del male e io non voglio! Non voglio vederti soffrire per qualcosa che ho detto o fatto.
Scusa per averti lasciato solo in quella stanza che profumerà per sempre un po' di noi...non te lo meriti, ma ti chiedo di mantenere la stessa passione che hai dimostrato a me stanotte e concederla alla donna della tua vita che un giorno, sicuramente, incontrerai e che potrà renderti felice!

Un bacio appassionato
Elena ♡

Seduto sul bordo del letto e stordito da quelle parole così reali, resto immobile.
Sento il telefono squillare: Ignazio.
《Che cazzo vuole adesso?!》
- Dimmi -
- Neanche 'pronto' dici più Pieruzzo, eh?- lo sento ridacchiare e mi fa salire il nervoso.
- Non è aria Ignà, stringi! Chi minchia vui?-
Lo sento ammutolirsi di colpo e sospirare.
-Io e Gianluco stiamo aspettando le ragazze per andare a fare colazione al bar dell'ospedale, così dopo andiamo da Barbara, ci raggiungi o vuoi fare l'asociale?-
-Il tempo della doccia e arrivo!-
Non gli dò nemmeno il tempo di salutarmi che ho subito riattaccato.
Mi dò una sciacquata veloce, mi cambio con jeans e un maglione e scendo.
Arrivo giù che trovo il gruppo al gran completo e dopo i saluti saliamo sulla macchina dai vetri oscurati che ci ha mandato Michele.

***

Gianluca pov

"No...no...e no! Io non cedo il mio posto di lavoro! Con tutti i sacrifici che ho fatto per questi ragazzi con cavolo che mi faccio mettere da parte!" esclama Barbara furibonda.
"Ma nessuno sta dicendo che dovrai giocarti il posto...solo che un'assistente ti potrebbe aiutare a fare le cose meglio, dato che potrete dividervi i lavori!" dico io cercando di farle capire le nostre preoccupazioni, ma Barbara è di coccio e non vuole proprio sentire ragioni!
Le abbiamo fatto compagnia mentre pranzava e dopo che abbiamo aperto il discorso e scoppiato il finimondo.

Ormai è ora di andare. Barbara sta meglio e già tre bottiglie di antibiotico su sei sono andate.
Dopo che avrà finito il ciclo di cure le verrà rifatto il prelievo del sangue, e se risulterà completamente negativo potrà tornare in hotel.
Andiamo a pranzare vicino allo stadio e cominciamo con il soundcheck.

Piero è strano, chiuso, nervoso e con un nonnulla scatta subito. Anche Ignazio l'ha notato, ma abbiamo preferito lasciarlo stare, pensando che sia uno dei suoi attacchi d'ansia pre-concerto che ogni tanto gli vengono.
La cosa più strana di tutte però, è che lui ed Elena non hanno ancora litigato anzi...lei sembra addirittura impaurita da questo suo comportamento e se ne tiene alla larga.
Ignazio invece lo stuzzica di continuo, non capendo che, facendo così, rischia solo di essere fracassato di mazzate, un giorno o l'altro!
"Forza ragazzi...tutti in hotel a cambiarsi che tra tre ore e mezza si comincia!" ci avvisa Michele, che per l'occasione - sotto minacce di Barbara in realtà! - è venuto a vederci e controllare che tutto fosse in ordine.

Arrivato in stanza parlo dei miei dubbi con Martina.
《Avendo stretto una forte amicizia con Elena, le avrà pur detto qualcosa!》
"L'ho notato anche io il suo cambio d'umore in effetti..." mi dice lei mentre tira fuori i nostri abiti da palco dalle sacche "...ma non ti so dire niente purtroppo!"
"Ma come? ...non ti ha detto nulla?"
Nega con la testa anche lei, affranta e in dubbio sui possibili motivi.
"E se devo dirti la verità sono un po' preoccupata...ho paura che lei e Piero possano fare una scenata durante il concerto!"
Ci abbracciamo e le dò un bacio delicato, che risveglia i nostri sensi.
"Ma no...figurati! Ci manca solo che si mettono a battibbeccare sul palco!"
Le lascio una scia di baci per tutto il collo e sul morbido decoltè mentre la sento ansimare leggermente.

La faccio sdraiare sul letto e cominciamo a fare l'amore finché non ci troviamo completamente avvolti dalla passione.
Le nostre labbra si uniscono. I nostri corpo si cercano, fino a che il culmine non ci travolge e ci lascia senza fiato.
Ci facciamo la doccia e continuiamo a coccolarci senza mai essere sazi l'uno dell'altra.
Ci asciughiamo e ci vestiamo comportandoci come due bambini e scendiamo in attesa che arrivino gli altri.

Torniamo allo Stadio Bernabeu di Madrid ed entriamo. Siamo tutti pronti per l'esibizione e carichi al massimo.
"In bocca al lupo a tutti!" ci augura Martina, con il violino in mano, dandomi un bacio a fior di labbra prima di entrare in scena insieme al resto dei musicisti.
Mentre ci scambiamo questo gesto dolce noto Piero girare la testa da un'altra parte - gesto di per sè nemmeno tanto strano! - ma il suo sguardo mi sembra rassegnato, quasi affranto.
Dopo entra Elena e poi tocca a noi.

Il concerto è finito. Siamo in macchina per tornare in albergo. Martina si è addormentata sulla mia spalla e sospira ogni tanto.
《Meno male che la macchina è un SUV altrimenti non ci saremmo entrati tutti e sei!》
"Ragazzi...devo dirvi una cosa!" inizia Michele guardandoci speranzoso "Che Barbara lo voglia o no ha bisogno di una mano!"
"Quindi vuoi trovarle un'assistente?" chiede Ignazio.
"Si...ma non so proprio come convincerla e ho paura della sua reazione quando lo scoprirà!"
Ci guardiamo tutti negli occhi conoscendo già la risposta, ma sapendo anche che è l'unica cosa giusta da fare!

***

Buon salve a tutti
Sono ultra felicissima😄😄😄 la storia sta andando alla grande, mi piace come sta uscendo e sono contentissima che piaccia 😍😍😍
Al prossimo capitolo
Un bacione enorme e tanti saluti
Frakkia ❤❤❤

Le note del cuore ♡ //PB//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora