XVI.Discoteca&Disastri

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Elena pov

Dopo che Piero se ne è andato dal mio camerino ho aspettato Martina, arrivata dopo 10 minuti, e mi sono risistemata.
L'ho visto spesso cercare di parlarmi ma le mie parole erano solo a livello professionale.
Alla sua domanda: "Allora cosa devo fare con le note finali di 'Mamma' secondo te?"
Gli ho semplicemente detto di fare come gli pareva.
《Mica posso mettermi a fare la baby sitter ad un ventenne...e chi sono io?! ...Mary Poppins??》

Ora sono in una discoteca con i ragazzi e Martina.
Piero ed Ignazio stanno parlando di non so cosa, mentre la coppietta è in pista a darsi al ballo.
Mi avvio verso il bancone, dopo aver avvisato i due ragazzi.
Sono alla mia seconda birra e già ho la testa che mi gira.
《Non sei mai stata una gran bevitrice!》
Di fianco a me c'è un ragazzo che prende un cocktail, mi sorride e nonostante abbia chiesto un'altra birra mi arriva il suo stesso drink.
"Mi sa che ti sei sbagliato!" urlo al barista.
"Offre lui!" mi indica il tipo.
"Ciao" mi dice lui con voce squillante e un sorriso malizioso.
"Ciao..." gli rispondo "...e grazie per il drink!" facciamo cin cin e cominciamo a chiacchierare.

***

Piero pov

La coppietta è tornata dalla pista e appena Martina si è accorta dell'assenza di Elena mi ha guardato male.
Ignazio però l'ha subito rassicurata dicendo che era solo andata a prendere un'altra birra e che tra poco sarebbe tornata.

Sono passati quasi 40 minuti, ma di lei ancora niente.
"Mi sto cominciando seriamente a preoccupare...non si era assentata così tanto la prima volta!"
"Magari si è rintanata con qualche bel tipo appena incontrato?!" mi dice Martina con aria da finta innocente.
"MARTINA...ma che dici?!" l'ammonisce subito Gianluca.
"Che c'è? Sto solo dicendo che anche lei sarà pur libera di divertirsi un po'...non ci troverei nulla di male!"
Solo l'idea mi fa salire il sangue al cervello!
"Non è il tipo da serate occasionali!" mi scappa da dire.
La ragazza mi guarda strano "E chi te l'ha detto?"
"Boh...supposizioni!"
《Non posso di certo dirle che da quando ho sentito lei ed Elena nella sauna non faccio altro che pensarla mentre perde il controllo, anzi...chissà che reazione ha mentre viene??》

Senza dire una parola me ne vado al bancone.
Lì sento le mani prudermi dalla voglia di fare a botte.
Elena che chiacchiera sorridente con un tipo con i capelli rossi e corti e vestito tutto di nero. Lui le guarda più volte la scollatura in maniera nemmeno tanto discreta.
《Come dargli torto...anzi beato a lui che può vedere tutto quel ben di Dio!>>
Elena infatti stasera si è proprio impegnata e quando l'ho vista entrare nella hall quasi mi sono cascati gli occhi e la mascella.
Canottiera con spacco a V davanti e dietro blu elettrico, minigonna e stivaletti mediobassi neri, capelli sciolti e lisci e trucco nero leggermente sfumato.

Si sta intrattenendo con questo tizio da troppo tempo, ma non posso di certo andare là e fare una scenata.
《Scenata per cosa...non lo so!》
I due di prendono per mano e vanno nella calca di gente a ballare - anche se è più uno strusciare continuo! -
Dopo poco li vedo ritornare indietro.
Lei si tiene al suo braccio con il volto stravolto e quasi vuoto...questo è molto strano!
Senza farmi vedere li seguo e noto che si sono appartati in vicolo poco lontano.
Quando mi affaccio noto le loro sagome mentre si strusciano, ma qualcosa non mi torna.
Si muove solo la figura più massiccia: lui!
Elena invece è semplicemente appoggiata al muro e subisce mentre lui si diverte a palparla.
Non ci penso due volte e mi ci scaglio contro di lui per dividerli, tirandogli pure un pugno sul naso.
Non appena Elena non è più sostenuta dal ragazzo si accascia a terra, accartocciandosi e borbottando parole senza senso.
"E tu chi sei?" mi fa lui in inglese, mentre cerca di fermarsi il sangue con la manica della camicia.
Non avrà nemmeno 18 anni eppure, per quanto è robusto, può sembrare più grande.
"Quello che ti spedirà in ospedale se non sparisci subito!" gli urlo io.
La mia voce forte probabilmente lo ha spaventato quanto basta, e dopo neanche un secondo si dà alla fuga.
《Per una volta essere un tenore serve!》

