XXIII.Guerra&Pace

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{Vi assicuro che il titolo non si riferisce al famoso romanzo 😂 è stato tutto un caso!!}

Ignazio pov

Domani sera sarà la nostra ultima data e in mattinata arriveranno le nostre famiglie a vederci e supportarci.
Ho un'ansia assurda!!
Per la prima volta anche io avrò qualcuno a cui dedicare Grande Amore, esattamente come hanno la fortuna di fare Gianluca e Piero...nella speranza che quella determinata persona recepisca il messaggio!

Insieme ai ragazzi sto andando in palestra per scaricare un po' dell'agitazione che c'ha preso a tutti e tre allo stomaco.
Anche Martina è con noi, ma ha detto che si sarebbe fatta solo un po' di bicicletta e rapis roulant dato che non si sente molto bene e non vuole sudare troppo.
《Poi sta le ore in ammollo nella sauna...mah!》

Ci mettiamo i paramani tutti e tre e ci avviamo verso il ring, che si trova in fondo.
La scena che ci si presenta davanti ha dell'assurdo.
Alessandra ed Elena sul ring con un gruppetto di uomini che fanno il tifo, però le ragazze si studiano e si scontrano non calcolando nessuno.
Guardo Piero di striscio e lo vedo nero di rabbia, che punta il 'pubblico' tipo toro alla corrida.
"EHIIIIII" urla il narese facendo girare tutti, ragazze comprese "che avete da guardare?! ...la palestra è grande, proprio qui dovete stare?!" chiede lui in inglese.
I tizi lo guardano storto, ma intuendo dal tono che non è aria, se ne vanno.
Elena sorride e scende dal ring, insieme ad Alessandra, e abbraccia Piero.
"Sei tutta sudata!" dice lui restando fermo.
"E tu sei geloso!" afferma lei con sicurezza, facendo sorridere anche lui.
"Forse!"
"Solo...forse?"
Lui la prende per i fianchi.
"Nessuno può avere ciò che è mio!"
"Sono d'accordo...ma il concetto vale anche al contrario!"
"Ovviamente...vatti a fare una doccia adesso!"
"Vaaaaa beeeeeene!" si scambiano un bacio veloce e le due ragazze si avviano verso le loro borse, dopo averci salutato.

***

Alessandra pov

《Ok...ora basta con la timidezza...ti devi dare una svegliata!》
Sono sdraiata sul letto della mia camera dopo la doccia, intenta a sistemare alcuni documenti che poi devo rinviare a Barbara per l'ultimo controllo.
《Finito!》penso subito dopo aver premuto 'invio' per l'ultimo salvataggio.
Abbiamo finito da poco di mangiare ed Elena è in camera con Piero.
《Chissà Ignazio che sta facendo adesso?》
Arrivo davanti la porta della sua camera e sento rumore di passi e lui che parla.
"Ma certo...mi manchi tanto anche tu piciridda...ma si certo che ti porto in giro, ci manca solo che restiamo sempre in albergo! ...No, no a parte qualche impegno di un paio d'ore massimo, il pomeriggio poi sono tutto tuo" ride "si si ...ti vengo a prendere all'aeroporto, come c'eravamo detti! Va bene...a domani, ciao!"
Lo stomanco mi si è stretto all'improvviso.
《Tutte le parole dolci, i gesti gentili, gli sguardi complici, i sorrisi e le risate contagiose, tutto finto! ...ed io che mi ero illusa di potergli interessare!》
Sento le lacrime scendere. Indietreggio e mi ritrovo contro il muro. Mi accascio per terra fino a sdraiarmi sul pavimento.
Sento dei movimenti attorno a me, ma l'unica cosa che faccio è coprirmi gli occhi e continuare a piangere.
Qualcuno mi parla, ma non capisco nulla!
Delle braccia robuste e gentili mi stringono e mi portano lontano dal mio appoggio.
Mi asciugano le lacrime e piano piano riesco a mettere a fuoco chi è: Ignazio!
Mi si gela il sangue in un secondo e lo spintono via, ma lui mi tiene stretta a sè.
"Che è successo Ale?" mi continua a chiedere lui, ma io non riesco a fermarmi e verso lacrime senza freni.
《Bastardo...bastardo...》
"Bastardo!" riesco a dire a denti stretti dando voce all'unico pensiero che mi viene in mente.
"Perché? Chi è un bastardo?"
Lui ha lo sguardo sbigottito, ma non mi molla un secondo.
"Mi hai preso per il culo fin dall'inizio, non te n'è mai importato niente di me...nonostante mi hai trattato con attenzione io sono sempre stata, per te, la fessa da prendere in giro, eh?! ...spero almeno ti sia divertito, anzi immagino che il sembrare imbranato davanti a me che difficoltà sia stata?!"
"Ma chi minchia dissi, Alessandra?" chiede lui stranito e sconcertato.
《Come se io mi faccio fregare due volte no?!》
"Alessandra...che ho fatto per farti stare così tanto male?"
"Non voglio più parlarti, sparisci dalla mia vita!"
Nonostante i miei tentativi di tenerlo lontano, lui mi abbraccia e, per quanto mi scocci ammetterlo, è solo qui che mi sento rilassata e al sicuro.
"Forse ho capito!" comincia lui "Hai sentito la chiamata che ho fatto, ma ero solo al telefono con mia sorella, non esiste nessun'altra! Ti prego...credimi!"
"L'ultima volta che mi sono fidata di un ragazzo mi sono trovata ad essere insultata sentendomi dire che non sono abbastanza..." dico io stupendomi della facilità con cui l'ho detto "...adesso basta!"
Me lo scrollo di dosso e cerco di andarmene, ma un attimo prima di girare la maniglia, lui mi prende e, mettendomi con le spalle al muro, cattura le mie labbra con le sue.

