Capitolo 37

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1 settembre

Crystal.

Mi svegliai presto quella mattina, non che avessi dormito tanto, alle quattro e venti avevo già finito di prepararmi e avevo già messo le valigie di sotto, vicino alla porta.

Lucas mi manda un messaggio alle alle cinque
<<Sono sotto casa tua>>
Mi fiondo di sotto e gli apro la porta
<<Buongiorno Lucas>>
<<Buongiorno tesoro>>
<<Prendo le valigie>>
<<Ti aiuto>>

Prendiamo tutto e ci dirigiamo verso la macchina
<<Non credo che ti serviranno davvero tutte queste cose che ti sei portata!>>
<<Una ragazza deve essere pronta per ogni evenienza!>>
<<Ah beh, allora hai fatto bene a portarti tutta questa roba, tesoro mio>>
<<Oh, inizi già a fare il fidanzatino!?>>
<<Rassegnati piccola, tanto sei mia, lo sai benissimo>>
<<Per me va bene!>>
<<Ti farò cambiare idea vedrai>>
<<Che vuoi dire?>>
<<Su di me, ti puoi fidare!>>
<<Lo so! Per questo che sto vendendo a Londra con te, ti sto dando un'occasione>>
<<Quindi? Non serve fingere di stare insieme?>>
<<Tecnicamente no, ci stiamo conoscendo meglio no? Tu mi stai dando un'occasione e io la sto dando a te!>>
<<Bene! Mi piace il tuo ragionamento! Mi piaci moltissimo>>
Ride mentre lo dice
<<Grazie anche a me non dispiaci! Andiamo?>>
Rido e gli faccio un cenno con la testa.

Arriviamo all'aeroporto giusto mezz'ora prima, e sorprendentemente non ero agitata. Bastava un sorriso di Lucas per farmi tranquillizzare; e poi mi ha stretto la mano per tutto il viaggio, mi ha coccolata, abbiamo ascoltato un po' di musica e mi sono addormentata sulla sua spalla.

Abbiamo preso un taxi per arrivare a casa sua.
<<Sei agitata? Emozionata? Ti viene da vomitare?>>
Chiede Lucas mentre manca poco al nostro arrivo
<<Entrambe le cose, a parte vomitare intendo! E tu?>>
<<A me viene anche da vomitare>>
Dice Lucas più agitato di me
<<Perché? Che ti succede?>>
Dico stingendo la sua mano nella mia
<<Tornare qui mi fa questo effetto. Ma non preoccuparti, tra poco arriveremo e mi sentirò meglio>>

Non feci più domande, non mi sembrava avesse voglia di parlare. Qualunque cosa avesse, poteva contare su di me, non l'avrei mai lasciato.....

Siamo arrivati a casa sua dopo un'ora e mezza di macchina, non ero stanca ma a me la macchina non piace proprio! Ho il mal di macchina da quando ero piccola.

Non potevo immaginare che la casa di Lucas fosse così tanto bella e grande.
Aveva un giardino molto bello e curato; e la casa aveva uno stile antico.

I raggi del sole di metà pomeriggio mi scaldavano poco la faccia mentre andavamo verso l'ingresso.
Lucas cerca subito la mia mano e dopo averla trovata la stringe a se, lo guardo per un attimo e stringo la sua.

Una donna sulla quarantina ci venne ad accogliere

<<Lucas vi stavamo aspettando! Piacere di conoscerla signorina, io sono Kim>>
Dice la donna porgendomi la mano
<<Uhm Crystal, piacere mio>>
<<Venite, sua nonna vi sta aspettando!>>

Sua nonna è una donna davvero buona e simpatica, ha novant'anni e cammina ancora da sola, non sembra avere quella età.
Un po' mi ricorda Lucas. Si assomigliano parecchio.

Mi ha raccontato di come a sua figlia, la mamma di Lucas, piacesse quella casa, e che fu un vero trauma per lei quando morì la sua bambina.
Mi ha fatto vedere delle foto di lui quando era piccolo, era davvero dolce

<<Oh, ma eri un bambino davvero dolce Lucas! Non dovresti vergognarti di queste foto!>>
<<Mi vergogno perché le ha fatte vedere a te, e sicuramente non finirai più di ripetermelo>>
<<Si ma lo eri davvero!>>
Faccio per prenderlo in giro, siamo seduti sul pavimento, con tutte le foto che ho tirato fuori attorno, Lucas non sembra tranquillo, non è il solito Lucas

<<Che ti succede?>>
Dico andando vicino a lui, mi metto in ginocchio, tra le sue gambe, tanto ormai siamo soli
<<Niente sto bene!>>
<<Mmh sei sicuro?>>
Dico accarezzandogli il viso
<<Mi stai tentando piccola?!>>
Dice mentre nasconde il viso tra il mio collo
<<Voglio sapere solo cosa ti succede>>
metto le mani intorno al suo collo e accarezzo la sua nuca
<<Ho tanti ricordi legati a questa casa>>
<<L'avevo immaginato, dato che sei diventato strano da quando siamo qui!>>
<<Mmh... scusa mi dispiace!>>
<<Perché sei venuto qui allora?>>
Chiedo continuando a stringerlo a me
<<Perché tu ci volevi venire e anche mia nonna aveva bisogno di vedermi. Però così non vale!>>
<<Non vale cosa?>>
<<Quello che stai facendo, sei cattiva, mi stai tentando>>
<<Non ti sto tentando!>>
<<Si invece, lo sai che non so resisterti quando fai la dolce>>
<<è solo che sono preoccupata per te>>
<<Non devi esserlo! Sono io che mi devo occupare di te e non tu di me okay?! Ti devi divertire in questi giorni>>
<<Okay ma...>>
Dico mettendo la fronte sulla sua
<<Ah senti? A te va bene se invece di due settimane facessimo dieci giorni?>>
<<Va benissimo... andiamo a dormire?>>
<<Insieme?>>
<<Oh ti piacerebbe!>>
<<Tanto!>>
Dice stringendomi a se
<<però dimmelo se vuoi andare via prima, o se ti senti male, triste o qualunque altra cosa okay??>>
<<Si, ti dirò ogni cosa!>>
<<Mmh allora si va a letto?>>
<<Si piccola. Domani faremo i turisti>>
Dice sollevandosi da terra portando me insieme a lui
<<Che stai facendo?>>
Chiedo guardandolo storto
<<Ti porto in camera tua!>>
<<In braccio? Sulle scale?>>
<<Si!>>
<<se inciampi ci faremo davvero male!>>
<<fidati di me!>>
<<va bene mi fido!>>

Siamo arrivati in cima sani e salvi, mi ha fatta scivolare giù piano e mi ha baciata sulla soglia della porta

<<Buonanotte piccola mia, ci vediamo domani>>
<<Buonanotte mio stalker, a domani>>

Che bello quando una persona ti dice a domani e poi domani c'è per davvero!.

L'amore che ci salva || Love that saves us ||Où les histoires vivent. Découvrez maintenant