Capitolo 24

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10 luglio

Crystal.

Non riesco a credere che mi trovo qua con Klorida, in questo locale alle due di notte.
Gabriel ha portato un suo amico. Perfetto! Sono qua con lui ma non vorrei esserci.
Ida è andata a prendere qualcosa da bere col suo bel ragazzo moro.

Non avevo nemmeno voglia di venire.

Sto pensando totalmente ad altro, non mi va di fingere di sorridere e fingermi felice, perché in realtà non lo sono. Non in questo momento. Non adesso.
Vorrei solo piangere ma mi sono imposta di non farlo.
Avevo così paura di non riuscire più a smettere che infine non ci riesco nemmeno a sfogarmi. Piangere una volta mi aiutava, ma adesso è come se nel petto avessi un buco nero che riesce a risucchiare via la mia felicità e quella di chi mi sta intorno.

Si può essere così? Mi sento tremendamente fragile; come se anche il vento potesse spezzarmi in due.

A volte mi sembra di essere invisibile.
Il mio dolore sembra invisibile.
Lo so che può sembrare patetico ma questa malattia mi fa male, mi sta distruggendo dentro; piano piano, si porta via tutto ciò che sono.
Ho paura che mi sentirò così per tutta la vita. Ho paura di continuare a vivere così. Odio la mia vita in particolare. Vorrei cambiare tutto.

<<Ehi senti, io vado a casa!>>
Dico a lei avvicinandomi
<<Sei sicura?>>
<<Si si, lo dici tu all'amico di Gabriel?>>
<<Okay va bene. Chiamami appena arrivi!>>
<<Va bene!>>

Vado a casa perché non mi sto proprio divertendo. Lei starà con le altre due ragazze che sono venute con noi.
Sto camminando da sola verso casa mia, spero che non si metta a piovere, non proprio adesso.

<<Ehi Crys!>>
Sento gridare dietro di me.
Mi volto e vedo un gruppetto di ragazzi, tra cui un amico di Lucas, e anche Lucas. Sta tenendo a braccetto una ragazza bionda.
Il suo amico si avvicina a me

<<Ehi, tu sei l'amica di Lucas vero?>>
<<Ahm si, e tu sei Alex, giusto?>>
<<Si sono Alex!>>
Poi si volta verso Lucas e gli urla:
<<Ehi Lucas! C'è la tua amica!>>

Lucas molla la ragazza e si avvicina a noi, non mi sorride, a dire la verità è serio mentre cammina verso di noi

<<Ehi! Che ci fai qui?>>
Dice Lucas a me
<<Ehi! Stavo andando a casa, ero fuori con Ida e altri amici>>
È così freddo.
<<Ah, io sono con loro!>>
Dice indicando il gruppo
<<Si l'ho notato!>>
Dico sostenendo il suo sguardo. Alex ci ha lasciati soli, è dai suoi amici.
<<Stai andando a casa? Vuoi che ti accompagno?>>
<<No! Non vorrei mai farti lasciare da sola la povera ragazza bionda!>>
Si, sono infastidita
<<Lei è Sofy, una mia amica>>
<<Tranquillo non mi devi dare spiegazioni>>
In quel momento vedo l'amico di Gabriel, Andreas, mentre corre verso di me.
Che vuole questo adesso?

<<Ehi!>>
Dico ad Andreas
<<Hai dimenticato queste!>>
Dice porgendomi le chiavi
<<Oddio che sbadata! Grazie per avermele portate>>
<<Prego! Ma senti, ti va di scambiarci i numeri? Magari ci becchiamo qualche volta!>>
Sto per parlare quando mi interrompe Lucas
<<È già impegnata amico!>>
<<Oh ok...okay va.. bene. Ci vediamo allora>>
<<Ahm ciao Andreas!>>
Lo saluto io. Lancio un'occhiata a Lucas
<<Sei uscita con lui?>>
<<Si e altri amici>>
<<Perché?>>
<<Perché cosa? Anche tu sei uscito con altri. E mi avevi detto che saresti rimasto a casa>>
<<Lo so, ma poi è venuto Alex da me e mi ha chiesto di uscire con loro>>
<<Okay va benissimo. Devo andare a casa!>>
Si avvicina ancora Alex
<<Allora andiamo? Tu vieni con noi vero?>>
Si rivolge a me
<<Mmm non credo>>
Dico guardando Lucas
<<Non credo sia una buona idea amico!>>
Dice ad Alex
<<Perché scusami?>> risponde l'amico
<<Devo andare a casa adesso!>>
Dico interrompendoli.
Saluto Alex con un cenno e mi giro per andare via.

Si vergogna di me. Questa è la prima cosa che mi viene in mente. O forse non vuole essere interrotto mente sta con la biondina.
Lucas è uguale a tutti gli altri.
Lo sapevo. Era troppo bello per essere vero.
Per fortuna adesso posso entrare in macchina e andare via. Di fretta.

Appena arrivata mando un messaggio a Ida e le dico che sono a casa.
Poi mi metto a pensare a Lucas. Non voglio pensare a lui, è solo uno stupido!
Prima di andare a dormire ho fatto una doccia e quando sono uscita ho controllato il cellulare, avevo parecchie chiamate di Lucas e altrettanti messaggi.

<<Chiamami che ti spiego>>
Così diceva l'ultimo. Ma non avevo voglia di sentirlo quindi ho spento il cellulare.

Mi sono svegliata alle otto perché alle dieci devo andare dalla fisioterapista per lavorare fino alle due del pomeriggio.
Sullo schermo ho ancora chiamate di Lucas.

Mi preparo e vado al lavoro; spero di non incontrarlo, non mi va di litigare.
Perché deve sempre andare così?

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