Mi volto verso Elena e la vedo appoggiata a fatica ad un bidone della spazzatura con la mano davanti alla bocca nel tentativo di fermare i conati di vomito.
La faccio spostare di un paio di passi, nascosta da alcuni contenitori e la lascio liberarsi.
Le tengo la fronte e i fianchi, per evitare che caschi, ma questo gesto le permette, involontariamente, di strusciarsi con il sedere contro un erezione ormai inevitabilmente evidente.
Cerca di tirarsi su un paio di volta, ma ogni volta le si scombina lo stomaco.
Quando si è completamente liberata si tira su e le mie narici si riempiono del suo profumo di menta e cioccolato.
《Buonissimo...l'annuserei tutta se potessi!》
"Grazie Piero" farfuglia lei ancora mezza stordita.
"Non ringraziarmi...non serve!"
Le mie parole vengono interrotte dalla mia suoneria. Barbara.
《Cazzo...e adesso che le dico?》
Rispondo incastando il cellulare tra orecchio e spalla, dato che Elena ha ricominciato a rimettere, e racconto tutto alla donna.
《Prima o poi l'avrebbe scoperto! Prima lo sa, meglio è!》
Ci diamo appuntamento nella hall e riattacco la chiamata.
La rimetto in piedi e andiamo a prendere un taxi alla paziola poco distante.

Arrivati ci ritroviamo i ragazzi con Martina ad aspettarci.
《Strano...pensavo che ci sarebbero stati anche Michele e Barbara...boh!》
Quando Ignazio tenta di avvicinarsi ad Elena per prenderla la ritiro indietro e la stringo di più al mio fianco.
《Chissà da dove venga questo mio istinto protettivo? ...Sarà che l'hai vista nel suo momento più vulnerabile?!》
"Dove sono gli altri?" chiede Elena. Anche un po' trascinate, le parole sono lucide e comprensibili.
Tutti hanno lo sguardo un po' perso.
"Che succede? ...forza parlate!" li istigo io.
"Ehm...ecco...è successo...si insomma" balbettano Martina e Gianluca parole sconnesse.
"È successo?? ...su avanti parlate!" li punzecchia anche lei per sapere il motivo di quei musi lunghi.
"Barbara si è sentita male!" dice Gian dopo un grosso respiro.
"EEEEEEEEH????" urliamo noi.
"Si...ecco..." fa Ignazio "...dopo che ha riattacato la chiamata con te ci ha detto di Elena e poi è praticamente svenuta tra le braccia di Michele! Le hanno fatto tutte le analisi del caso e hanno detto che ha un focolaio di polmonite - per la febbre e i mancamenti dell'ultimo periodo - e lo stress ha fatto il resto!"
"Dobbiamo andare sub..." comincia Elena.
"No!" la interrompe Gianluca "Hanno già cominciato con la terapia antibiotica, Michele è lì, passerà la notte con lei e domani potremo andare a vederla all'orario di visita a pranzo!"
"Forza ...andiamo a dormire!" dice Martina.

Tutti insieme andiamo verso l'ascensore, ma nel mentre che saliamo non riesco proprio a trattenermi.
"Ma non ve ne frega proprio niente?"
Tutti, Elena a parte, mi guardano confusi, ma non dicono nulla.
Arrivati al piano ci avviamo verso le rispettove porte.
Io mi fermo vicino a lei.
"Sicura di stare meglio? ...almeno un po'?!"
"Si Piero...sono sicura...e grazie ancora per esserci stato e avermi aiutato"
Dopo un secondo di imbarazzo, la vedo entrare e scomparire da dietro la porta, sperando solo che quello che mi abbia detto sia vero.

***

Buon salve a tutti ...due aggiornamenti un giorno solo...non ci credoooooooo!!
Allora in questo capitolo è successo di tutto e spero che Barbara non me ne voglia male per quello che ho scritto!
Ma ora il dilemma è...come si svilupperà il rapporto tra Piero ed Elena ora che il ragazzo si è improvvisato cavaliere e ha salvato la donzella??...lo scopriremo nel prossimo capitolo!
Un salutone enorme e bacione gigantesco
Frakkia ❤❤❤

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