***

Ignazio pov

Sto baciando Alessandra.
Vederla per terra, in lacrime e, per di più per causa mia, mi ha distrutto e spiazzato.
Quando mi ha dato del bastardo non ho capito subito il motivo, ma poi mi è venuta l'illuminazione.
Ha mal interpretato la telefonata con Nina, credendola una mia probabile ragazza!
Il sapere di essere in qualche modo responsabile del suo malessere mi ha fatto reagire d'istinto. Istinto che in quel momento mi diceva di dimostrarle, in un modo o nell'altro, che altre non ce n'erano tranne lei.
《Colpo di fulmine, Boschetto! È proprio un gran bel colpo di fulmine!》

Le sue labbra sono morbide e salate dalle lacrime che ha versato fino ad ora.
Cerca di fare resistenza, o spintonarmi, per andarsene, ma nonostante sia alta quanto Piero io resto comunque molto più robusto e alto di lei, e quindi più difficile da spostare.
Alla fine la sento cedere e darmi la dolcezza di cui ho bisogno e desiderio.
Le sue dita scivolato sulle mie spalle e salgono verso i capelli, annodandomeli ancora di più, ma non me ne frega niente.
《Se per averla nella mia vita devo avere i capelli perennemente annodati...così sia!》
Solo quando la sento più tranquilla mi allontano, abbracciandola sempre.
"È stato solo un momento di debolezza, Ignazio. Non doveva e non dovrà succedere più!" dice lei in un sussurro e lo sguardo basso.
Le alzo la testa e le sfioro le labbra con baci lievi.
"No...non è vero..." rispondo io tra un bacio e l'altro "se fosse stato...un errore...non sarebbe...mai capitato...tu...non sei tipo...che bacia per sbaglio!"
La vedo arrossire.
《È dolcissima quando lo fa!》
"Voglio dimostrarti che faccio sul serio con te!"
"Come?" chiede lei, con un po' di sospetto negli occhi.
"Vuoi uscire con me stasera?"
Alessandra sgrana gli occhi dalla sorpresa.
"Co...come..."deglutisce spaesata "cosa intendi?"
Sorrido, rasserenato dal suo mancato rifiuto.
"Un'uscita...io e te...una serata fuori insomma..." cerco di chiarire il concetto, ma finisco per balbettare "cinema... una pizza... una cena... una passeggiata al parco ...non so, quello che vuoi!"
Lei sorride, probabilmente ancora indecisa se accettare o meno.
"Un cinema e una pizza vanno benissimo...ma non film horror mi raccomando!"
"Agli ordini, mia signora!" le faccio un inchino troppo accentuato e la sento ridacchiare di nuovo.
《Sono disposto a tutto pur di sentire ancora quel suono così dolce!》

***

Salveeeee a tutti
Anche questo capitolo è dedicato ad Ignazio e Alessandra!
La ragazza ha frainteso, ma i due hanno chiarito. Il bel Boschetto ha anche avuto il coraggio di chiederle di uscire e lei ha accettato...che succederà adesso??
Lo scopriremo insieme nel prossimo capitolo
Un salutone enorme
Frakkia ❤❤❤

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