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Jimin corse, corse pensando a dove andare.

Un posto in cui nessuno potesse trovarlo.

Corse fra i tanti alberi, arrivando ad una specie di chiusura che indicava la fine del suo territorio. C'era un piccolo recinto che separava dal bosco. Senza esitazione, sbuffò prima di scavalcare il recinto e correre dentro il bosco.

Corse sempre più in fondo, corse finché i suoi polmoni iniziarono a bruciare, non curandosi di non poter ritrovare la strada verso la villa.

Voleva solamente andarsene.

Improvvisamente, vide gli alberi diminuire. Si fermò per un po' e notò lo spazio enorme in mezzo al bosco. Pensando di essere abbastanza lontano, dove nessuno poteva trovarlo, si sedette, quasi collassando sulla sporcizia e sull'erba. Le sue lacrime non sembravano finire.

Abbracciò le proprie gambe e liberò tutta la sua frustrazione e tristezza. Jimin non si curò nemmeno di asciugarsi le lacrime.

"Stupido Min Yoongi!" Gracchiò tossendo leggermente. "Perché ho anche pensato che c'era ancora del buono in lui?" Mormorò, "È tutto ma non gentile, o qualcosa di buono in generale." Sospirò.

Alzò lo sguardo verso il cielo e prese un respiro, si domandò, perché stava succedendo a lui? Quando ci pensava, dava la colpa a Yoongi per tutto.

Dopo tutto..

Era lui la ragione per cui in quel momento non era con la sua famiglia.

Era lui la ragione per cui non era con suo padre.

Era lui la ragione per cui la sua vita non era più come prima.

Era lui la ragione per cui aveva sempre tagli e lividi.

Era lui la ragione per cui era così miserabile.

Non aveva più niente da fare in vita. Sospirò pesantemente.

"Lo odio." Mormorò, "Così.. Così.. Fottutamente tanto." Nascose ancora di più il viso fra le braccia. Sapeva che la parola odio era forte, non era uno che la diceva a tutti. Non pensava neanche di odiare qualcuno.

Ma questo era finalmente cambiato, grazie a Yoongi. Era fottutamente sicuro, che quell'uomo, che quel terribile, assurdo, e crudele uomo, era l'unico umano che avrebbe mai odiato.

E proprio quando pensava che le cose non potessero peggiorare, un forte, assordante tono squarciò il cielo mentre della pioggia iniziò lentamente a scendere dalle grigie nuvole.

Adesso tutto bagnato, Jimin non fece niente se non restare seduto. Non curandosi di mettersi al coperto.

Dopo tutto, non aveva nessun posto in cui andare, e non sarebbe certamente tornato alla villa.

-

Era passata mezz'ora.

Sembrava che Yoongi stesse iniziando a preoccuparsi- o meglio, a prendersi di panico, anche se non era vero. -Come continuava a sostenere lui.-

La pioggia stava cadendo velocemente e in modo forte, e Jimin non era ancora tornato. Sembrava che stesse per arrivare una forte tempesta quella sera, ed erano stati avvisati tutti di restare a casa. Yoongi aveva anche mandato via le guardie, i lavoratori, gli impiegati, tutti quelli su cui aveva controllo. L'unico rimasto era Jimin.

Si aspettava di vederlo tornare presto, ma non era stato così. E giurò, che lo avrebbe ucciso per averlo fatto aspettare.

Pft, no, ovviamente non gli importava di lui o roba del genere.

-No.-

Yoongi continuava a dire a tutti ed a se stesso che era solo interessato sul fatto che doveva essere con qualcuno tipo Seokjin o Taehyung, forse anche Jungkook.

E questo stava facendo ridacchiare Seokjin non-stop, ' questo è fottutamente impagabile. ' Doveva divertirsi quando poteva.

"Aish.. Quel ragazzino." Mormorò facendo avanti e indietro nel suo ufficio, guardando la finestra ogni minuto per cercare di scorgere Jimin. "Dov'è andato quel buono a nulla!" Grugnì. "Sta piovendo, e non è ancora qui! Cazzo." Diede un calcio alla gamba del tavolo.

"Ohohoho~ Min Yoongi è preeeoooccupaato!" Disse Seokjin. "Non mi sarei mai immaginato questo tuo lato, Yoongi!"

"Scusami?"

"Sei preoccupato per il ragazzino!" Ridacchiò. "E ti importaaaa!!"

"Aha, no."

"Sì, invece. Ti importa di lui, vero?"

"Sono turbato." Affermò.

"È quasi la stessa cosa!"

"Non non lo è."

"Perché non lo ammetti? Sono solo il tuo vecchio amico Jin~" Gnignò.

"Perché non ho nulla da ammettere, gesù.." Disse. "Tipo.. Perché dovrebbe importarmi?"

Ma Seokjin continuò a guardarlo con quel sorriso compiaciuto. "Davvero? Non sei preoccupato che il piccolo Jimin si ammali per la tempesta? Sei davvero, davvero, DAVVERO non preoccupato?" Chiese Seokjin.

"Posso prenderti a calci la faccia, vero?"

"Provaci, Yoongi. Provaci." Lo prese in giro.

--"Dai, Yoongi~ Nascondersi non porterà a niente."

"Piccola merda, non lo sto facendo!" Sospirò. "Ha solamente del lavoro da fare, ok?! E non posso fare tutto da solo!"

"Pft, il coraggio di chiamarmi piccola merda fa solamente ridere." Mormorò.

"Certo."

-

"Dobbiamo uscire! C'è una fottuta tempesta!" Disse Jungkook a Taehyung, prendendo il suo impermeabile. "Beh, non possiamo andare fuori così! Chi sa cosa ci può succedere! Hanno detto al telegiornale di non uscire!" Si lamentò Taehyung.

"BEH NON POSSIAMO LASCIARLO LI' FUORI." Urlò Jungkook. "Se non vuoi venire, vado da solo!" Disse prendendo un ombrello ed alzandosi il cappello.

"Dio," Taehyung sospirò. "Va bene, vengo!" Taehyung si alzò e prese anche lui il suo impermeabile.

taken by the beast + yoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora